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La conferenza stampa di Superdesign. Photo @ ambra alessi, courtesy Superdesign Show by Superstudio

THINKING DIFFERENT: IL SUPERDESIGN SHOW 2024

By Cristina Ferrari
Pubblicato il
11 Marzo 2024

Esplorare nuovi orizzonti “pensando diversamente”. È questa la sfida che propone Superdesign Show, l’evento di Superstudio, giunto ormai alla sua 24esima edizione, cha avrà luogo durante la Milano Design Week, dal 16 al 21 aprile. Progetto di Gisella Borioli con la direzione artistica di Giulio Cappellini e il coordinamento di Laura Vella, Superdesign Show ha contribuito a creare il fenomeno del Tortona Design District che attualmente ospita 7 Musei e Istituzioni culturali.

Con la partecipazione di 11 Nazioni, 3 continenti, 80 aziende e la presentazione di 40 progetti all’avanguardia, anche quest’anno l’evento si presenta come un punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design tra tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, rispetto della natura, materiali rigenerati, scelte inclusive, etica ed estetica, oltre che “incubatore” di nuovi talenti. D’altra parte, come ricorda Gisella Borioli, Superdesign Show e Tortona Design District hanno lo spazio creativo nel loro DNA.

L’ECOSISTEMA CON LA MILANO DESIGN WEEK

Novità di quest’anno è l’analisi approfondita e la mappatura aggiornata del “sistema design” milanese, ovvero un progetto del Salone del Mobile, a cura del Politecnico di Milano, condiviso con tutte le realtà del Fuorisalone, di cui Superstudio è stato pioniere. È, come spiegato da Luca Adornato, Marketing & Communication director Salone del Mobile.Milano, evoluzione che parte da analisi che a loro volta partono dall’ascoltare i dati, creando un ecosistema che connota la Milano Design Week come evento unico, analizzandola dal punto di vista del suo impatto sociale, economico sulla città. L’obiettivo è coinvolgere tutti gli attori per arrivare a creare un osservatorio permanente e in seguito a una fase di integrazione dei dati.

THINKING DIFFERENT

Superstudio – Thinking Different
Photo @ ambra alessi, courtesy Superdesign Show by Superstudio

“‘Pensare Diversamente’, avere una visione innovativa, respirare aria di novità, è la sfida che si pone anche quest’anno, l’appuntamento Superdesign Show di Superstudio, – ha spiegato Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia. – Durante la Design Week, Milano impazza e si accende di colori, rumori, frenesia e creatività, che è quello che ci si aspetta dal centro di menti così geniali e originali di Superstudio e i suoi espositori. Progetti di pura avanguardia che proiettano i visitatori direttamente nel futuro, ma con uno sguardo sempre attento alle tradizioni e alla storia. Questo è il senso della Design Week: ispirarsi e ispirare”.

Tema di questa edizione, oltre che imperativo alla base di ogni approccio progettuale, è THINKING DIFFERENT – everything, everywhere, everyone. “Pensare Differente” è infatti necessario per dare le giuste risposte ai giovani che rappresentano il futuro, alla natura che chiede rispetto, alla tecnologia che sta ridefinendo il nostro modo di interagire con il mondo. Ma è anche un invito a uscire dagli schemi e a mettere in scena “il design internazionale estendendo il suo raggio d’azione anche ad ambiti inusuali, pensando ai diversi tipi di fruitori, contaminando il DNA local dei vari Paesi con i desideri global dei cittadini del mondo, immaginando nuovi scenari domestici, urbani, sociali”.

La sfida è uscire dagli schemi ed estendere il ruolo di Milano come capitale del design. E per raggiugere tale obiettivo Milano, come sottolineato da Giulio Cappellini, art director dell’evento, deve essere sempre contemporanea, lavorando su ricerca, innovazione e qualità, quest’ultima valore da difendere sempre senza mai scadere, ma rispettando l’eccellenza.

Il tema di quest’anno ha inoltre guidato il team nel cercare di trasmettere un’idea di serenità, concretizzata anche nella scelta di un colore inedito per le pareti del Superdesign Show, ovvero un insolito verde brillante che parla di natura, pace, serenità e mette allegria.

Importante è anche la ricerca di punti di contatto con l’esterno, di creazione di network e di contaminazione tra le culture. E cultura vuol dire anche formazione, per questo sono creati contatti con università nordamericane per parlare insieme della cultura del design.

“Qualità e internazionalità hanno sempre caratterizzato le istallazioni di Superdesign Show. Non importa se proposte da grandi brand con acclamati designer o da piccole realtà con progettisti ancora poco conosciuti: la ricerca continua sempre con l’occhio puntato alle aree geografiche più interessanti per la contemporaneità del design. Superdesign Show è un caleidoscopio di proposte audaci, pensate e attuali, che fanno bene alla mente e al cuore, e un’agorà dove pensieri diversi si confrontano”.

