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photo © Graziano Arici / Archivi Arici

FRANCO BASAGLIA 1924 – 2024. LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DIFFUSA CHE PARLA DI SALUTE MENTALE, SANITÀ PUBBLICA E DIRITTI

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
12 Marzo 2024

Dal 13 marzo prende il via la rassegna cinematografica diffusa organizzata, in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, dall’Archivio Basaglia, istituto fondato con l’obiettivo di promuovere ricerca e sviluppo progettuale intorno all’Archivio di Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, oltre che custodirne e renderne fruibili i materiali di lavoro, le lettere, la parte donata della biblioteca personale e i diversi formati audio/video che la compongono.

FRANCO BASAGLIA E LA BATTAGLIA PER I DIRITTI DEI PAZIENTI PSICHIATRICI

Nato a Venezia l’11 marzo 1924, Franco Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo, innovatore nel campo della salute mentale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia e ispiratore della Legge 180/1978 (detta anche legge Basaglia) che sancì la chiusura dei manicomi, segnando una svolta nell’ordinamento degli ospedali psichiatrici e promuovendo grandi cambiamenti nel trattamento dei pazienti psichiatrici, ai quali venne restituita dignità.

All’epoca i manicomi erano, in alcuni casi, quasi un’alternativa al carcere e portavano all’annullamento dei ricoverati, come raccontato dallo stesso Basaglia che, quanto entrò per la prima volta in un manicomio nel 1961 “pensò immediatamente al carcere fascista conosciuto da ragazzo. Rifiutò di firmare gli ordini di contenzione e iniziò da subito l’opera di trasformazione dei luoghi e delle logiche manicomiali: l’eliminazione delle camicie di forza e dei lacci nei letti, delle ‘terapie’ a base di elettroshock e insulina, degli ambienti malsani, del sudiciume, della denutrizione”.

Per lui i pazienti sono persone, di cui è importante scoprirne la storia “vuole creare nel Paese una coscienza sanitaria, che poi è coscienza democratica, e per farlo sapeva quanto fosse necessario raccontare non solo l’orrore dei manicomi – per chiuderli e mai più riaprirli – ma anche le alternative possibili per la cura dei pazienti. Bisognava scoprire le storie delle persone che ne erano contenute, ritrovandone le identità perdute”. Questo perché “ …la testimonianza è fondamentale. Noi, nella nostra debolezza, in questa minoranza che siamo, non possiamo ‘vincere’, perché è il potere che vince sempre. Noi possiamo al massimo convincere” (Conferenze Brasiliane).

LA RASSEGNA DIFFUSA: OPERE CLASSICHE E CONTEMPORANEE

Basaglia vuole che questa realtà sia vista da tutti e per tale motivo invita giornalisti e cineasti a raccontare la rivoluzione pratica e di pensiero che sta accadendo, facendo entrare nei manicomi di Gorizia, Parma, Venezia autori del calibro di Bellocchio, Agosti, Depardon, Zavoli. Ne derivano lavori che, oltre a svolgere la funzione di documentari, diventano promotori del cambiamento sociale raggiungendo un pubblico sempre più vasto a cui vengono raccontare le alternative e le storie di questo mondo sconosciuto ai più.

La rassegna, che si svolgerà fino al 14 aprile nelle città di Piacenza, Venezia, Bologna, Milano e Roma, propone alcuni dei classici degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso, oltre a opere contemporanee come Kripton di Francesco Munzi e 50 anni di CLU di Erika Rossi e immagini d’archivio, riscoprendone l’attualità per parlare di salute mentale, sanità pubblica e diritti civili. Parteciperanno Marco Bellocchio, Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Silvano Agosti, Raymond Depardon, Francesco Munzi, Pirkko Peltonen, Erika Rossi, e sono previsti interventi di psichiatri, psicanalisti, scrittori con gli autori dopo le proiezioni.

Per maggiori informazioni e per il programma completo cliccare qui https://www.archiviobasaglia.com/

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