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Writers theatre glencoe. Photo courtesy studio Gang

L’orticultura architettonica dello Studio statunitense Gang Architects: trarre insegnamenti dalle meraviglie della natura

By Nancy Tollins
Pubblicato il
21 Aprile 2024

La filosofia di Jeanne Gang e Gang Architects

Copertina del libro. Photo courtesy studio Gang

Questa autorevole firma dell’architettura internazionale e socia fondatrice di Gang Architects con sede a Chicago, New York, San Francisco e Parigi è autrice del libro The Art of Architectural Grafting (L’arte dell’innesto architettonico pubblicato in inglese e francese) una specie di “manuale” dell’arte dell’innesto architettonico. Nei suoi progetti ricerca la creazione di un senso di comunità e, in special modo nelle grandi città e negli edifici alti, i progetti dello studio vogliono stimolare i legami tra le persone, e delle persone con le comunità e anche con la natura. Quest’ultima spesso viene ricreata con delle piantumazioni. La sua architettura risponde in modo adeguato al contesto specifico, non solo dal punto di vista geografico e ambientale, ma soprattutto sociale. L’architettura è intimamente connesso al tema del fare comunità e compito dei progettisti è creare un paesaggio urbano in grado di esercitare attrazione e allo stesso tempo mettere in atto una dimensione di legame tra gli abitanti, anche con ambienti che ricreano un senso di domesticità negli spazi pubblici.

Il libro The Art of Architectural Grafting

Jeanne Gang, che è docente presso la Harvard Graduate School of Design, ha spiegato di aver scritto The Art of Architectural Grafting per comunicare la sua filosofia progettuale che si ispira all’orticultura (di cui utilizza anche i termini) volta a riciclare il patrimonio edilizio esistente collegando una nuova “marza” (o aggiunta) a un “portinnesto” (ovvero strutture preesistenti) in un modo che sia benefico e vantaggioso per tutte le parti coinvolte. La pratica dell’innesto architettonico che collega due costruzioni per creare un’opera architettonica che non solo sia ampliata nel volume e nell’area coperta, ma anche esteticamente elevata, sostenibile e come negli alberi da frutta o nelle ibridazioni floreali possa dar luogo a qualcosa di nuovo e bello, ripete ciò che accade in natura e nella millenaria pratica dell’orticultura che la imita.

Writers theatre glencoe. Photo courtesy studio Gang
AMFA Arkansas Museum of Fine Arts vista dal drone. Photo Tim Hursley; courtesy studio Gang

Il riciclo degli edifici pubblici

AMFA Arkansas Museum of Fine Arts Il soffitto cerniera visto dall'interno. Photo courtesy studio Gang

Jeanne Gang ci vuole mostrare come la tecnica orticola dell’innesto possa essere fonte d’ispirazione per un nuovo paradigma del design sostenibile. Progettare il riuso e l’adattamento di edifici obsoleti o anche senza pregi estetici e funzionali, piuttosto che procedere alla loro demolizione, porta a un risparmio delle risorse in una sorta di riciclo a scala macroscopica. Lo studio Gang fa molto uso di materiali come il legno o di riciclati, favorendo anche nuove piantumazioni, creazione di posti di lavoro e riducendo al minimo l’impronta di carbonio. Rinnovare e riutilizzare il patrimonio edilizio che già abbiamo consente di risparmiare dal 50 al 75% delle emissioni di carbonio rispetto alla costruzione di nuovi edifici. Questa filosofia dell’innesto è diretta soprattutto ai beni pubblici sottoutilizzati per portare benefici ai residenti e in senso lato a tutti gli usufruitori. Lo studio lavora ascoltando e collaborando con diversi gruppi di residenti durante il processo di progettazione, per capirne le esigenze, desideri e concetto di spazio pubblico. Questo studio di architettura americano-europeo porta avanti progetti di rinnovamento urbano inclusivi che valorizzano la voce di chi poi ci vivrà nei luoghi. E vorrebbero istituire un nuovo senso di convivenza tra vecchio e nuovo.

AUTHOR

Nancy Tollins

Nancy Tollins, architetto, scrittrice e appassionata di viaggi, anche virtuali, curiosa e appassionata della bellezza in tutte le culture e in tutte le forme ancor più se connessa alla luce

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