FRANCO BASAGLIA 1924 – 2024. LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DIFFUSA CHE PARLA DI SALUTE MENTALE, SANITÀ PUBBLICA E DIRITTI

Dal 13 marzo prende il via la rassegna cinematografica diffusa organizzata, in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, dall’Archivio Basaglia, istituto fondato con l’obiettivo di promuovere ricerca e sviluppo progettuale intorno all’Archivio di Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, oltre che custodirne e renderne fruibili i materiali di lavoro, le lettere, la parte donata della biblioteca personale e i diversi formati audio/video che la compongono.

FRANCO BASAGLIA E LA BATTAGLIA PER I DIRITTI DEI PAZIENTI PSICHIATRICI

Nato a Venezia l’11 marzo 1924, Franco Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo, innovatore nel campo della salute mentale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia e ispiratore della Legge 180/1978 (detta anche legge Basaglia) che sancì la chiusura dei manicomi, segnando una svolta nell’ordinamento degli ospedali psichiatrici e promuovendo grandi cambiamenti nel trattamento dei pazienti psichiatrici, ai quali venne restituita dignità.

All’epoca i manicomi erano, in alcuni casi, quasi un’alternativa al carcere e portavano all’annullamento dei ricoverati, come raccontato dallo stesso Basaglia che, quanto entrò per la prima volta in un manicomio nel 1961 “pensò immediatamente al carcere fascista conosciuto da ragazzo. Rifiutò di firmare gli ordini di contenzione e iniziò da subito l’opera di trasformazione dei luoghi e delle logiche manicomiali: l’eliminazione delle camicie di forza e dei lacci nei letti, delle ‘terapie’ a base di elettroshock e insulina, degli ambienti malsani, del sudiciume, della denutrizione”.

Per lui i pazienti sono persone, di cui è importante scoprirne la storia “vuole creare nel Paese una coscienza sanitaria, che poi è coscienza democratica, e per farlo sapeva quanto fosse necessario raccontare non solo l’orrore dei manicomi – per chiuderli e mai più riaprirli – ma anche le alternative possibili per la cura dei pazienti. Bisognava scoprire le storie delle persone che ne erano contenute, ritrovandone le identità perdute”. Questo perché “ …la testimonianza è fondamentale. Noi, nella nostra debolezza, in questa minoranza che siamo, non possiamo ‘vincere’, perché è il potere che vince sempre. Noi possiamo al massimo convincere” (Conferenze Brasiliane).

LA RASSEGNA DIFFUSA: OPERE CLASSICHE E CONTEMPORANEE

Basaglia vuole che questa realtà sia vista da tutti e per tale motivo invita giornalisti e cineasti a raccontare la rivoluzione pratica e di pensiero che sta accadendo, facendo entrare nei manicomi di Gorizia, Parma, Venezia autori del calibro di Bellocchio, Agosti, Depardon, Zavoli. Ne derivano lavori che, oltre a svolgere la funzione di documentari, diventano promotori del cambiamento sociale raggiungendo un pubblico sempre più vasto a cui vengono raccontare le alternative e le storie di questo mondo sconosciuto ai più.

La rassegna, che si svolgerà fino al 14 aprile nelle città di Piacenza, Venezia, Bologna, Milano e Roma, propone alcuni dei classici degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso, oltre a opere contemporanee come Kripton di Francesco Munzi e 50 anni di CLU di Erika Rossi e immagini d’archivio, riscoprendone l’attualità per parlare di salute mentale, sanità pubblica e diritti civili. Parteciperanno Marco Bellocchio, Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Silvano Agosti, Raymond Depardon, Francesco Munzi, Pirkko Peltonen, Erika Rossi, e sono previsti interventi di psichiatri, psicanalisti, scrittori con gli autori dopo le proiezioni.

Per maggiori informazioni e per il programma completo cliccare qui https://www.archiviobasaglia.com/

THINKING DIFFERENT: IL SUPERDESIGN SHOW 2024

Esplorare nuovi orizzonti “pensando diversamente”. È questa la sfida che propone Superdesign Show, l’evento di Superstudio, giunto ormai alla sua 24esima edizione, cha avrà luogo durante la Milano Design Week, dal 16 al 21 aprile. Progetto di Gisella Borioli con la direzione artistica di Giulio Cappellini e il coordinamento di Laura Vella, Superdesign Show ha contribuito a creare il fenomeno del Tortona Design District che attualmente ospita 7 Musei e Istituzioni culturali.

Con la partecipazione di 11 Nazioni, 3 continenti, 80 aziende e la presentazione di 40 progetti all’avanguardia, anche quest’anno l’evento si presenta come un punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design tra tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, rispetto della natura, materiali rigenerati, scelte inclusive, etica ed estetica, oltre che “incubatore” di nuovi talenti. D’altra parte, come ricorda Gisella Borioli, Superdesign Show e Tortona Design District hanno lo spazio creativo nel loro DNA.

L’ECOSISTEMA CON LA MILANO DESIGN WEEK

Novità di quest’anno è l’analisi approfondita e la mappatura aggiornata del “sistema design” milanese, ovvero un progetto del Salone del Mobile, a cura del Politecnico di Milano, condiviso con tutte le realtà del Fuorisalone, di cui Superstudio è stato pioniere. È, come spiegato da Luca Adornato, Marketing & Communication director Salone del Mobile.Milano, evoluzione che parte da analisi che a loro volta partono dall’ascoltare i dati, creando un ecosistema che connota la Milano Design Week come evento unico, analizzandola dal punto di vista del suo impatto sociale, economico sulla città. L’obiettivo è coinvolgere tutti gli attori per arrivare a creare un osservatorio permanente e in seguito a una fase di integrazione dei dati.