L’ORIZZONTE ASIATICO

FORUM8
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Contaminazione che abbraccia differenti culture, concretizzata in installazioni di forte impatto e carattere internazionale, come spiegato da Laura Vella, exhibitor project manager di Superstudio Show.

Emerge l’”orizzonte asiatico”, in quanto circa 1/3 degli espositori presenti al Superdesign Show proviene da Paesi asiatici, il cui numero aumenta sempre di più, costituendo un nucleo forte e ricco di stimoli.

Anche quest’anno tornano Cina, Giappone e Thailandia, mentre sarà presente per la prima volta un espositore dal Vietnam. La città di Tokyo afferma la propria identità culturale con il TOKYO CREATIVE SALON, che mira a consacrarla come epicentro mondiale della creatività, mentre Slow Hand Design Thailand by DITP punta i riflettori sulla cultura thailandese e la Cina mette in mostra gli elementi di arredo di Grado Design.

Temi chiave sono Past-new, Ipertech & Critical thinking, Sustainability e Slow Time.

LEXUS – “8 Minutes 20 Seconds” by Marjan van Aubel
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Past-new. Tecniche tradizionali e tecniche acquisite attraverso la ricerca si fondono in progetti di molte aziende giapponesi, quali i 100 tipi di nero creati da Kawashima Selkon Textiles, che affonda le sue radici nell’industria dei kimono di Nishijin, Kyoto, e le proposte architettoniche di tre diverse generazioni messe a confronto nell’installazione di Tokyo Company.

Ipertech & Critical thinking. La tecnologia applicata al design può dimostrarsi un utile alleato come nel caso delle tecnologie avanzate Web3 offerte dai software di FORUM8 che permettono a tutti di progettare qualsiasi cosa, ovunque e con un approccio differente, o nel progetto di George P. Johnson Japan/Yutaka che, con una scultura antropomorfa, spingono ad essere pensatori, a considerare la realtà da diversi punti di vista, a non lasciarsi sopraffare dall’abbondanza di informazioni che circolano.

Sustainability. Il risparmio delle risorse idriche per la salvaguardia del pianeta è evidente in meliordesign che presenta soluzioni in grado di combattere lo spreco di acqua risparmiando il 90% nel lavaggio, mentre il Vietnam Pavillon sceglie l’utilizzo di un materiale ecosostenibile come il bambù e LEXUS pone l’attenzione sulla mobilità elettrica con due installazioni.

Slow Time. Il Giappone presenta progetti “in controtendenza” che invitano a rallentare il ritmo e al “tempo lento”. Japan Tobacco inc. propone ai visitatori a prendersi una pausa e a rilassarsi attraverso i suoi cuscini “umanizzati” che respirano, mentre Teaste it porta, nella Tea Room, l’autentico rito del tè.

GENERAZIONE Z E UNIVERSITÀ

Anche quest’anno, continua Laura Vella, le Università portano il loro contribuito grazie alla Generazione Z che adotta un dialogo costruttivo e un’azione congiunta per affrontare le sfide globali. Così gli studenti della Jönköping University guardano al futuro reinventando la sedia con schienale a stecche, un classico del design svedese, mentre l’Istituto Marangoni Milano•The School of Design propone elementi d’arredo per un’ipotetica estensione del brand Cappellini dedicata ai “digitarians” della Gen Z, grazie all’uso dell’IA che però non deve mai sostituire l’intelligenza umana. D’altra parte l’Università, come spiega Sergio Nava, direttore dell’Educazione presso l’Istituto Marangoni Milano•The School of Design, deve rappresentare un luogo di innovazione e “far fronte” con le aziende per sperimentare nuove tecnologie e diventare “bacino” dove attingere le nuove generazioni di designer.

LE ANIME DI SUPERDESIGN SHOW 2024

Anime di Superstudio Show 2024 sono la tecnologia come ponte tra reale e virtuale, il rispetto del Pianeta e l’”home now”.

LA TECNOLOGIA COME PONTE TRA REALE E VIRTUALE

PIXOM
Photocourtesy Superdesign Show by Superstudio

Le nuove dimensioni della creatività rivelano il potenziale dell’ingegno umano che, grazie a un nuovo approccio più consapevole, può trovare nella tecnologia non un limite, ma un amplificatore della propria capacità inventiva.

“Nei tre Virtual Point creati dalla divisione Superstudio Digital, i visitatori potranno vivere un’esperienza diffusa in un universo digitale dove ologrammi, metaverso, avatar, intelligenza artificiale e esperienze immersive diventano gli assoluti protagonisti”. L’anima digital della manifestazione si vede anche dietro il progetto SURTECO in cui spazi bianchi si trasformano in ambienti vividi attraverso la realtà virtuale.

