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Salone del Mobile Milano @Delfino Sisto Legnani

EVOLUZIONE E INNOVAZIONE, CONNESSIONI E VISIONE DEL FUTURO: L’ECOSISTEMA DEL SALONE DEL MOBILE.MILANO 2024

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
19 Febbraio 2024

Evoluzione, partendo dal DNA di chi ci ha preceduto, e innovazione, ricombinando il DNA in modo creativo.

Sono queste le parole chiave della 62esima edizione del Salone del Mobile.Milano, che si svolgerà presso Fiera Milano Rho dal 16 al 21 aprile, presentato martedì 13 febbraio durante la “non conferenza” stampa presso il Piccolo Teatro Strehler a Milano.

INNOVARE ED EVOLVERE

Lost and Roll
@ Gianluca Vassallo

L’edizione 2024 del Salone riporterà il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico internazionale con un approccio nuovo e sfidante, “out of the box”, necessario per innovarsi ed evolvere. Si tratta di una “sfida che ha richiesto visione, ascolto, capacità di analisi, entusiasmo, curiosità e una dose di resilienza ed elasticità per portare benefici all’intero sistema del design in un’ottica di costante miglioramento dell’esperienza fieristica. Il tutto nel contesto e a beneficio della transizione ecologica”.

Proprio perché “La capacità di innovare, di anticipare tendenze e di valorizzare il bello e il ben fatto, dando ai giovani lo spazio per esprimersi è da sempre il valore aggiunto del Salone del Mobile.Milano e lo sarà anche nell’edizione 2024 … Un appuntamento che non si limita a essere vetrina delle eccellenze e delle avanguardie nell’arredamento e nel design, ma si spinge oltre, creando e alimentando dentro e fuori lo spazio fieristico mondi straordinari che ogni anno richiamano nella nostra città architetti, designer, progettisti, aziende produttrici e tante realtà che lavorano e operano in questo settore in Italia e all’estero, oltre che tantissimi visitatori”, come affermato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Quindi l’importanza di focalizzarsi anche sui visitatori, sempre più numerosi, come confermato da Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia: la Milano Design Week regista un aumento del 40% delle presenze in città rispetto alla settimana media, con un incremento del 25% registrato nel 2023 rispetto all’anno precedente. Per questa edizione si segnala già un 40% di occupazione delle strutture alberghiere (con due mesi di anticipo). Dietro c’è una storia imprenditoriale in gradi di esportare bellezza e cultura, di innovazione per restando radicati nel proprio DNA, di competitività e sostenibilità.

Responsabilità ambientale, economica e sociale sono sempre temi molto importanti per il Salone che, dalla scorsa edizione, è certificato ISO 20121.

L’ECOSISTEMA SALONE DEL MOBILE /MILANO DESIGN WEEK E LA COLLABORAZIONE CON IL POLITECNICO DI MILANO

Salone Internazionale del Bagno, Layout
@ Lombardini22

Il Salone viene pensato in chiave evolutiva e digitale, al centro di una grande rete di promozione e collaborazioni in tutto il mondo, un evento di portata globale, un sistema di connessioni, creatività, innovazione e opportunità che attrae moltissimi visitatori. Diventa quindi, come ha spiegato Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, un ecosistema che guarda dentro e fuori dal suo DNA e vede se stesso in chiave evolutiva per continuare nel suo ruolo, coinvolgendo la città stessa durante la Design Week, ma anche oltre in quanto istituzioni, musei, università costituiscono elementi di continuità. E come ecosistema va studiato, analizzando l’impatto culturale, sociale, economico sul territorio e sulla collettività, l’influsso in termini di crescita, legacy, sostenibilità, circolarità e di trasmissione di competenze che il Salone e la settimana del Salone del Mobile innescano. Il progetto, in collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano, comporta l’istituzione di un osservatorio permanente di analisi dell’ecosistema Salone del Mobile/Milano Design Week. Tale progetto, illustrato dal professor Stefano Maffei, prevede di indagare il fenomeno attraverso una chiave interpretativa originale, grazie alla raccolta e all’analisi di nuovi indicatori. Si tratta di “una metodologia di ricerca mista, basata su analisi di basi dati eterogenee fornite da soggetti privati e pubblici, un processo di coinvolgimento degli stakeholder e un’attività di monitoraggio e osservazione condotta dalla Scuola del Design”.