THINKING DIFFERENT

Superstudio – Thinking Different
Photo @ ambra alessi, courtesy Superdesign Show by Superstudio

“‘Pensare Diversamente’, avere una visione innovativa, respirare aria di novità, è la sfida che si pone anche quest’anno, l’appuntamento Superdesign Show di Superstudio, – ha spiegato Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia. – Durante la Design Week, Milano impazza e si accende di colori, rumori, frenesia e creatività, che è quello che ci si aspetta dal centro di menti così geniali e originali di Superstudio e i suoi espositori. Progetti di pura avanguardia che proiettano i visitatori direttamente nel futuro, ma con uno sguardo sempre attento alle tradizioni e alla storia. Questo è il senso della Design Week: ispirarsi e ispirare”.

Tema di questa edizione, oltre che imperativo alla base di ogni approccio progettuale, è THINKING DIFFERENT – everything, everywhere, everyone. “Pensare Differente” è infatti necessario per dare le giuste risposte ai giovani che rappresentano il futuro, alla natura che chiede rispetto, alla tecnologia che sta ridefinendo il nostro modo di interagire con il mondo. Ma è anche un invito a uscire dagli schemi e a mettere in scena “il design internazionale estendendo il suo raggio d’azione anche ad ambiti inusuali, pensando ai diversi tipi di fruitori, contaminando il DNA local dei vari Paesi con i desideri global dei cittadini del mondo, immaginando nuovi scenari domestici, urbani, sociali”.

La sfida è uscire dagli schemi ed estendere il ruolo di Milano come capitale del design. E per raggiugere tale obiettivo Milano, come sottolineato da Giulio Cappellini, art director dell’evento, deve essere sempre contemporanea, lavorando su ricerca, innovazione e qualità, quest’ultima valore da difendere sempre senza mai scadere, ma rispettando l’eccellenza.

Il tema di quest’anno ha inoltre guidato il team nel cercare di trasmettere un’idea di serenità, concretizzata anche nella scelta di un colore inedito per le pareti del Superdesign Show, ovvero un insolito verde brillante che parla di natura, pace, serenità e mette allegria.

Importante è anche la ricerca di punti di contatto con l’esterno, di creazione di network e di contaminazione tra le culture. E cultura vuol dire anche formazione, per questo sono creati contatti con università nordamericane per parlare insieme della cultura del design.

“Qualità e internazionalità hanno sempre caratterizzato le istallazioni di Superdesign Show. Non importa se proposte da grandi brand con acclamati designer o da piccole realtà con progettisti ancora poco conosciuti: la ricerca continua sempre con l’occhio puntato alle aree geografiche più interessanti per la contemporaneità del design. Superdesign Show è un caleidoscopio di proposte audaci, pensate e attuali, che fanno bene alla mente e al cuore, e un’agorà dove pensieri diversi si confrontano”.

L’ORIZZONTE ASIATICO

FORUM8
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Contaminazione che abbraccia differenti culture, concretizzata in installazioni di forte impatto e carattere internazionale, come spiegato da Laura Vella, exhibitor project manager di Superstudio Show.

Emerge l’”orizzonte asiatico”, in quanto circa 1/3 degli espositori presenti al Superdesign Show proviene da Paesi asiatici, il cui numero aumenta sempre di più, costituendo un nucleo forte e ricco di stimoli.

Anche quest’anno tornano Cina, Giappone e Thailandia, mentre sarà presente per la prima volta un espositore dal Vietnam. La città di Tokyo afferma la propria identità culturale con il TOKYO CREATIVE SALON, che mira a consacrarla come epicentro mondiale della creatività, mentre Slow Hand Design Thailand by DITP punta i riflettori sulla cultura thailandese e la Cina mette in mostra gli elementi di arredo di Grado Design.

Temi chiave sono Past-new, Ipertech & Critical thinking, Sustainability e Slow Time.

LEXUS – “8 Minutes 20 Seconds” by Marjan van Aubel
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Past-new. Tecniche tradizionali e tecniche acquisite attraverso la ricerca si fondono in progetti di molte aziende giapponesi, quali i 100 tipi di nero creati da Kawashima Selkon Textiles, che affonda le sue radici nell’industria dei kimono di Nishijin, Kyoto, e le proposte architettoniche di tre diverse generazioni messe a confronto nell’installazione di Tokyo Company.

Ipertech & Critical thinking. La tecnologia applicata al design può dimostrarsi un utile alleato come nel caso delle tecnologie avanzate Web3 offerte dai software di FORUM8 che permettono a tutti di progettare qualsiasi cosa, ovunque e con un approccio differente, o nel progetto di George P. Johnson Japan/Yutaka che, con una scultura antropomorfa, spingono ad essere pensatori, a considerare la realtà da diversi punti di vista, a non lasciarsi sopraffare dall’abbondanza di informazioni che circolano.