Importante è anche l’Hybridization, nel cui ambito HABITS DESIGN mette in scena un futuro dove la tecnologia ha acquisito un’intelligenza emotiva e sensibile, quasi umana, e oggetti comuni come lampade e appendiabiti vengono trasformati in entità reattive agli stimoli dell’ambiente circostante. Regno digitale e regno fisico dialogano anche in PIXOM che fonde materiali sostenibili, design generativo, intelligenza artificiale e stampa 3D con la robotica.

HOME NOW

CNA – Liberart – albero 20 progetto lampada acceso
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

La casa, spazio dove trascorriamo la maggior parte della nostra vita, si trasforma in un’oasi su misura per le esigenze e i desideri dei suoi abitanti nelle atmosfere inusuali ricreate da MURALS WALLCOVERINGS, ma anche attraverso i morbidi cuscini e le coperte avvolgenti di SLOWLI, oltre che alle cucine innovative della linea next125 e nella leggerezza degli intrecci geometrici della fibra di carbonio dei prodotti di Karbony, che regalano uno spettacolo di luci e ombre. Nella casa contemporanea non può mancare il water-bidet che Geberit presenta con una esperienza, facendo entrare i visitatori in un vortice di acqua virtuale.

Ma fondamentale è anche il Made in Italy con CNA – la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – che presenta la seconda edizione della mostra evento FUORISERIE. Quest’anno l’evento, sotto la direzione artistica di Sapiens Design Studio e Stefano Lodesani Studio, esplora il tema tangible – intangible, ovvero un’indagine sul confine che separa il materiale dall’immateriale. Negli spazi di Superstudio Più, come spiega Alessandro Mattia, designer e co-fondatore Sapiens Design Studio, saranno esposti pezzi di design selezionati, dall’alto valore artigianale, a cui se ne affiancheranno altri fruibili attraverso una tecnologia di realtà aumentata, in un’esperienza immersiva unica e innovativa. Tutto questo unisce le due anime del progetto, aziende artigianali legate al tangibile e le nuove tecnologie con cui sono chiamate a confrontarsi, portando in scena una selezione di oggetti che aprono il dialogo tra creatività, eredità culturale e visioni futuristiche dell’artigianato italiano, mettendo in connessione spazi, oggetti e persone. Seguono un approccio simile Mirage, che mette in luce la dedizione dell’azienda all’eccellenza e alla sostenibilità ambientale, e NOBI, azienda toscana che trasforma lo spazio abitativo in un’opera d’arte.

RISPETTO PER IL PIANETA

NichelcromLab – Like Trees In The Woods
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Il Pianeta rimane centrale tra i temi affrontati al Superdesign Show, in un contesto di economia circolare mirata all’efficienza energetica e al massimo utilizzo delle risorse, con concetti di riciclo e rigenerazione che si aprono a scenari promettenti.

Il dialogo tra uomo e natura è declinato in vari modi dai diversi partecipanti, a partire dall’utilizzo dei materiali nell’installazione site specific Like Trees In The Woods, realizzata dallo scultore Michele D’Agostino per NichelcromLab, brand italiano specializzato in rivestimenti e superfici d’acciaio inox, in cui le superfici specchianti dell’acciaio riflettono il verde di una vera foresta per instaurare un dialogo virtuoso tra l’ambiente naturale e l’ambiente artificiale. Al termine della Design Week gli alberi saranno messi a dimora nel territorio milanese, dando vita a un piccolo polmone verde.

I materiali naturali, autentici con le proprie imperfezioni ed esclusività, sono invece al centro dell’installazione di PNA-Pietra Naturale Autentica che celebra questo legame intrinseco tra umanità e natura, mentre LAPILLI trasforma la pietra lavica in oggetti da tavola neri ed esclusivi, esaltando il connubio tra bellezza naturale e design con FoodDesignStories.

Non solo elementi naturali, ma anche eco-materials realizzati dall’uomo nel completo rispetto dell’ambiente, come nella collettiva di Materially che porta in scena progetti di molte aziende, uno spazio per accogliere e valorizzare diversi soggetti e voci con l’obiettivo di presentare, raccontare, approfondire e comprendere l’unicità dei materiali e delle aziende partecipanti ponendo al centro l’approfondimento e la trasformazione di materiali che definiscono il presente e segnano la strada del futuro. Trasformazione dei materiali quali le polveri ottenute dagli scarti tessili (circa 92 milioni di scarti ogni anno) utilizzate, come spiegato da Beatrice Casati, CEO e responsabile sviluppo e innovazione Casati Flock, per realizzare una sedia progettata con l’intelligenza artificiale e stampata in 3D, partendo dagli scarti dei jeans, da sempre icona di moda e design, ponendo al centro anche l’etica.

