NEWS DA EUROLUCE. MARTINELLI LUCE: NUOVI PRODOTTI E REALTÀ VIRTUALE


Martinelli Luce, WAND, courtesy Martinelli Luce
Martinelli Luce, MOIRÉ, courtesy Martinelli Luce

In occasione di Euroluce 2023 Martinelli Luce, azienda nata nel 1950 e dedita all’innovazione dei prodotti non solo a livello di design ma anche dei materiali impiegati e del processo produttivo, ha presentato le sue nuove collezioni che si distinguono per un design essenziale unito a funzionalità e tecnologia.

Martinelli Luce, Infinita, courtesy Martinelli Luce

Tra i nuovi prodotti si distinguono la lampada da tavolo Wand (di Bellucci Mazzoni Progetti) caratterizzata da leggerezza, geometria e purezza e composta da una struttura trasparente che sostiene la fonte luminosa che, chiusa in un cilindro, sembra fluttuare nell’aria. Da tavolo o da terra è anche Diatomea di Salienti (Walter Toccaceli e Matteo Messinese), lampada espandibile formata da pochi e semplici elementi che può trovare molteplici possibilità di impego, come da comodino, da tavolo, o luce ambientale. Infinita, di Marta Sansoni, sospensione (da usare da sola o in composizioni di elementi assemblati liberamente) in vetro borosilicato che presenta un profilo tubolare centrale su cui sono fissati diversi volumi tridimensionali (un cilindro, un disco, una campana e un elemento romboidale) tramite o-ring in silicone che fungono anche da distanziatori. Lightrig di Rupert Kopp è una lampada da tavolo dal design semplice e lineare con una testa (composta da una staffa e una cerniera in due parti) unita a un corpo rotondo che può essere orientata e posizionata. Multidot di Brian Sironi che, ispirandosi ai chandelier del passato, propone una moderna interpretazione flessibile e configurabile in ogni spazio grazie a cavi che possono venire posizionati liberamente a creare differenti composizioni, in cui possono variare anche il numero e la lunghezza dei cavi stessi oltre al numero di sfere a LED che vi si agganciano. Colibrì Tripode di Marco Pisati & Emiliana Martinelli, lampada da terra caratterizzata da elementi progettuali di forma cilindrica, minimali ma funzionali, ispirata ai “Torii” giapponesi, gli antichi portali dei templi shintoisti, che si adatta a qualsiasi tipo di arredamento

Martinelli Luce, MULTIDOT, Brian Sironi, courtesy Martinelli Luce

Si ampliano con nuove versioni le famiglie Avro di Studio Natural, a cui si aggiunge Avro Junior e la sola presa di corrente per rispondere alle esigenze di ambienti ristretti e di disponibilità di prese in spazi di coworking, open space o dove non è necessario aggiungere luci, e DIA di Design Simon Schmitz, che si arricchisce con due sospensioni, la prima a sola luce diretta e la seconda a luce diretta e indiretta.

Martinelli Luce, OCEAN, courtesy Martinelli Luce

La volontà di Martinelli Luce di sperimentare anche nel campo della sostenibilità e la lunga collaborazione con Studio Natural ha dato vita al progetto Celeste, con l’obiettivo di lavorare sulle barriere tecnologiche, culturali e immateriali per realizzare prodotti col minor impatto ambientale possibile. Al workshop hanno preso parte cinque designer selezionati da Studio Natural che hanno reinterpretato la luce partendo in alcuni casi da lampade già presenti nel catalogo di Martinelli, da cui sono state sviluppate nuove soluzioni (con l’aggiunta di elementi ottenuti da plastiche riciclate o da scarti) che mettono al centro del processo creativo la sostenibilità stessa, intesa come elemento di spinta e ricerca. Per altri apparecchi invece è stato ridotto l’impiego dei materiali, sono state applicate soluzioni alternative per la ricarica energetica o un design componibile (e personalizzabile).

Martinelli Luce, JAN, courtesy Martinelli Luce

Di conseguenza, Celeste si presenta “come una nuova via da seguire, un processo di sperimentazione fondato sull’innovazione e un richiamo al corretto cammino progettuale di prodotti orientati verso una sostenibilità a tutto tondo: dal materiale alla produzione, alla longevità del prodotto stesso”.

MARTINELLI LUCE, Metaverse2, Diorama for Martinelli Luce, courtesy Martinelli Luce

Le lampade interessate dal progetto sono Ariosa di Mario Alessiani, sospensione nata dall’unione tra una serie di lampade Lunaop Slim riorganizzate all’interno di una rete. Brim di Andrea Steidl, lampada da esterno che utilizza la minor quantità possibile di materiale ed è personalizzabile con differenti configurazioni e dimensioni. Jan di Antonio De Marco, sussurrata, geometrica, essenziale e lineare a basso impatto ambientale grazie ai prodotti con cui è fabbricata (cemento con inglobati ritagli di materiali di recupero dalla lavorazione della plastica) e alla tecnica di lavorazione del colaggio in stampo. Il sistema di illuminazione a sospensione Moiré di Davide Anzalone, composto da 17 elementi tubolari circolari fissati al corpo illuminante centrale, che presta particolare attenzione ai temi di sostenibilità, circolarità e longevità per il suo piccolo ingombro in fase di trasporto, per l’uso di alluminio e PVC riciclato e per la possibilità di modificarne l’aspetto cambiando la posizione e la rotazione degli anelli intorno al corpo centrale. Ocean di Studio WA+CH, Fuhua Wang e Weichih Chen, lampada a sospensione che nasce dall’incontro tra Calabrone (apparecchio già presente nel catalogo) e un diffusore inedito ottenuto dal riciclo di plastica dagli oceani a cui viene data nuova vita.

Ma le novità non sono finite: il metaverso di Martinelli Luce, inaugurato nel 2023 e dedicato alla storia di Elio Martinelli, fondatore dell’azienda, è stato arricchito con una nuova porta che conduce a un ipercubo quadridimensionale, uno spazio futurista in cui le lampade, riprodotte in veste olografica, prendono vita e si presentano ai visitatori alternandosi tra i prodotti iconici e moderni, tra i quali l’utente può scegliere.