Sustainability. Il risparmio delle risorse idriche per la salvaguardia del pianeta è evidente in meliordesign che presenta soluzioni in grado di combattere lo spreco di acqua risparmiando il 90% nel lavaggio, mentre il Vietnam Pavillon sceglie l’utilizzo di un materiale ecosostenibile come il bambù e LEXUS pone l’attenzione sulla mobilità elettrica con due installazioni.

Slow Time. Il Giappone presenta progetti “in controtendenza” che invitano a rallentare il ritmo e al “tempo lento”. Japan Tobacco inc. propone ai visitatori a prendersi una pausa e a rilassarsi attraverso i suoi cuscini “umanizzati” che respirano, mentre Teaste it porta, nella Tea Room, l’autentico rito del tè.

GENERAZIONE Z E UNIVERSITÀ

Anche quest’anno, continua Laura Vella, le Università portano il loro contribuito grazie alla Generazione Z che adotta un dialogo costruttivo e un’azione congiunta per affrontare le sfide globali. Così gli studenti della Jönköping University guardano al futuro reinventando la sedia con schienale a stecche, un classico del design svedese, mentre l’Istituto Marangoni Milano•The School of Design propone elementi d’arredo per un’ipotetica estensione del brand Cappellini dedicata ai “digitarians” della Gen Z, grazie all’uso dell’IA che però non deve mai sostituire l’intelligenza umana. D’altra parte l’Università, come spiega Sergio Nava, direttore dell’Educazione presso l’Istituto Marangoni Milano•The School of Design, deve rappresentare un luogo di innovazione e “far fronte” con le aziende per sperimentare nuove tecnologie e diventare “bacino” dove attingere le nuove generazioni di designer.

LE ANIME DI SUPERDESIGN SHOW 2024

Anime di Superstudio Show 2024 sono la tecnologia come ponte tra reale e virtuale, il rispetto del Pianeta e l’”home now”.

LA TECNOLOGIA COME PONTE TRA REALE E VIRTUALE

PIXOM
Photocourtesy Superdesign Show by Superstudio

Le nuove dimensioni della creatività rivelano il potenziale dell’ingegno umano che, grazie a un nuovo approccio più consapevole, può trovare nella tecnologia non un limite, ma un amplificatore della propria capacità inventiva.

“Nei tre Virtual Point creati dalla divisione Superstudio Digital, i visitatori potranno vivere un’esperienza diffusa in un universo digitale dove ologrammi, metaverso, avatar, intelligenza artificiale e esperienze immersive diventano gli assoluti protagonisti”. L’anima digital della manifestazione si vede anche dietro il progetto SURTECO in cui spazi bianchi si trasformano in ambienti vividi attraverso la realtà virtuale.

Importante è anche l’Hybridization, nel cui ambito HABITS DESIGN mette in scena un futuro dove la tecnologia ha acquisito un’intelligenza emotiva e sensibile, quasi umana, e oggetti comuni come lampade e appendiabiti vengono trasformati in entità reattive agli stimoli dell’ambiente circostante. Regno digitale e regno fisico dialogano anche in PIXOM che fonde materiali sostenibili, design generativo, intelligenza artificiale e stampa 3D con la robotica.

HOME NOW

CNA – Liberart – albero 20 progetto lampada acceso
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

La casa, spazio dove trascorriamo la maggior parte della nostra vita, si trasforma in un’oasi su misura per le esigenze e i desideri dei suoi abitanti nelle atmosfere inusuali ricreate da MURALS WALLCOVERINGS, ma anche attraverso i morbidi cuscini e le coperte avvolgenti di SLOWLI, oltre che alle cucine innovative della linea next125 e nella leggerezza degli intrecci geometrici della fibra di carbonio dei prodotti di Karbony, che regalano uno spettacolo di luci e ombre. Nella casa contemporanea non può mancare il water-bidet che Geberit presenta con una esperienza, facendo entrare i visitatori in un vortice di acqua virtuale.

Ma fondamentale è anche il Made in Italy con CNA – la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – che presenta la seconda edizione della mostra evento FUORISERIE. Quest’anno l’evento, sotto la direzione artistica di Sapiens Design Studio e Stefano Lodesani Studio, esplora il tema tangible – intangible, ovvero un’indagine sul confine che separa il materiale dall’immateriale. Negli spazi di Superstudio Più, come spiega Alessandro Mattia, designer e co-fondatore Sapiens Design Studio, saranno esposti pezzi di design selezionati, dall’alto valore artigianale, a cui se ne affiancheranno altri fruibili attraverso una tecnologia di realtà aumentata, in un’esperienza immersiva unica e innovativa. Tutto questo unisce le due anime del progetto, aziende artigianali legate al tangibile e le nuove tecnologie con cui sono chiamate a confrontarsi, portando in scena una selezione di oggetti che aprono il dialogo tra creatività, eredità culturale e visioni futuristiche dell’artigianato italiano, mettendo in connessione spazi, oggetti e persone. Seguono un approccio simile Mirage, che mette in luce la dedizione dell’azienda all’eccellenza e alla sostenibilità ambientale, e NOBI, azienda toscana che trasforma lo spazio abitativo in un’opera d’arte.

RISPETTO PER IL PIANETA

NichelcromLab – Like Trees In The Woods
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Il Pianeta rimane centrale tra i temi affrontati al Superdesign Show, in un contesto di economia circolare mirata all’efficienza energetica e al massimo utilizzo delle risorse, con concetti di riciclo e rigenerazione che si aprono a scenari promettenti.

