Progetti
Riqualificato un gioiello dell’architettura Milanese: la nuova illuminazione a LED della Torre Arcobaleno
By Cristina Ferrari
Pubblicato il
Luglio 2024
Da maggio 2024 la Torre Arcobaleno, situata in zona Garibaldi e segno riconoscibile del paesaggio urbano di Milano, ha un nuovo sistema di illuminazione notturna a LED.
La storia
Nata nel 1964, nella sua struttura portante in cemento, come semplice serbatoio dell’acqua all’interno dello scalo ferroviario della stazione di Milano Porta Garibaldi, la Torre è stata sottoposta a una prima significativa ristrutturazione nel 1990, in occasione dei Mondiali di Calcio in Italia. L’intervento è partito dall’idea dei progettisti dello Studio Original Designers 6R5 Network di Milano di promuovere un nuovo atteggiamento di cura e orgoglio per il patrimonio urbanistico cittadino. Si è deciso di mettere in risalto la struttura della torre, a pianta circolare e a forma concava, suddivisa in ventidue facce interrotte da altrettanti costoloni in rilievo, risanando le pareti e i costoloni della torre, provvedendo al consolidamento, all’impermeabilizzazione delle superfici, alla ricostruzione delle parti asportate e alla verniciatura di quelle di raccordo. Il risultato, ottenuto soprattutto grazie alla collocazione di 100 mila piastrelle a moduli 10 x 10 cm di 14 colori diversi come rivestimento, ha trasformato la Torre, da opera creata per scopi di servizio, in elemento urbano riconoscibile, con valore estetico-simbolico. La riqualificazione ha compreso anche il recupero di quello che è stato chiamato Passaggio a nord est, ovvero un vecchio ponte ferroviario tra viale Forlanini e viale Corsica.
Nel 2015, anno dell’Expo, l’opera è stata nuovamente sottoposta a un lavoro di restauro e ammodernata da un gruppo di aziende che si sono assunte integralmente i costi “di un intervento considerato come un omaggio ai milanesi in un’occasione di visibilità eccezionale per la città quale l’esposizione internazionale”.
La trasformazione ha riguardato anche la zona della vicina piazza Gae Aulenti, diventata un centro nevralgico della Milano del design, della moda e dell’architettura moderna, “ridisegnata con i suoi grattacieli avveniristici che trovano nella Torre Arcobaleno un ‘totem ceramico colorato’, evoluzione delle origini artigiane dei maestri ceramisti italiani approdati nel mondo industriale e riconosciuti oramai in tutto il mondo come un’eccellenza nazionale”.
Oggi l’avventura della Torre Arcobaleno continua con la nuova illuminazione, destinata a meravigliare i milanesi e i turisti in arrivo da tutto il mondo.
I partner 2024
L’intervento del 2024, curato in partnership dallo stesso gruppo di aziende italiane intervenute nel 2015, è stato ancora proposto come un omaggio alla città e ai cittadini e qualifica ulteriormente la struttura diventata negli anni uno dei simboli della Milano moderna.
Capofila del progetto, patrocinato da Comune di Milano e RFI-società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, è stata la divisione architettura dello Studio Original Designers 6R5 Network di Francesco Roggero, Albino Pozzi, Rita Alfano Roggero e Kiyoto Ishimoto, che ha fatto da “regia” coinvolgendo “altri nomi eccellenti del Made in Italy, tutti uniti e decisi a mantenere intatta la bellezza della Torre Arcobaleno, valorizzandola anche nella sua visione notturna”.
I partner sono:
- Bazzea Construction Technology (lavori ristrutturazione).
- Condor – Formwork, Scaffolding (ponteggi multidirezionali metallici).
- Disano Illuminazione (luci).
- Fila Solutions (pulizia superfici).
- Marazzi Group (piastrelle).
- Mapei (adesivi, ristrutturazione e verniciatura).
La nuova illuminazione
Per illuminare il più grande “mosaico ceramico verticale” (1.000 mq) e i 35 m della torre, sono stati utilizzati proiettori LED da 397 W con durata di vita di circa 100 mila ore che “consentono un’illuminazione più precisa e puntuale della sagoma della torre, aumentando la resa cromatica pur mantenendo i consumi ridotti dell’impianto precedente”, dando alla Torre Arcobaleno “un fascino particolare, con effetto fiabesco, mettendo in evidenza le moltissime tonalità di colori che l’hanno resa così riconoscibile e amata dai milanesi, oltre che un oggetto di culto per i creativi e gli appassionati di design di tutto il mondo”.
AUTHOR
Cristina Ferrari
Laureata con lode in lettere classiche all’Università degli Studi di Verona, con tesi in archeologia, è giornalista pubblicista dal 2012 e collabora a diverse testate tra cui Archeo, Medioevo, LUCE
LEGGI DI PIÚ
Progetti
La nuova forza luminosa della Porta del Regio Arsenale a Cagliari
BY Federica Capoduri | 6 Nov 24