NEWS DAL SALONESATELLITE: I vincitori del SaloneSatellite Award 2023


2023 award winners, ph courtesy Salone del Mobile

Il SaloneSatellite, che ha ospitato più di cinquecento creativi giovani e 27 scuole di design sotto l’egida del tema di quest’anno “Building the (im)possible/Costruire l’(im)possibile, ha annunciato i vincitori del SaloneSatellite Award 2023. I candidati di questa dodicesima edizione, multiculturali anche nella composizione dei team di progetto, erano cento provenienti da diverse nazioni, dall’Africa alle Americhe all’Asia all’Europa. Con i loro progetti apportano contributi progettuali e culturali estremamente interessanti e con uno sguardo fresco sulla realtà.

La prestigiosa Giuria, composta da Paola Antonelli del MoMA di New York, il critico Beppe Finessi, il Presidente del SaloneSatellite Gianluca Gessi, Francesca Gugliotta, Francesco Librizzi, il Presidente della Kartell Claudio Luti, Steven Ma, Anna Moldenhauer direttrice di Stylepark, Roberta Silva CEO Flos, e Marilena Sobacchi del Salone del Mobile, ha scelto i sei progetti vincitori del 2023.

La giuria si è espressa unanimemente elargendo la palma ai designer che più hanno espresso nei loro progetti “un’innovazione dei processi e delle tradizioni, nella salvaguardia di un pensiero sostenibile e comunitario”.

1mo premio, Honoka Tatami, refab, ph courtesy Salone del Mobile

Il primo premio è andato al collettivo giapponese Honoka per il loro “Tatami Refab”, che recupera il materiale utilizzato per il Tatami che lentamente sta andando in disuso nel processo della stampa 3D. L’uso della stampa 3D e il recupero di materiali poveri si sposano in un progetto che reintroduce nella quotidianità e negli spazi domestici segni e cultura tradizionale creando prodotti poetici ed eleganti.

Il secondo premio è stato assegnato allo Studio Ryte di Hong Kong per lo sgabello “Triplex Stool”, che utilizza una fibra di legno sostenibile, il Flax. Triplex Stool in fibra Flax è un oggetto d’arredo sperimentale che risponde allo stile di vita nomade dell’epoca odierna.

2do premio, Studio Ryte Dennis Cheung, Triplex stool, ph courtesy Salone del Mobile

Il terzo premio è andato ad Ahokpe + Chatelin, presenti al SaloneSatellite con Belgium is Design, per l’amaca “Kudoazò”, che impiega tessuti riciclati filati in Benin. È un letto sospeso ideato e tessuto in Benin per gli ambienti interni europei. La stoffa è ricavata dai filati disfatti dei maglioni che finiscono sui mercati africani, e la forma dipende dal materiale che è a disposizione. Pensato in Belgio e sviluppato nel Benin con tessuti riciclati, questo oggetto antico esprime un pensiero sostenibile attuato nell’incontro di tradizioni e manifatture che abbattono confini geografici e aspirazioni colonialiste.

3zo premio Ahokpe, Chatelin di Belgium-is-design-Kudoazo, ph Lucas Denuwelaere courtesy Salone del Mobile

Quest’anno è stato assegnato il Róng Design Award alle tre Menzioni Speciali. Il premio offre una residenza di un mese alla Rong Design Library nel distretto Yuhang di Hangzhou in Cina, promotrice dell’iniziativa. La library, una geniale biblioteca dedicato ai materiali, è stata fondata dallo studio multietnico Pinwu, specializzato in progetti dove l’artigianato è sempre presente, composto da Jovana Bogdanovic, Serbia, Christoph John, Germania e Zhang Lei, Cina. I tre premiati saranno supportati nell’integrare artigianato e materiali tradizionali cinesi nel loro processo creativo. L’obiettivo è introdurre e promuovere queste peculiarità della Cina nel mondo del design globale, sostenendo al contempo la creatività e la crescita dei giovani designer. I prescelti per il loro senso di ricerca sono:

Joaquin Ivan Sansone, designer argentino residente in Spagna, per il suo sgabello di giunco “Junki”. Dalla ricerca nell’ambito dei materiali, nasce questa robusta seduta, che sfrutta la minima forza combinata di ciascun elemento. A dimostrazione della forza resiliente della natura. La semplicità guida la lettura di quest’oggetto che sfrutta, con una soluzione percorribile e un’estetica gradevole, le proprietà intrinseche del materiale.

Weonrhee, designer coreana, per il tavolino “Primitive Structure”. In questo progetto, la designer si è focalizzata su due aspetti: il ciclo del materiale durante il processo di costruzione, e le origini primitive della sua cultura di appartenenza che con il progetto contemporaneo convergono in un processo che sperimenta e reinventa forme adattandole a nuove esigenze.

Fragmentario, designer venezuelana residente negli USA, per il suo progetto “Avocado Seed Brick”. Il mattone realizzato con semi di avocado e un legante ottenuto dal Sargasso, è una delle applicazioni della ricerca condotta dalla designer sulle proprietà e impiego del seme di avocado per bilanciare la carenza delle materie prime. La ricerca trova le applicazioni più diverse ed esprime un confronto fra luoghi e risorse in un continuo e proficuo scambio che arricchisce il progetto nel suo insieme a partire da un semplice seme.