Il dialogo tra uomo e natura è declinato in vari modi dai diversi partecipanti, a partire dall’utilizzo dei materiali nell’installazione site specific Like Trees In The Woods, realizzata dallo scultore Michele D’Agostino per NichelcromLab, brand italiano specializzato in rivestimenti e superfici d’acciaio inox, in cui le superfici specchianti dell’acciaio riflettono il verde di una vera foresta per instaurare un dialogo virtuoso tra l’ambiente naturale e l’ambiente artificiale. Al termine della Design Week gli alberi saranno messi a dimora nel territorio milanese, dando vita a un piccolo polmone verde.

I materiali naturali, autentici con le proprie imperfezioni ed esclusività, sono invece al centro dell’installazione di PNA-Pietra Naturale Autentica che celebra questo legame intrinseco tra umanità e natura, mentre LAPILLI trasforma la pietra lavica in oggetti da tavola neri ed esclusivi, esaltando il connubio tra bellezza naturale e design con FoodDesignStories.

Non solo elementi naturali, ma anche eco-materials realizzati dall’uomo nel completo rispetto dell’ambiente, come nella collettiva di Materially che porta in scena progetti di molte aziende, uno spazio per accogliere e valorizzare diversi soggetti e voci con l’obiettivo di presentare, raccontare, approfondire e comprendere l’unicità dei materiali e delle aziende partecipanti ponendo al centro l’approfondimento e la trasformazione di materiali che definiscono il presente e segnano la strada del futuro. Trasformazione dei materiali quali le polveri ottenute dagli scarti tessili (circa 92 milioni di scarti ogni anno) utilizzate, come spiegato da Beatrice Casati, CEO e responsabile sviluppo e innovazione Casati Flock, per realizzare una sedia progettata con l’intelligenza artificiale e stampata in 3D, partendo dagli scarti dei jeans, da sempre icona di moda e design, ponendo al centro anche l’etica.

Il tema della sostenibilità viene affrontato anche tramite l’upcycling nella scelta degli arredi di The Good Plastic Company per l’infopoint e l’installazione da realizzata con StudioXAG, azienda che insegna come la plastica possa rinascere e diventare protagonista nell’arredamento.

ESIGENZE, NON PERSONE, DIVERSE

Mara Bragagnolo – Hideaway Box
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Sostenibilità e rispetto non devono riguardare solo il pianeta, ma anche le persone, come fa Mara Bragagnolo, interior designer che si occupa di Diversity&Inclusion, aprendo il cuore e la mente alle persone che spesso sono definite “diverse” solo perché hanno esigenze diverse, tra cui gli autistici. Mara Bragagnolo propone una piccola collezione di arredi inclusivi destinati alle biblioteche, progettati tenendo in considerazione il bisogno di silenzio e tranquillità dei bambini “special needs”. Tali arredi, facilmente riproducibili (anche considerando l’aspetto economico) sono ispirati al metodo Montessori e invitano i designer del futuro ad occuparsi con più assiduità delle esigenze di funzionalità e bellezza di tutte le “diversità”.

ARTE E DESIGN

Insomma tanti temi e opportunità di riflessione e azione, perché, come dice Gisella Borioli: “La complessità della vita contemporanea si riflette nelle scelte collettive, tra omologazione e diversità. Quest’anno abbiamo esplorato la seconda strada, invitando designer, artisti, aziende a un THINKING DIFFERENT in molti aspetti. Un invito che è stato raccolto e fatto proprio da quasi tutti i partecipanti, nelle intenzioni, nelle presentazioni, nei prodotti stessi, nello slancio verso l’utilizzo delle ultime tecnologie. E WHY NOT? è la risposta che sottolinea il tema data dai lavori del graphic artist Daniele Cima.

Why not? – Italiano
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Why not? è l’interrogativo introduttivo, alla base di ogni innovazione che ha portato all’evoluzione della specie umana, che la mostra sottolinea e amplifica con 42 versioni grafiche tradotte in tutte le lingue del mondo (a partire dal capostipite in tedesco), sfida il pubblico a osare l’impossibile, interpretando perfettamente il tema del Thinking Different. È la domanda retorica e la risposta che viene data quando si decide di realizzare un progetto, che l’artista ha trasformato in “un manifesto programmatico, in una dichiarazione di disponibilità all’innovazione, alla ricerca, alla sperimentazione, all’avventura, alla sfida”.

Come sempre, al Superdesign Show l’arte interagisce col design. Quest’anno i visitatori potranno ammirare l’arte di Rafael Lanfranco che celebra le sue origini con i suoi piccoli Peruji, trasportando archetipi peruviani nella modernità della Pop Art, e di dieci artisti cechi che danno vita all’emozionante installazione di oggetti in vetro Designblok Cosmos, presentata dal festival di Praga Designblok. L’arte asiatica è rappresentata da un’installazione luminosa del designer Kevin Chu per Creazione SUGO con gli arredi creativi di Andrea Cingoli per Concepticon, mentre la mostra di opere di periodi diversi di Flavio Lucchini al FLA FlavioLucchiniArt Museum mette in scena le mille possibilità espressive del bianco e nero, mentre, nell’esposizione museale permanente, gli oggetti più iconici di Giulio Cappellini evidenziano il rapporto tra arte e design. D’altra parte, come affermato dallo stesso Cappellini, arte e design sono due momenti imprescindibili, con l’arte che prende le forme dal design e il design che prende i colori dall’arte, e la creatività vuole coraggio. Tutto questo genera contatti e linguaggi multiculturali, gli stessi che si trovano quando artisti e designer collaborano tra loro.