Il tema della sostenibilità viene affrontato anche tramite l’upcycling nella scelta degli arredi di The Good Plastic Company per l’infopoint e l’installazione da realizzata con StudioXAG, azienda che insegna come la plastica possa rinascere e diventare protagonista nell’arredamento.

ESIGENZE, NON PERSONE, DIVERSE

Mara Bragagnolo – Hideaway Box
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Sostenibilità e rispetto non devono riguardare solo il pianeta, ma anche le persone, come fa Mara Bragagnolo, interior designer che si occupa di Diversity&Inclusion, aprendo il cuore e la mente alle persone che spesso sono definite “diverse” solo perché hanno esigenze diverse, tra cui gli autistici. Mara Bragagnolo propone una piccola collezione di arredi inclusivi destinati alle biblioteche, progettati tenendo in considerazione il bisogno di silenzio e tranquillità dei bambini “special needs”. Tali arredi, facilmente riproducibili (anche considerando l’aspetto economico) sono ispirati al metodo Montessori e invitano i designer del futuro ad occuparsi con più assiduità delle esigenze di funzionalità e bellezza di tutte le “diversità”.

ARTE E DESIGN

Insomma tanti temi e opportunità di riflessione e azione, perché, come dice Gisella Borioli: “La complessità della vita contemporanea si riflette nelle scelte collettive, tra omologazione e diversità. Quest’anno abbiamo esplorato la seconda strada, invitando designer, artisti, aziende a un THINKING DIFFERENT in molti aspetti. Un invito che è stato raccolto e fatto proprio da quasi tutti i partecipanti, nelle intenzioni, nelle presentazioni, nei prodotti stessi, nello slancio verso l’utilizzo delle ultime tecnologie. E WHY NOT? è la risposta che sottolinea il tema data dai lavori del graphic artist Daniele Cima.

Why not? – Italiano
Photo courtesy Superdesign Show by Superstudio

Why not? è l’interrogativo introduttivo, alla base di ogni innovazione che ha portato all’evoluzione della specie umana, che la mostra sottolinea e amplifica con 42 versioni grafiche tradotte in tutte le lingue del mondo (a partire dal capostipite in tedesco), sfida il pubblico a osare l’impossibile, interpretando perfettamente il tema del Thinking Different. È la domanda retorica e la risposta che viene data quando si decide di realizzare un progetto, che l’artista ha trasformato in “un manifesto programmatico, in una dichiarazione di disponibilità all’innovazione, alla ricerca, alla sperimentazione, all’avventura, alla sfida”.

Come sempre, al Superdesign Show l’arte interagisce col design. Quest’anno i visitatori potranno ammirare l’arte di Rafael Lanfranco che celebra le sue origini con i suoi piccoli Peruji, trasportando archetipi peruviani nella modernità della Pop Art, e di dieci artisti cechi che danno vita all’emozionante installazione di oggetti in vetro Designblok Cosmos, presentata dal festival di Praga Designblok. L’arte asiatica è rappresentata da un’installazione luminosa del designer Kevin Chu per Creazione SUGO con gli arredi creativi di Andrea Cingoli per Concepticon, mentre la mostra di opere di periodi diversi di Flavio Lucchini al FLA FlavioLucchiniArt Museum mette in scena le mille possibilità espressive del bianco e nero, mentre, nell’esposizione museale permanente, gli oggetti più iconici di Giulio Cappellini evidenziano il rapporto tra arte e design. D’altra parte, come affermato dallo stesso Cappellini, arte e design sono due momenti imprescindibili, con l’arte che prende le forme dal design e il design che prende i colori dall’arte, e la creatività vuole coraggio. Tutto questo genera contatti e linguaggi multiculturali, gli stessi che si trovano quando artisti e designer collaborano tra loro.

LA “WALK OF DESING”

La Tortona Design Week si pone l’obiettivo di mettere in luce la connessione tra il percorso espositivo e il contesto territoriale che da sempre ospita il circuito. Per l’edizione 2024 viene proposta una Walk of Design attraverso i luoghi iconici del quartiere, una cornice dinamica dove installazioni, create dalle aziende espositrici, si alternano tra spazi chiusi e all’aperto, lungo le sue vie e all’interno di antiche fabbriche, luoghi che portano con sé le tracce del passato che si fondono con la creatività e l’innovazione, in un intrigante dialogo tra passato, presente e futuro, tra elementi locali e internazionali, tra tradizione e innovazione. Questo perché anche tutte le location e tutte le aziende coinvolte nella Tortona Design Week hanno una propria storia particolare e unica da raccontare, fatta di lavoro, impegno, innovazione, creatività e successo.

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