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SOUX GENOVA: SCUOLA DI ARCHITETTURA PER BAMBINE E BAMBINI DAI 7 AI 12 ANNI

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
17 Ottobre 2023

Alfonso Femia, photo © Filippo Avandero

“La città e l’architettura sono potenti strumenti di espressione civica; l’immaginazione il più straordinario mezzo creativo”.

Ma spesso noi non notiamo l’architettura. Percorriamo le vie delle nostre città senza vederne la bellezza, senza conoscere gli oggetti che le compongono e le ornano e non conoscere vuol dire non provare interesse e, di conseguenza, non amare, non desiderare vivere gli spazi pubblici e di socialità

Eppure l’architettura è ciò che compone gli spazi che abitiamo ed è protagonista della nostra quotidianità, ma spesso, soprattutto se si pensa alla formazione scolastica, rappresenta un “vuoto” difficilmente colmabile: l’insegnamento su città e architettura sembra non avere particolare rilevanza. E quindi è più che mai necessario che i bambini possano conoscerla e amarla.

Nel 2008 a Bogotà, Jorge Raedò, ha fondato Osa Menor per l’educazione all’arte e all’architettura per bambini e giovani, e ha organizzato laboratori, incontri e altre attività didattiche per piccoli studenti e professori in musei e università di vari Paesi.

Simonetta Cenci, photo © Filippo Avandero

Da questa esperienza, in Italia nel 2016 è partito il progetto SOUx, nato a Favara, nel contesto di Favara Cultural Farm, ovvero SOU, la Scuola di Architettura per bambini specializzata in attività educative dopo scuola, legate all’urbanistica, all’architettura e all’ambiente, alla costruzione  di Comunità, oltre che all’arte, al design, all’agricoltura urbana e all’educazione alimentare. La Scuola, il cui nome deriva dall’architetto giapponese Sou Fujimoto la cui filosofia progettuale si ispira a un “futuro primitivo”, ogni anno propone un tema per il programma delle scuole, che quest’anno riguarda “Comunità Utopiche, Trasformare l’impossibile in possibile”.

Quest’anno è inoltre nata SOUX Genova, Scuola di Architettura per bambine e bambini dai 7 ai 12 anni, progetto coordinato dallo studio di architettura Atelier(s) AlfonsoFemia, rappresentato da Simonetta Cenci, direttore generale, e Alfonso Femia, fondatore e presidente, da 500×100 società benefit, dalle associazioni culturali InsidetheWhale e Abilità&Dignità, con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Università di Genova, Ordine degli Architetti e Fondazione per l’Architettura di Genova e Ordine degli Ingegneri di Genova, e il sostegno di Gruppo Spinelli e di San Giorgio Seigen di Genova. Atelier(s) AlfonsoFemia ha scelto di aderire al progetto in quanto parte di un percorso di ricerca e osservazione che Alfonso Femia e Simonetta Cenci hanno messo a punto, parallelo alla pratica professionale, per creare empatia tra architetture e persone e per riaffermare la relazione con il territorio partendo dalle nuove generazioni, visione di cui SOUx Genova costituisce un’ulteriore tappa e che arricchisce proiettando la capacità immaginativa dell’infanzia nel pragmatico mondo dell’architettura.

“Il progetto SOUx Genova sarà un’esperienza straordinaria. Noi ci impegneremo per trasferire racconti, storie, strumenti per far amare e stimolare l’immaginazione prima di tutto e poi per progettare, ma sono certa che i bambini ci restituiranno in misura decuplicata un arricchimento di visioni, impressioni, sogni. Impareremo dai loro occhi a guardare in modo diverso la nostra bellissima città”, dichiara Simonetta Cenci che ricopre anche il ruolo di direttore della scuola, la cui volontà è stimolare il senso di appartenenza e l’attitudine a vedere e immaginare nei bambini, ovvero i piccoli cittadini.

L’attività di formazione si terrà in diverse sedi del capoluogo ligure tra ottobre e maggio, in parallelo allo svolgimento dell’anno scolastico, con incontri e laboratori pomeridiani una volta la settimana per la durata di due ore e mezza (dalle 15.30 alle 18.00). Non verrà richiesta una retta, a parte una quota d’iscrizione a copertura assicurativa e di alcune spese vive.

Nell’ambito del corso, ai piccoli partecipanti verranno dati strumenti per imparare a riconoscere gli elementi della città, la relazione tra arte e architettura e gli elementi naturali quali verde, acqua e luce, il design e molto altro. Le attività saranno inoltre completate da laboratori e prevedono il completamento di un progetto sul Parco di Villetta di Negro, creato dalle bambine e dai bambini.

Perché, come afferma Alfonso Femia, fondatore e presidente di Atelier(s) Alfonso Femia: “Le bambine e i bambini devono diventare adulti consapevoli sul piano della relazione, dello spazio e degli oggetti, capaci di riconoscere e scegliere in termini attivi, non di subire decisioni talvolta incongruenti alle esigenze della propria città. Non vogliamo che assumano il nostro punto di vista ma intendiamo stimolare la curiosità, il senso di esplorazione e scoperta. Dentro e fuori, sopra e sotto, le mille opportunità degli sguardi alternativi per liberare creatività e immaginazione”.

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