Il “volto” dell’ecosistema Salone verrà dato da un progetto fotografico a cura di Gianluigi Vassallo.

IL SALONE DEL MOBILE 2024. EUROCUCINA E SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO: IL NUOVO LAYOUT

EuroCucina, Layout
@ Lombardini22

Al centro ci sono i visitatori perché, come spiega Maria Porro, è di massima importanza avere visitatori che siano coinvolti, motivo per cui si è reso necessario il rilancio dell’ottimizzazione dei layout e dei percorsi con il contributo delle neuroscienze e di una filosofia human-at-the-center.

I numeri mostrano il successo dell’evento: il Salone del Mobile.Milano è formato da sette Manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea presso il quartiere Fiera Milano a Rho su oltre 172.500 mq di superficie netta espositiva e quasi 1.900 espositori con un 30% di aziende estere (escluso il SaloneSatellite, con 600 designer under 35).

I contenuti, che nel 2023 si sono incentrati intorno a Euroluce, quest’anno si articoleranno e si focalizzeranno su EuroCucina (con l’evento collaterale FTK, Technology For the Kitchen) e sul Salone Internazionale del Bagno, per il cui nuovo layout, ripensato da Lombardini22, “si è fatto ricorso alle neuroscienze per migliorare l’esperienza di visita attraverso l’analisi delle reazioni neurologiche, emotive e percettive dei visitatori ai diversi percorsi, collocazione e distribuzione delle aree espositive e di sosta”. Per la progettazione, come dichiarato da Juri Franzosi di Lombardini22, “ci si è messi nei panni dei visitatori, immedesimandosi nella loro esperienza di visita”: si è lavorato sulle fughe prospettiche (avere sempre un punto di vista che permetta di vedere qualcosa di interessante), su spazi pubblici (punti di ristoro, di riposo, esperienziali e di arte), su supporti all’orientamento (evitare di vedere solo elementi tecnici) e sulla riduzione del percorso di visita e del tempo di percorrenza. Dopo sperimentazioni in ambiente virtuale, per le due biennali è stato scelto un tracciato ad anello, più intuitivo e facile da seguire, che permetterà di precorrere 640 m invece di 1,2 km e di ridurre il tempo di percorrenza del 10% e, all’interno del percorso, sono state inserite installazioni culturali e aree di quiete. Tutto questo consentirà di vivere un’esperienza gratificante fino alla fine della visita, con un effetto che Franzosi definisce “sorprendenza”, termine tecnico usato quando un ecosistema funziona correttamente.

ARENA, LIBRERIA E INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC: IL PPROGETTO CULTURALE  2024

Arena Drafting Futures
Courtesy Formafantasma

L’effetto “sorprendenza”, come spiegato da Maria Porro, sarà garantito anche da un progetto culturale che si espanderà in tutti i padiglioni e al di fuori del Salone stesso per coinvolgere lungo l’intera visita.

Anche quest’anno tornerà l’Arena circolare progettata da Formafantasma, all’interno della quale verrà inaugurata la Biblioteca del Salone del Mobile, sempre su progetto di Formafantasma. Per realizzare l’Arena, spiega Simone Faresin, verranno riutilizzare le strutture del 2023, anche se riadattate per trasformare lo spazio nella Drafting Future in cui si svolgeranno i talk previsti dal programma culturale di questa edizione, oltre che in un luogo di incontro e di quiete. La parola chiave è la sostenibilità che rappresenta un modo radicale di progettare semplicemente lavorando sul già esistente. Lo stesso discorso vale per le aree di sosta: semplici sedute aggiunte con cura e gentilezza (progettare l’ovvio). Accanto all’Arena verrà nuovamente allestito il Bookshop Corraini Mobile, a cura di Corraini Edizioni, con un’apia scelta di pubblicazioni. Sono state inoltre previste tre installazioni site specifc immersive e interattive disseminate negli spazi dell’evento.