LA “WALK OF DESING”

La Tortona Design Week si pone l’obiettivo di mettere in luce la connessione tra il percorso espositivo e il contesto territoriale che da sempre ospita il circuito. Per l’edizione 2024 viene proposta una Walk of Design attraverso i luoghi iconici del quartiere, una cornice dinamica dove installazioni, create dalle aziende espositrici, si alternano tra spazi chiusi e all’aperto, lungo le sue vie e all’interno di antiche fabbriche, luoghi che portano con sé le tracce del passato che si fondono con la creatività e l’innovazione, in un intrigante dialogo tra passato, presente e futuro, tra elementi locali e internazionali, tra tradizione e innovazione. Questo perché anche tutte le location e tutte le aziende coinvolte nella Tortona Design Week hanno una propria storia particolare e unica da raccontare, fatta di lavoro, impegno, innovazione, creatività e successo.

DAVIDE FRISONI: PER ME LA LUCE È RIVELAZIONE, SVELAMENTO, RICONOSCIMENTO. I DIPINTI DELL’ARTISTA IN MOSTRA A SOMMACAMPAGNA (VR)

Wall Street Light, 50 x 50 cm, 2019
Photo courtesy 6499 Milano

Giochi di luci e ombre con squarci di luce che illuminano dettagli di paesaggi urbani in cui si muovono figure umane sottolineate dalla luce stessa o semafori e autovetture a loro volta “fonte di luce”; luci “misteriose” in cui ciascuno può vedere e immaginare quello che vuole; superfici dall’effetto bagnato e riflettente, quasi “percepibile al di là degli occhi”, creato con un sapiente uso di colori stesi con la spatola.

Sono queste le opere di Davide Frisoni, pittore nato a Rimini nel 1965 i cui dipinti, oltre che in Italia, sono stati esposti negli Stati Uniti, in Turchia e in Austria e sono presenti in musei e collezioni pubbliche e private in Italia, Stati Uniti, Giappone e altri Paesi. Punto di partenza della sua ricerca sono le strade, urbane e riconoscibili di New York, di Rimini o di altre città, perché rappresentative dei concetti di viaggio e di “vita che scorre”. E poi la luce, elemento che rende tutto questo visibile illuminando il percorso, mentre il colore diventa lo strumento per interpretare il viaggio.

Espressione e poetica artistica ben sintetizzate nella mostra Overviews, una raccolta di punti di vista e prospettive, già esposta a Milano e attualmente ospitata nella cornice dell’Azienda Agricola Monte del Frà di Sommacampagna (VR), tra botti e bottiglie di vini, eccellenza del territorio, grazie alla partnership con la holding 6499 Milano.

L’ARTE DI DAVIDE FRISONI

Come è nata la sua passione per la pittura?

Aya Sofya,
110 x 170 cm, 2016
Photo courtesy 6499 Milano

Sono stato folgorato dalle sculture della Cappella Medicea di Michelangelo all’età di 10 anni in gita scolastica a Firenze. Non avevo nessuna abilità evidente all’epoca, ma era riconosciuta la mia sensibilità per la bellezza. Provavo e riprovavo a disegnare, a incidere il legno, proprio perché desideravo plasmare con le mani quello che vedevo. Poi, quando frequentavo la terza media, hanno presentato il nuovo Liceo Artistico che stava per nascere a Rimini e hanno detto testuali parole “pittori non si nasce, si diventa”. Mi si è accesa una lampadina e così ho iniziato a riconoscere la realtà e ho imparato a farla mia per raccontarla attraverso le mie opere.

La luce è un elemento dominante nelle sue opere. Cosa significa per lei?

La luce è rivelazione, svelamento, riconoscimento. La nostra storia, la tradizione mediterranea, ha dato della luce una precisa connotazione spirituale. Dagli albori della civiltà il sole (quindi la luce) era considerato una divinità. Così come la notte, la luna, il buio sono divinità opposte.

Questo gioco, o meglio dualismo, luce/ombra da sempre incide nella cultura popolare, ma anche in quella filosofale. Il mio tentativo personale è di trasmettere, attraverso la luce delle mie opere, un senso positivo della realtà, della circostanza. Stare fermo al semaforo sotto la pioggia è diventato uno dei momenti più significativi e privilegiati di lavoro interiore anziché una predita di tempo.

Nelle sue opere le superfici sono raffigurare come se fossero “bagnate”.

Street view, 100 x 120 cm, 2019
Photo courtesy 6499 Milano

Sono bagnate! Le motivazioni di questa scelta sono molte. La prima è la mia passione per il cinema dove nel 90% dei casi la strada è bagnata perché utile all’atmosfera della scena, la strada bagnata dalla pioggia diventa uno specchio riflettente.

C’è di più… La mia ricerca non tratta dell’idea del “doppio ribaltato” come quando ci guardiamo allo specchio, no. Il riflesso sull’asfalto ha una vita propria. La luce riflessa è dieci/cento volte la sua origine. Una luce rossa del semaforo sull’asfalto si trasforma, si converte in una lunga scia colorata e luminosa. Quasi una cometa, una rivelazione.

