TRIENNALE MILANO: PREMIATI I VINCITORI DELLA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO ITALIANO DI ARCHITETTURA


Premio italiano di Architettura, immagine della mostra in corso alla Triennale Milano. foto © Gianluca Di Ioia
Premio miglior edificio: Atzeni, Manias, Mocci, Serra, chiesa Santa Chiara a Sini. Foto Stefano Ferrando – Studio Vetro Blu

Lo scorso 13 luglio, alla Triennale Milano ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio italiano di Architettura, promosso da Triennale e da MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, creato a partire dalle esperienze della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana di Triennale Milano e del progetto YAP – Young Architects Program del MAXXI. Nell’ambito del progetto annuale, nato nel 2019 e che si svolge ad anni alterni tra Milano e Roma, la Triennale e MAXXI collaborano per la valorizzazione dell’architettura italiana attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia “il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura”.

Premio miglior edificio: ELASTICOFarm, S-LAB. Foto Anna Positano, Gaia Cambiaggi – Studio Campo

L’evento è stato presentato da Stefano Boeri presidente di Triennale Milano, Alessandro Giuli presidente della Fondazione MAXXI, Nina Bassoli curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale, Lorenza Baroncelli direttore MAXXI Architettura e Pippo Ciorra senior curator MAXXI Architettura.

Premio under 35: Studio Ossidiana, Art Pavilion M. Foto Riccardo de Vecchi

Il Premio italiano di Architettura prevede tre riconoscimenti:

  • il riconoscimento al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi 3 anni da un progettista o da uno studio italiano o con base professionale in Italia.

Le candidature sono state affidate a un gruppo di esperti nominati da Triennale e MAXXI.

  • Il riconoscimento al miglior progettista under 35.

Le candidature sono avvenute sia su segnalazione degli advisor sia per autocandidatura.

  • Il Premio alla carriera.

L’assegnazione è stata fatta direttamente dalla Giuria.

Premio alla carriera. Restauro e riallestimento del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Aree Occidentali, 2019-2022. Foto Ivan Lombardo, Archivio Isolarchitetti

La Giuria internazionale era composta da: Stefano Boeri presidente di Triennale Milano, Nina Bassoli curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale, Lorenza Baroncelli direttore MAXXI Architettura, Pippo Ciorra senior curator MAXXI Architettura, Matteo Scagnol di MoDusArchitects, vincitore del Premio miglior edificio nel 2022, Valentina Merz e Lara Monacelli Bani di Atelier Remoto, vincitore di NXT_MAXXI L’Aquila nel 2022 (il cui voto è considerato unitario), Iñaqui Carnicero architetto fondatore di Rica Studio e Giancarlo Mazzanti architetto e fondatore dello studio El Equipo Mazzanti

I vincitori sono stati scelti su una shortlist di 10 progetti finalisti, individuati su 30 candidature proposte dal gruppo di advisor. Per il Premio under 35 sono stati selezionati 5 progetti finalisti a partire da 17 candidature.

Menzione Miglior Edificio: Labics, Palazzo dei Diamanti. Foto Marco Cappelletti

Il premio per il miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni ha visto due vincitori ex equo. Il primo è il Complesso parrocchiale e chiesa di Santa Chiara a Sini (Oristano, Sardegna), realizzato nel 2021 da Carlo Atzeni professore ordinario di Architettura Tecnica alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, Maurizio Manias ingegnere Civile-Edile, Silvia Mocci ricercatrice di Tecnologia dell’architettura alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari e Franceschino Serra ingegnere Civile Strutture. Il secondo è ELASTICOFarm, studio di architettura e product design fondato da Stefano Pujatti, Alberto Del Maschio e Sara dal Gallo nel 2005, per il progetto del nuovo complesso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) S-LAB  a Torino, situato all’interno dell’area del Consiglio Nazionale delle Ricerche (2020).
La menzione d’onore è stata conferita a Labics, studio di architettura e pianificazione urbana fondato a Roma nel 2002 da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, per l’intervento di completamento delle aree Museali di Palazzo dei Diamanti di Ferrara (2022).

Menzione Under 35: (ab)Normal, Paraphernalia. Courtesy (ab)Normal

Il premio under 35 è stato assegnato a Studio Ossidiana, studio di progettazione con sede a Rotterdam (NL) fondato da Giovanni Bellotti e Alessandra Covini, per Art Pavillion M., un museo di Land Art e Arte Multimedia, ideato per le acque di Weerwater ad Almere (NL) nel 2022. Studio Ossidiana ha ricevuto il premio di 10.000 euro da utilizzare per progetti/formazione. È stata inoltre assegnata una menzione a Paraphernalia (2020), una torre urbana la cui architettura scompare e lo spazio collassa lasciando un agglomerato di oggetti tecnologici, di (ab)Normal, agenzia creativa impegnata nell’esplorazione multidisciplinare di aree come il design, l’architettura, l’arte digitale e la direzione creativa, e a More with Less, struttura temporanea per la trasformazione e il miglioramento della qualità degli spazi urbani ideata e sviluppata nel 2021 dall’architetto Giuseppe Grant, membro del collettivo orizzontale, e dagli studenti del corso di Architettura e Composizione Architettonica IV (ACAIV) dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Menzione under 35: orizzontale, More With Less. Foto Antonio Di Cecco e Francesco Scipioni, Courtesy di Fondazione MAXXI

Il Premio alla carriera è stato conferito all’unanimità ad Aimaro Oreglia d’Isola che dal 1950 ha lavorato con Roberto Gabetti nello studio Gabetti e Isola, per poi fondare nel 2000, in seguito alla scomparsa di Gabetti, lo studio Isolarchitetti con il figlio Saverio Isola. Per la Giuria: “la carriera di Aimaro Oreglia d’Isola ha nutrito il dibattito architettonico intorno ai temi del rapporto tra modernità e tradizione, naturale e artificiale, territorio e paesaggio, per tutta la seconda metà del Novecento, traghettandoli fino ad oggi, dove ci appaiono più che mai attuali. L’originalità dello studio si impone fin dai primi anni di attività, per arrivare ben presto a scatenare un intenso dibattito a livello internazionale sul senso dell’architettura moderna rispetto alla storia e alle culture locali. Unitamente all’intensa attività accademica e al valore del disegno che costituisce a sua volta un ulteriore percorso di ricerca parallelo, il pensiero e la pratica di Aimaro Oreglia d’Isola hanno dato e continuano a dare un contributo decisivo all’architettura, intesa come palinsesto culturale e come paesaggio”.

I progetti dei vincitori e dei finalisti del Premio italiano di Architettura sono esposti in una mostra a cura di Nina Bassoli, visitabile alla Triennale Milano fino al 24 settembre 2023, grazie a Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano, Partner Istituzionali di Triennale Milano.