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Mockup Softec, Pasión Picasso. Courtesy Pasión Picasso

Pablo Picasso in vesti “phygital” a Napoli: Pasión Picasso

By Monica Moro
Pubblicato il
13 Ottobre 2023

Mockup Softec, dettagli, Pasión Picasso. Courtesy Pasión Picasso

Nel cinquantenario della sua scomparsa Pablo Picasso, artista sempre pronto ad abbracciare nuove vie espressive nel suo sfolgorante percorso artistico, diventa phygital. Sarà la città di Napoli ad ospitarlo all’Archivio di Stato con la mostra ad ingresso gratuito Pasión Picasso dal 14/10/2023 fino al 14/01/2024. I visitatori vivranno un’esperienza unica, immersiva, nello straordinario universo immaginativo del grande genio spagnolo. Trentanove opere custodite dai più prestigiosi Musei internazionali, si animeranno in un “trionfo visivo ed emotivo di arte, cultura e bellezza”, inclusa la sua opera più famosa Guernica.

Realizzato grazie alla volontà di Candida Carrino, Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, e al forte sostegno della Regione Campania – nell’ambito del POC 2014-2020 – e con il supporto innovativo e tecnologico di Softec, l’evento vuole coinvolgere il grande pubblico consentendo loro di aprire una finestra di connessione virtuale con l’artista e con le sue opere più intense e spettacolari. Sono le opere esposte in Italia nel 1953 in due mostre significative, l’una alla GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e l’altra al Palazzo Reale di Milano.

Phygital nella mostra Pasión Picasso rappresenta la dimensione ottenuta dal fondersi degli strumenti digitali con lo spazio fisico per vivere experienze “aumentate”. In altre parole il fulcro del concept è fare uso della tecnologia per costruire ponti tra il mondo fisico e il mondo digitale. Così, ad esempio, il visitatore può entrare direttamente nel cuore del bombardamento raffigurato in Guernica (1937), e rivivere i dettagli della guerra fratricida come la disperazione della donna che alza le braccia al cielo. Le innovazioni tecnologiche attuali permettono di stimolare una suggestione empatica, simulando tramite l’appello virtuale ai nostri sensi, una rilettura dell’arte non puramente con l’ausilio della nostra osservazione, con l’apprendimento intellettuale ed emotivo dall’esterno di un dipinto, bensì con l’immersione fisica e sensoriale dall’interno dello stesso.

Mockup Softec, dettagli, Pasión Picasso. Courtesy Pasión Picasso

La mostra Pasión Picasso si trasforma nella dimensione Phygital in un viaggio che, dal centro di Napoli, accoglie e accompagna il visitatore con una serie di touchpoint, con cui può interagire grazie al proprio smartphone”, spiega Massimo FuroniChief Strategy Officer Softec, che prosegue dicendo come  “intuitività, immediatezza e immersività siano, infatti, le tre parole chiave della phygital experience Pasión Picasso. La tecnologia diventa così un potente abilitatore, in quanto permette di fruire dell’esperienza artistico-culturale, senza richiedere alcuna competenza tecnica o strumento digitale altamente performante. L’Arte per tutti, accessibile a tutti, così come dovrebbe essere per garantirne la massima socializzazione e diffusione capillare, in applicazione dei principi costituzionali. Siamo grati alla Direttrice Carrino per aver voluto aprire le porte del suo prestigioso istituto per offrire la fruizione gratuita di una mostra che è azione democratica di divulgazione”.

Sarà inoltre possibile osservare da vicino documenti d’archivio, articoli di giornale, cartoline, fotografie e lettere autografe di Pablo Picasso risalenti al 1953 in un viaggio intenso ed emozionante, enfatizzato anche dalla bellezza carica di secoli dello stesso spazio fisico che ospita l’iniziativa, il cinquecentesco Chiostro del Platano.

L’iniziativa si inserisce nel contesto delle celebrazioni ufficiali internazionali del grande Progetto congiunto della Commissione Binazionale Spagna e Francia Picasso Celebration 1973-2023 per la ricorrenza del cinquantenario della morte di Pablo Picasso. La Mostra, a cura l’Archivio di Stato di Napoli – Ministero della Cultura, è frutto dell’alleanza fra l’Italia e la Spagna e delle loro articolazioni culturali.

Una brevissima nota personale in spirito picassiano, almeno spero non sono un’esperta d’arte pur essendone appassionata, per chi è curioso come me e vuole comprendere meglio il neologismo usato inizialmente dal marketing phygital, (physic + digital una fusione di due aggettivi per anglofoni), o “figitale” in forma italianizzata, entrato da poco nel nostro vocabolario. Picasso amava la sintesi, infatti volle utilizzare per sé solo due delle ben venti parole che componevano il suo nome, (Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso), ovvero il primo e l’ultimo. Credo avrebbe amato il fatto che il suo lavoro fosse trasposto in forma phygital.

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