SHADES: GLI ARAZZI DELLO STUDIO MIGLIORE+SERVETTO CHE INDAGANO IL RAPPORTO TRA LUCE E SPAZIO


Arazzo della collezione Shades. Photo by Sirio Vanelli
Arazzo della collezione Shades. Photo by Sirio Vanelli

Nel 2018, in occasione della Milan Design Week, Migliore+Servetto, studio fondato nel 1997 da Ico Migliore e Mara Servetto specializzato in progetti di branding e di spazi narrativi (aree pubbliche urbane, musei, mostre, installazioni) e che ha realizzato più di 800 progetti in 21 Paesi, ha presentato la collezione di arazzi Shades. Gli arazzi, frutto della poetica personale di Ico Migliore, sono stati esposti la prima volta ad Alcova Milano all’interno della mostra collettiva Arazzi Contemporanei, organizzata da i-Mesh e curata da Cristiano Toraldo di Francia, e ripresentati nel 2023 a Milano (dopo le esposizioni collettive in Europa e quelle personali in Corea del Sud) nell’ambito di Lightmorphing 3.0 i-Mesh tapestries and environmental lighting projects. Nascono dalle sperimentazioni e dalla ricerca dello Studio nel campo dei nuovi materiali che hanno portato a utilizzare il filato i-Mesh. Si tratta di un tessuto nato come elemento strutturale delle vele per la nautica, un intreccio di fibre di resina combinate con differenti filati, tra cui carbonio, basalto, vetro e vulcano, che consente di ottenere effetti diversi a seconda dell’intensità del disegno e del pigmento della trama. È un materiale altamente performante dal punto di vista tecnologico e che permette una grande libertà di sperimentazione per quanto riguarda la composizione e il disegno.

La serie, che si è arricchita negli anni, è ispirata al concetto della “attraversabilità” e lavora su luce e ombra. Ne derivano pezzi unici dalle forme aperte e permeabili che vengono plasmati dalla luce e dal rapporto che la luce stessa stabilisce con gli scenari in cui l’arazzo è collocato tramite il linguaggio della textures. Sono pensati proprio per costruire un dialogo con lo spazio per cui sono stati concepiti e quello in cui sono collocati, interagendo con il vuoto e mutando al variare della luce e dello spazio. Ogni arazzo, infatti, gioca sul rapporto spazio/vuoto che contraddistingue il filato e, di conseguenza, sulla luce o sulle ombre proiettate sulle superfici retrostanti che ne fanno mutare la percezione a seconda della luce e della superficie stessa.

Lo studio ha usato il filato i-Mesh anche per la progettazione di arredi ad hoc per uffici o residenze private, ovvero pareti vetrate caratterizzate dal disegno materico della trama con un effetto mutevole della percezione in funzione del passaggio di luce naturale o artificiale.

Il rapporto tra riflessioni e trasparenze è presente nel progetto di interior design per la sede di The Home of The Human Safety Net, Fondazione sociale del Gruppo Generali di cui lo Studio ha disegnato gli interni della nuova sede nelle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia, inaugurata nel 2022. Nella corte interna Murazzi sono stati applicati 22 arazzi che, nelle dimensioni, riprendono gli ottocenteschi drappi veneziani esposti alle finestre nelle occasioni speciali. La maglia i-Mesh è stata utilizzata anche nel percorso espositivo del terzo piano, nella galleria che porta alla mostra e nell’installazione Gratitude che viene posta in relazione con lo spazio architettonico grazie a un morbido rapporto di trasparenze e passaggi di luce e riflessi.