DAVID LYNCH: STANZE PER PENSARE

Interiors by David Lynch. A thinking Room
@ Lombardini22

La prima è lnteriors by David Lynch. A Thinking Room, progettata dal celebre regista dell’inconscio David Lynch (le cui opere presentano sempre una visione onirica che supera la realtà e che, come racconta il curatore Antonio Monda, ama creare arredi con le proprie mani) come una sorta di “porta d’ingresso della Manifestazione”. Si tratta di due speculari “stanze del pensiero” immaginate come porte simboliche da attraversare per immergersi nella Salone e per “riflettere in modo originale e immaginifico, sulla produzione di interni e su quanto questa stia in relazione profonda con l’interiorità di chi, quello spazio, lo arreda come proiezione esteriore del sé”. Si tratta di stanze avvolte in velluto blu che risvegliano il senso della meraviglia, scandiscono attimi memorabili e che celebrano il design di uno spazio per pensare non solo quale ambiente fisico, ma soprattutto quale regione interiore, attraverso il linguaggio del cinema e del teatro e in cui niente è come si potrebbe immaginare, come ad es. la geometria scultorea della grande sedia in legno, i sette cilindri dorati, il soffitto a volta con tubi di metallo e le aperture sull’esterno.

L’ISOLA SOTTO LA SUPERFICIE DELL’ACQUA

Under the Surface
@ Salotto NY

Conoscenza intesa come etica, sostenibilità, tecnologia, ma anche potere, fascino e fragilità dell’acqua. Sono queste le suggestioni da cui nasce Under the Surface, la seconda installazione progettata e realizzata da Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi. Si tratta di una grande opera immersiva che occupa circa 400 mq di superficie e spinge a ragionare sul tema della relazione positiva e rispettosa tra l’uomo e l’acqua e sul ruolo della filiera dell’arredobagno nel guidare verso un uso più consapevole. I visitatori entrano in un’isola immaginaria sommersa che innesca un racconto visivo ed evocativo, ma anche educativo per prendere coscienza dell’impatto ambientale delle pratiche quotidiane legate a questo elemento preziosissimo. All’interno dell’isola dei riflessi luce che si muovono e cambiano incessantemente rappresenteranno i dati sul consumo globale d’acqua, trasformandoli in un’esperienza visiva coinvolgente, mentre in apposite nicchie che offrono uno spazio più intimo verranno raccontati i progressi tecnologici e manifatturieri legati alla salvaguardia idrica nel campo dell’arredobagno, attraverso l’uso innovativo di data-visualization dinamica. D’altra parte le idee sono come pesci: “per pescare quelli piccoli si può stare in superficie, ma per quelli grossi bisogna andare in profondità”.

FOOD DESING: SFIDE E OPPORTUNITÀ

Mangiare il Mare
Progetto de L’Integrale
Photo Luca Trevisani

Un grande spazio immersivo e palcoscenico fluido e accogliente al centro di EuroCucina ospiterà All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances, “sei food magazine indipendenti internazionali che, insieme ad artisti, designer e chef da tutto il mondo, presenteranno una visione inedita e originale sul presente e futuro degli ingredienti che la natura ci offre”. Attraverso il binomio cibo-progetto e la consapevolezza che il cibo è mitologia, filosofia, cultura, spiritualità, folklore che va conservato, tramandato e re-immaginato, si apre il dibattito sulle sfide e opportunità che il cibo mette di fronte al design, ma anche sulle molteplici possibilità di indagine. Le riviste Family Style (Stati Uniti), L’Integrale (Italia), Linseed Journal (Gran Bretagna), Magazine F (Sud Corea) The Preserve Journal (Austria), Farta (Portogallo) animeranno il dibattito ed esorteranno ad arrivare a “superare i confini e ad aprire nuove strade per l’avanzare di sperimentazioni in campo alimentare che facciano la differenza per il futuro dell’uomo su questo pianeta”.

In particolare, L’Integrale, rivista guidata da Diletta Sereni, metterà in scena Mangiare il mare, performance che immagina un mare del futuro ormai privo di pesci, con l’artista visivo Luca Trevisani, che ne curerà l’allestimento, e lo chef e scrittore Tommaso Melilli, che gestirà la taste experience. Senza pesci sarà necessario esplorare oltre i confini e sul palco verrà esposta una cucina-dispensa che sa estrarre il sapore del mare con brodi, succhi e intingoli tratti da specie invasive che hanno soppiantato quelle conosciute, ma anche da sassi e le alghe.