Quali sono le sue tecniche e come utilizza i vari materiali?

Goodmorning Rimini, 40 x 60 cm
Photo courtesy 6499 Milano

Dipingo sostanzialmente a olio su tela, qualche lavoro su tavola e su carta. Come strumento privilegiato uso la spatola che mi impedisce (volutamente) di entrare troppo nei particolari per non scadere nel descrittivo.

Quando scelgo un soggetto, di quel luogo scelgo tutte le fotografie, bozzetti e disegni che ho fatto in vari periodi dell’anno, stagioni, diurni e notturni. Li attacco tutti attorno alla tela bianca e inizio a dipingere. Da uno la prospettiva, dall’altro il riflesso, da un’altra foto il colore del cielo, da un bozzetto un gesto… Cerco di raccontare un luogo, non ricopio pedissequamente una fotografia, non mi interessa. Non è quella la mia ricerca.

Come si è evoluta la sua pittura?

Reflexion 3, 100 x 56 cm
Photo courtesy 6499 Milano

Sono un appassionato di anatomia e della macchina umana, per questo ho iniziato dipingendo corpi e facendo ritratti. Ci ho dedicato i primi cinque/sei anni della mia ricerca.

Poi improvvisamente la folgorazione, l’ennesima della mia storia. La notte del 24 agosto 1998, notte in cui diluviava. Stavo tornando a casa arrabbiato e preoccupato. L’amico poeta Davide Rondoni mi aveva invitato ad allestire uno spazio con le mie opere, dedicato alla lettura di poesie e agli incontri con alcuni artisti. In assoluto la mia prima mostra. Capite l’importanza? Monto le opere alle pareti, ma nessuna era giusta per il piccolo palco. L’incubo della parete bianca! Con questa tensione, con questa domanda, inforco la macchina e parto verso casa. La tensione era talmente alta che ho iniziato a urlare: “Possibile?! Cosa c’entra con me questa storia?! Perché a me?!…”. All’improvviso… vedo! Vedo la strada che rifletteva le luci delle macchine ferme al semaforo dall’altra parte dell’incrocio. Vedo il riflesso rosso del semaforo sul cofano della macchina. Vedo! La realtà si è spalancata al mio sguardo!

Sono passati quasi trent’anni e la realtà continua a spalancarsi ai miei occhi. La luce continua a incrociare il mio sguardo, una presenza permanente. Non posso odiarla, non posso non amarla. Tutta la realtà è per me. Questo è ciò che muove il mio pensiero, il mio cuore, il mio sguardo e le mie mani. Spero si colga quando qualcuno si sofferma davanti alle mie opere.

OVERVIEWS E LA COLLABORAZIONE CON 6499 MILANO

La mostra, visitabile fino al 31 marzo (ma verrà probabilmente prorogata), è a cura di Amedeo Demitry, general manager e co-fondatore di 6499 Milano, con cui l’artista collabora da anni.

Come è nata la sua collaborazione con Davide Frisoni?

Light Night, 100 x 120 cm, 2016
Photo courtesy 6499 Milano

Io e Davide Frisoni abbiamo impiegato un po’ per iniziare a collaborare. I primi contatti sono nati quando ero direttore generale di un’altra società che si occupa di promozione e vendita di opere d’arte e che ho poi lasciato per assumere lo stesso incarico dalla 6499 Milano. Quindi la sua collaborazione è iniziata con l’altra società e io seguivo un po’“a margine” gli sviluppi della sua promozione. Con 6499 invece tutto è cambiato, c’è stato modo di incontrarsi e, oltre che dalle sue opere, sono stato attratto dalla sua persona. Davide, sarà l’essere romagnolo, sarà che è tecnicamente “superiore”, riesce ad essere accogliente con chiunque gli parli. Da quel momento il suo “pensiero” è divenuto il mio e ho potuto parlarne con una forza che evidentemente prima non avevo. Di lì subito la progettazione di Overiews, una mostra itinerante iniziata a Milano nella nostra sede espositiva di Salvioni Design Solutions in via Durini e oggi approdata nella nostra sede della casa vinicola Monte del Frà. Per il momento il nostro è un viaggio sereno che facciamo con i suoi paesaggi metropolitani, nelle case dei nostri collezionisti. Ho ragione di credere che questo viaggio diventerà sempre più affascinante nel tempo.

LUCI, EMOZIONI, INNOVAZIONE E CREATIVITÀ: A RIMINI TORNA MIR, LA FIERA PER IL SETTORE DEL LIGHTING DESIGN

Dal 7 al 9 aprile a Rimini si rinnova l’appuntamento con MIR – Live Entertainment Expo, l’unica fiera in Italia dedicata a soluzioni audio, video, luci, controllo e ai servizi per corporate, education, retail, museale, hospitality ed eventi live, e al mondo della System Integration, organizzata da Italian Exhibition Group.

LA FIERA

Fiera di Rimini
Photo courtesy Italian Exhibition Group

La fiera, giunta alla sua settima edizione, rappresenta un palcoscenico ideale per le ultime tendenze e per le innovazioni tecnologiche in materia di illuminotecnica, oltre che un punto di incontro per professionisti del settore, appassionati e curiosi e un evento che offre la possibilità ai visitatori di provare dal vivo la tecnologia delle aziende, grazie a palcoscenici e sale di audio immersivo.

