ARTE E SOGNO SI FONDONO A PADOVA: L’INSTALLAZIONE ONIRICA () DI FUSE*

I sogni sono esperienze che hanno da sempre affascinato gli esseri umani e, di conseguenza, la dimensione onirica è divenuta oggetto di studio.

È dall’indagine sulla creatività della mente umana durante il sonno e sulle potenzialità espressive delle macchine intelligenti che nasce Onirica (), mostra di fuse*, studio artistico multidisciplinare fondato da Luca Camellini e Mattia Carretti che indaga le possibilità espressive delle tecnologie digitali con l’obiettivo di interpretare la complessità dei fenomeni umani, sociali e naturali. Onirica () è allestita nella navata dell’ex chiesa di Sant’Agnese a Padova, sede espositiva della Fondazione Alberto Peruzzo.

Fulcro della mostra è un’opera audiovisiva “che esplora la dimensione dei sogni, interpretando tramite linguaggi sintetici la capacità creativa della mente umana durante il sonno”, trasformandoli in un’esperienza immersiva e polifona. Grazie all’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico, “capaci di tradurre in immagine contenuti testuali, Onirica () riunisce le visioni notturne in un flusso continuo di immagini in movimento, mettendo in luce riflessioni inedite sul rapporto tra essere umano e macchina, tra strumento e creatore”, tra umano e intelligenza artificiale generativa. La tecnologia diventa assistente creativo che interpreta le indicazioni della regia proponendo idee e soluzioni, con la macchina che traduce in infiniti modi i racconti, trasformandoli in immagini, voci e suoni, come in una troupe cinematografica la cui regia resta comunque in mano all’artista/regista, in ottica di collaborazione sinergetica e non sostitutiva. Le sequenze generate artificialmente convertono i racconti, tutti di volontari, in visioni, una serie di allucinazioni che si fondono tra loro per dar vita a figure umane, oggetti e paesaggi in un flusso sintetico di coscienza in cui la collaborazione uomo/AI trova la propria estetica finale.

Le storie, scelte tra 28.748 sogni di due Banche dei Sogni, una dell’Università di Bologna e l’altra dell’Università della California Santa Cruz, diventano trame oniriche che fluiscono una nell’altra, come se fossero una serie di cortometraggi, a ricalcare la cadenza dei sogni NREM e REM durante le ore di sonno.

Onirica () è visitabile fino al 15 ottobre, dalle 17.00 alle 23.00. Per maggiori informazioni e prenotazioni cliccare qui https://fondazionealbertoperuzzo.it/event/onirica-fuse/