Linea Light Group, storica azienda trevigiana con forte presenza internazionale e tra le prime realtà in Europa a specializzarsi nella tecnologia LED e che si è distingue per una mission attenta alle peculiarità e alle esigenze dei partner locali in un’ottica “Think Global, Act Local”, si è presentata a Euroluce con uno stand di 230 mq in cui sono esposti i brand i-LèD e Stilnovo.
Lo stand era un omaggio a Lombardini22, studio di architettura che ha curato il layout di Euroluce concependolo come una “scatola buia”, e accoglie il fil rouge tematico della biennale, “The city of Lights”, ma era anche una sorta di “road map” che ripercorre i progetti milanesi di light façade realizzati fino ad oggi dall’azienda stessa.

L’allestimento riproduceva in scala 1:6 la facciata di un tipico palazzo storico milanese del XX sec. lunga quasi 10 metri e alta 6, in EPS resinato. La struttura è stata valorizzata da apparecchi lineari Xenia con allestimenti ottici wall grazing che definiscono gli elementi verticali outdoor, mentre i vuoti delle finestre erano sottolineati con apparecchiatura Orma_Blade posizionata centralmente nella soglia, la cui ottica permette di illuminare finestre, archi e architravi enfatizzandone l’architettura e i suoi dettagli. Il fascio luminoso, molto stretto ai lati, arrivava ad aprirsi a quasi 180° frontalmente esaltando l’intradosso delle aperture senza abbagliamento né inquinamento luminoso, mentre gli apparecchi erano gestiti in protocollo DMX con una distribuzione della luce uniforme nonostante le dimensioni “ridotte” della facciata.
Tutti i prodotti illuminotecnici all’interno dell’installazione erano in dimensioni custom, creati su misura per integrarsi e “scomparire” nella facciata, e presentavano una temperatura colore di 2200K (super calda) che permette di illuminare e valorizzare le architetture storiche dando valore ai materiali utilizzati per le costruzioni tramite il “colore della luce” stesso.

L’interno dello stand, coloratissimo e divertente e che vuole uscire dagli schemi tradizionali, si presentava con un grande spazio centrale pensato come un peristilio di una domus romana, un’area “living” illuminata lungo il perimetro e nel mezzo da prodotti di Linea Light Group e del brand i-LèD (con emissione diretta e indiretta). Tutto intorno si aprivano delle “stanze” che ospitavano i prodotti del brand Stilnovo, capaci di coniugare bellezza e funzionalità e comunicare ottimismo e ironia, tra cui Meta, interamente pensata e realizzata da Stilnovo, Gravitino 541 del designer milanese Antonio Macchi Cassia, Bugia di Roberto Beretta e Antonio Macchi Cassia e Halley del designer tedesco Richard Sapper.
Al centro dell’area “living” era collocata Skylum_Round, la versione bespoke deep custom di Skylum PRO, tonda e con diametro 2 metri, che mantiene intatte le caratteristiche di performance della famiglia Skylum e assicura un’illuminazione ottimale sulla superficie dell’area stessa, basandosi sul concetto dello “Human Centric Lighting” e sui vari aspetti che consentono di garantire la migliore illuminazione dall’alba al tramonto, variando la temperatura colore in base il ritmo naturale del passare delle ore. Recenti studi hanno infatti dimostrato che le variazioni della temperatura della luce naturale durante l’arco della giornata influenzano il benessere delle persone. Tramite la propria forma e luce e grazie alla tecnologia Dynamic White che controlla la variazione della temperatura colore dell’apparecchio, Skylum_Round dava la sensazione di trovarsi a cielo aperto.

È stato inoltre riproposto Modus, il sistema a sospensione modulare parte della serie i-Lèd disegnato dall’architetto Jacopo Acciaro che può fondersi con tutti gli ambienti, dall’office al retail fino al residenziale contemporaneo ed è in grado di illuminare ampie superfici partendo da un unico punto luce. Seguendo la filosofia che mette al centro le persone e i loro ritmi giornalieri, anche Modus è stato integrato con tecnologia Dynamic White per riprodurre le tonalità della luce solare e, di conseguenza, migliorare il benessere delle persone nei luoghi chiusi, replicando le stesse frequenze della luce naturale in ambienti quali uffici, ospedali e aeroporti.
Ma il benessere di chi vive e lavora in spazi chiusi non può prescindere da una buona qualità dell’aria, così Modus è stato dotato di un Air Quality Sensor per monitorare l’aria e i suoi parametri qualitativi che, interfacciandosi con il protocollo Konnex, dà la possibilità di impostare azioni automatizzate come l’apertura di finestre o l’accensione di impianti di sanificazione dell’aria stessa. Inoltre Modus è stato implementato con il modulo accessorio Light-PIR Sensor, che rileva la presenza di persone e la quantità di luce ambientale, per adattare la luce alle esigenze di chi si trova nell’ambiente.