MIR è innovazione tecnologica, percorsi esperienziali e immersivi, live testing, experience, formazione e intrattenimento, temi che si possono riscontrare nelle aziende espositrici, nel suo ricco programma di eventi e nelle sue tre aree core. MIR Tech, il “Salone dell’Audio Video e delle tecnologie multimediali” dedicato alla System Integration AVC, in cui si parla di temi legati alle nuove tendenze nel mondo del lavoro, della didattica, della progettazione degli spazi, delle soluzioni interattive e immersive, con percorsi di experience. Live You Play, format che invita i professionisti a conoscere i segreti e i punti di forza di tutte le luci, le tecnologie e le apparecchiature, sopra e sotto il palco, tutte in esposizione (insieme al palco stesso), in dimostrazione e prova, accese e funzionanti. MIR Club, progetto rivolto all’industria degli eventi musicali, un hub per addetti ai lavori, appassionati e music makers, che da quest’anno si troverà nella Hall – Sud con una veste rinnovata, dedicata interamente al mondo del DJing, del clubbing e della produzione di musica elettronica. Il nuovo allestimento prevede aree espositive, un palco su cui si alterneranno professionisti e addetti ai lavori per coinvolgere i partecipanti. Grande novità è un’area experience dove testare tecnologie hardware e software e gli accessori per il Djing, come in una vera e propria “School of DJ” per imparare a mixare e ad animare un party come un DJ.

GLI EVENTI

MIR 2023, LIVE YOUR PLAY
Photo courtesy Italian Exhibition Group

La fiera rappresenta anche un’opportunità di apprendimento e di aggiornamento professionale attraverso il suo ricco programma di eventi che comprende masterclass, tavole rotonde e case study presentati da professionisti e designer italiani e internazionali, offrendo una panoramica completa e un approfondimento sulle ultime tendenze e tecnologie, anche in tema di lighting design con le masterclass LD@WORK ed eventi esclusivi nell’area Tech Arena.

Domenica 7 aprile la Tech Arena nel padiglione A1 si animerà con due eventi a partire dalla tarda mattinata con la tavola rotonda Lighting Design fra tradizione e innovazione che vedrà esperti confrontarsi sull’evoluzione del lighting design nell’era digitale, esplorando come le nuove tecnologie influenzano e si integrano con le metodologie tradizionali.

Nel pomeriggio avrà luogo lo Show History POOH – Amici per Sempre – Live 2023 durante il quale, attraverso il racconto di esperti e la partecipazione di esponenti di Friends & Partners, il pubblico potrà scoprire i segreti dietro la magia di uno spettacolo dal vivo.

Le tematiche di rilievo dell’edizione di quest’anno, focalizzate sul mondo live, sulla moda e sulle rappresentazioni teatrali, si concentreranno lunedì 8 aprile.

MIR 2023
Photo courtesy Italian Exhibition Group

Il Live verrà affrontato in diversi eventi, a iniziare dalla masterclass Ligabue “Dedicato a Noi Indoor Tour 2023” Meno Video? Si (!) – Può- Fare, progetto dall’immediato impatto estetico e nello stesso tempo agile e versatile in cui, attraverso l’esperienza di Jo Campana, uno dei massimi esponenti del Light & Concept Design, saranno offerti spunti sulle sfide e le soluzioni adottate per concepire e realizzare un design scenico e illuminotecnico al tempo stesso di grande rilevanza scenica in tutte le sue fasi, dall’ideazione alla realizzazione. Il Live è protagonista anche nell’incontro Il ponte tra creatività e tecnologia con il lighting designer Jordan Babev che spiegherà come, in un’epoca in cui la tecnologia offre possibilità senza precedenti, i software di lighting design possono diventare preziosi alleati per i creativi, puntando a identificare strategie per utilizzarli al meglio senza cadere nella trappola della standardizzazione.

La moda diventerà più “Illuminata” con il contributo di Giovanni Pinna, lighting designer dei grandi big della musica e con lunga esperienza nel “fashion show” che, nella masterclass Fashion Show – Il lighting design per la Moda, racconterà l’evoluzione di questo settore del design, dimostrando come la luce sia capace di trasformare completamente la percezione di uno spazio o di un capo di abbigliamento.

MIR 2023, LIVE YOUR PLAY
Photo courtesy Italian Exhibition Group

Legame importantissimo è quello tra teatro e luce, in quanto il teatro offre un campo d’azione vastissimo per l’illuminotecnica, come verrà dimostrato nell’appuntamento Fare luce proposto da Marco Filibeck, scenografo nominato come Resident Lighting Designer al Teatro alla Scala di Milano, che condividerà la sua esperienza nelle diverse produzioni teatrali.  Come esperienza e innovazione possano sfidare e superare le convenzioni per arricchire il linguaggio della luce nel teatro sarà, invece, l’argomento affrontato da Valerio Tiberi, lighting designer con competenze che spaziano tra opera lirica, teatro di prosa e danza e che ha collaborato a musical prodotti in Italia e all’estero, nella masterclass La contaminazione del linguaggio luce nei vari generi teatrali: musical, balletto, opera lirica.

