“LINEA D’OMBRA” E “WATER”: MARCO ZANUSO JR, MARTA SANSONI E ANDREA PONSI IN MOSTRA ALLA GALLERIA ANTONIA JANNONE DISEGNI DI ARCHITETTURA


Antonia Jannone, Linea d'Ombra. Marco Zanuso jr, © Matteo Girola

La Milano Design Week si è conclusa, ma fino al 12 maggio sarà ancora possibile visitare la mostra “Linea d’ombra”, dedicata al designer Marco Zanuso jr, e la mostra “Water” di Marta Sansoni e Andrea Ponsi.

Inaugurate in occasione dell’edizione 2023 della manifestazione che rende Milano la capitale mondiale del design e ospitate presso la galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, le due esposizioni sono riservate rispettivamente al design di oggetti luminosi e all’oggettistica in vetro borosilicato.

Antonia Jannone, Linea d’Ombra, Marco Zanuso jr, © Matteo Girola

Nata da un progetto iniziato durante il lockdown nel 2020, la personale di Marco Zanuso jr, architetto milanese laureato a Firenze città in cui è entrato in contatto con l’architettura radicale e i suoi riferimenti quali Superstudio, Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Ufo, Mendini ed Ettore Sottsass e che ha collaborato con Enzo Mari e Achille Castiglioni presso il Politecnico di Milano e vanta tra i suoi clienti Carrefour, Abet laminati, Mondadori, Nava e Triennale di Milano, presenta circa 30 oggetti luminosi.

Frutto di una riflessione del designer sul rapporto di interdipendenza tra superficie e fonte luminosa, questi oggetti sono composti da un semplice elemento base cilindrico (un portalampada con la sua lampadina) e da una o più parabole di varie forme, realizzate in differenti materiali (legno, ferro, alluminio, pietra e argilla). Le lampade schermano la luce in modo diverso a seconda di come vengono posizionate, arrivando a creare affascinanti effetti combinati di colore, luci e ombre.

Antonia Jannone, Linea d’Ombra, Marco Zanuso jr, © Matteo Girola

Sono tutte opera di una collaborazione con abili artigiani, come racconta lo stesso Marco Zanuso jr: “in questo processo di definizione dei vari oggetti-parabola ho avuto un lungo e articolato scambio con gli artigiani che non è mai solo uno scambio di informazioni tecniche ma qualcosa di più, c’è rapporto diretto, si parla, si sbaglia, si ragiona, si trovano soluzioni e a volte nascono piccole invenzioni”.

Viene dato spazio anche a modelli in carta e alluminio e stampi in gesso che raccontano il processo creativo in tutte le sue fasi di realizzazione a partire dalla bidimensionalità del disegno fino alla tridimensionalità e solidità del prodotto finito.

Mario Trimarchi, still life, © Arrigo Coppitz

Dedicata alla rilettura del tema della scultura-design in vetro borosilicato è “Water” di Marta Sansoni, architetto e designer fiorentina che combina astrazione geometrica, rigore, gioco spaziale, attenzione ai dettagli e monocromia, creando un rapporto armonico tra luce, oggetti e spazio, identificato dalla forte iconografia del suo segno e che ha partecipato a numerose esposizioni e concorsi nazionali e internazionali, e di Andrea Ponsi, fondatore, insieme a Luca Ponsi, dello Studio Ponsi che mira a collegare le diverse scale progettuali in un rapporto di reciproche corrispondenze tra arredo urbano, architettura, interni, mobili e oggetti.

Marta Sansoni into, (in.clu.sio’.ne) 23, © Arrigo Coppitz

La mostra, a cura di Art Design e in collaborazione con FIDI-Florence Institute Design International, coinvolge Lorenzo Damiani, Giulio Iacchetti, Raffaella Mangiarotti, Massimo Mariani, Andrea Ponsi, Lorenzo Palmeri, Franco Raggi, Marta Sansoni e Mario Trimarchi, designer affini tra loro per poetica e capacità progettuale che sono stati chiamati a ideare sculture prive di funzione, evanescenti e trasparenti come l’acqua (water) che dà il titolo alla mostra stessa, realizzate unicamente in vetro borosilicato dal maestro vetraio Massimo Lunardon in una tiratura di tre pezzi ciascuna.