I 25 ANNI DEL SALONESATELLITE E LA MOSTRA IN TRIENNALE

SaloneSatellite 2023
Photo Ludovica Mangini

A tutto questo si aggiungono le celebrazioni per i 25 anni del SaloneSatellite, fondato nel 1998 e oggi diventato un Universo centrato intorno ai giovani e ai progetti da loro presentati, che ha generato connessioni e “sparso i semi di innovazione”, come ricordato dalla fondatrice e curatrice Marva Griffin Wilshire. Il tema dell’edizione di quest’anno, che vedrà la partecipazione di 600 talenti under 35 da 37 Paesi e 22 Scuole di Design e Università internazionali da 13 Paesi, sarà Connecting Design since 1998, per evidenziare come quest’evento abbia “cresciuto” più di 14.000 designer, favorendone i contatti con imprenditori e aziende e lo sviluppo di percorsi professionali che hanno portato anche a riconoscibilità internazionale, e intessuto relazioni fra culture e progetti da tutto il mondo.

Il traguardo verrà celebrato con la mostra SaloneSatellite 20 Years of New Creativity, Fabbrica del Vapore, 2017 a cura di Beppe Finessi e allestimento di Ricordo Bello Dias. Visitabile in triennale dal 16 al 28 aprile, la mostra sarà impostata come una vera e propria Wunderkammer di oggetti, prototipi, schizzi, immagini e testimonianze, e ripenserà all’intera storia della Manifestazione senza cedere alla semplice esposizione di oggetti, ma mettendo in scena il meraviglioso e complesso rapporto tra il mondo della produzione e i giovani talenti, con una grafica contemporanea, fresca e innovativa.

I TALK E LE TAVOLE ROTONDE

Anche quest’anno avrà inoltre luogo il ricco programma di Talk e di Tavole Rotonde, sempre curato da Annalisa Rosso. Il programma 2024, intitolato Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives, pone al centro la responsabilità ambientale, economica e sociale e raccoglierà alcune delle personalità che stanno creando le basi per un futuro più consapevole. Gli eventi renderanno evidente come progetto, design e architettura possano comprendere il presente e immaginare il futuro, aprire nuove strade, trovare soluzioni, vagliare il possibile. Nell’Arena Drafting Futures si alterneranno speaker di altissimo profilo: Francis Kéré, vincitore del Pritzker Prize, verrà intervistato da Giulia Ricci e John Pawson converserà con Deyan Sudjic, autore, critico e curatore. Jeanne Gang invece dialogherà con Johanna Agerman Ross, curatrice del design contemporaneo al Victoria & Albert Museum, mentre Hans Ulrich Obrist, direttore artistico della Serpentine Gallery intervisterà Maria Porro. Nelle Tavole Rotonde verranno invece affrontati alcuni argomenti cruciali per il design e l’architettura, quali l’uso dell’intelligenza artificiale, il rapporto tra nautica e progetto in collaborazione con Salone Nautico Internazionale di Genova, le novità del settore hospitality.

SALONE DEL MOBILE: UNA CERTEZZA E UN’OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER LA FILERA DEL LEGNO-ARREDO

La “non conferenza” si è conclusa con un videomessaggio di Matteo Zoppas presidente dell’Agenzia ICE, l’agenzia governativa che supporta lo sviluppo economico-commerciale delle nostre imprese all’estero e promuove l’attrazione degli investimenti esteri in Italia, che ha evidenziato come Forniture (arredamento), Fashion e Food siano anche le 3F del Made in Italy, e con l’intervento di Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. Feltrin ha spiegato come il Salone del Mobile sia la più importante occasione di business per il settore, una vetrina che genera contatti e opportunità, e come la filiera del legno-arredo nel 2023 ha fatturato 52,6 miliardi di euro, di cui circa 20 di export e 32,7 di mercato interno, chiudendo l’anno a -8,1% sul 2022, seppur con livelli superiori al 2019. Si tratta di un calo fisiologico della domanda interna dopo l’eccezionalità del biennio 2021-22. Il macrosistema arredamento ha comunque fatturato 28 miliardi di euro esportando, per il 53%, in tutto il mondo. Ha quindi ribadito l’importanza della sostenibilità per il settore e del sapere raggiungere un equilibrio calibrando il cambiamento e tarando nel tempo sforzi e risorse.

Ci vediamo al Salone del Mobile.Milano 2024!

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