L’ultimo giorno sarà invece dedicato a DESIGN THE FUTURE – Progettare un ufficio, tra sostenibilità, tecnologie e wellbeing, un convegno per approfondire la progettazione integrata, gli ultimi trend di mercato e il futuro degli spazi lavorativi insieme a rappresentanti del settore audiovisivo, delle aziende, del project management e dell’architettura.

LIGHT + BUILDING 2024: UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI

La luce è una componente fondamentale nel settore dell’edilizia. Permette di accentuare particolari e, in circostanze ottimali, può fondersi perfettamente con gli elementi architettonici, soddisfacendo allo stesso tempo gli aspetti funzionali. E illuminazione, elettrotecnica, domotica e building automation, sistemi di sicurezza connessi alla rete sono tra le novità da scoprire a Light + Building, fiera dell’illuminazione e dell’edilizia intelligente che si svolgerà dal 3 all’8 marzo a Francoforte sul Meno.

Oltre a tutte le novità del settore, le nuove tendenze e le innovazioni e più di 2.000 espositori provenienti da oltre 70 Paesi che la rendono un punto di riferimento per tutti i professionisti, Light + Building offre anche un ricco programma di eventi tra talk, conferenze (anche di espositori), lezioni di esperti, presentazioni, seminari pratici e tavole rotonde per stimolare il dialogo e stabilire contatti personali, oltre a show, a premiazioni e a tour tematici della fiera. Non mancheranno anche eventi interattivi che permetteranno al pubblico di interagire con gli esperti e verranno organizzati eventi di una intera giornata o che dureranno più giorni, per offrire maggiori approfondimenti su specifici argomenti.

GLI EVENTI

Novità di quest’anno è la Design Plaza, un palco unico che sarà incentrato sulla luce e sui temi dell’illuminazione su cui si alterneranno, tra gli altri, la IALD, Associazione Internazionale Lighting Designer, la IES, l’Illuminating Engineering Society americana, che terrà due giorni di conferenze per parlare di dettagli tecnici e standardizzazione, e la rivista Architonic. Tra i principali eventi che si svolgeranno nella Desing Plaza vanno ricordati la cerimonia di premiazione del Designplus Award, i Trend Talks giornalieri e le conferenze sui temi della sostenibilità, dell’efficienza, della digitalizzazione e della sicurezza informatica e degli edifici. Al settore della tecnologia degli edifici sarà invece dedicata la Building Plaza che si svolgerà sempre nello stesso spazio. Entrambe le piazze sono palcoscenici e luoghi d’incontro per la trasmissione di conoscenze, di interazione, di dibattito, di ispirazione e di cerimonie di premiazione.

L’ultimo giorno della fiera è la Giornata Internazionale della Donna, occasione per celebrare il quinto anniversario della fondazione di Women in Lighting.

LE VISITE GUIDATE

Verranno inoltre organizzate visite guidate gratuite con lighting designer ed esperti internazionali attraverso l’intero quartiere fieristico, per offrire ai visitatori una panoramica completa dei prodotti e delle innovazioni presentati nella fiera. Le visite, della durata di circa 90 minuti, saranno in inglese e in tedesco

 

Il programma degli eventi è in continuo aggiornamento, per restare sempre informati https://light-building.messefrankfurt.com/frankfurt/en/programme-events/events.html#/

CITY GREEN LIGHT A KEY – THE ENERGY TRANSITION EXPO CON L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELL’EFFICIENZA

Dal 28 febbraio al 1° marzo a Rimini si rinnova l’appuntamento con KEY – The Energy Transition Expo. All’evento dedicato alle tecnologie, ai servizi, alle soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo, prenderà parte anche City Green Light, E.S.Co vicentina attiva nella promozione di strumenti per l’efficientamento energetico che incontrerà il pubblico e gli operatori al fine di fornire il proprio contributo attraverso soluzioni tecnologiche, best practice e talk.

LE SOLUZIONI

Nel suo padiglione verrà ospitata un’ampia area demo dove sarà possibile sperimentare il funzionamento delle soluzioni elaborate dall’azienda come Forthink, piattaforma avanzata per la gestione e l’ottimizzazione dei dati, Open Cer, infrastruttura software aperta e accessibile tramite app mobile e web, progettata per facilitare la gestione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, e AI VS, un sistema per la videosorveglianza che sfrutta l’energia solare, il 4G e il cloud, con telecamere dotate di intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda l’illuminotecnica, LightAnalytics interpreta la mobilità urbana attraverso l’integrazione di strumenti tecnologici e metodologie avanzate per la condivisione delle informazioni acquisite da tutte le infrastrutture di trasporto, e, utilizzando dati di traffico, permette di ottimizzare la progettazione illuminotecnica, offrendo anche risparmi energetici, maggiore sicurezza stradale e conformità normativa. LightAnalytics favorisce anche una stretta integrazione tra urbanistica e illuminotecnica, consentendo di razionalizzare i Piani della Luce.

I TALK

Consapevole dell’importanza di promuovere una migliore cultura dell’efficienza per accelerare la transizione energetica e digitale, il 28 e il 29 febbraio City Green Light ha inoltre organizzato, sempre nel suo padiglione, due talk di approfondimento, con la partecipazione di relatori provenienti dal mondo accademico, che verteranno sulla gestione degli asset urbani e sulla creazione delle comunità energetiche e sulle implicazioni legate all’autoconsumo a distanza.