Qual è la filosofia che ruota intorno all’illuminazione outdoor? Per Platek, azienda internazionale proiettata all’innovazione nel settore dell’illuminazione architetturale e decorativa per esterni, è il concetto della luce pensata dall’uomo come elemento indispensabile per creare paesaggi che dialoghino sia con gli elementi naturali che con quelli artificiali.
Ed è proprio da questa riflessione che è nata la collaborazione con l’architetto e designer belga Jan Van Lierde, che ha dato vita a “Nessun Dorma”, un progetto che diventerà un catalogo che comprenderà diverse tipologie stilistiche di lampade, espressione dei diversi equilibri tra natura e prodotti.

Il progetto partito nel 2022 con Dot, corpo illuminante di ridotte dimensioni, si svilupperà nei prossimi anni in tre macro-sezioni, ovvero FORM, che includerà apparecchi dalle forme archetipe del design in grado di dialogare con l’architettura più formale; PURIFY, lampade con componenti tecniche minimizzate e quasi nascoste; INTRIGUE, varie serie che giocano con proiezioni nello spazio di una luce quasi disegnata, composta da trame astratte e sognanti. A quest’ultima categoria appartiene Ripple, lampada che rappresenta metaforicamente il processo di cerchi concentrici generati da un corpo che cade in acqua, con vetro soffiato trasparente che definisce sull’esterno del diffusore una superficie liscia e regolare generante riflessioni astratte con un raggio di diffusione molto ampio rispetto alla fonte. Si inserisce nel paesaggio riflettendo luce e ombre sulle superfici che la circondano, sia naturali (ad es. una siepe) che artificiali (ad es. un muro o un oggetto di arredo).

Dalla collaborazione con Sara Moroni, riconosciuta designer del comparto dell’illuminazione e fondatrice di uno studio dedicato alla progettazione e alla direzione artistica nei settori del product, furniture, lighting interior, exhibit e communication, nasce “Balina”, lampada moderna di ridotte dimensioni, una piccola e armoniosa sfera trasparente impreziosita da finiture e ricercati dettagli, in grado di creare inattese atmosfere luminose, la cui forma e percezione nello spazio viene definita dalla luce.
La serie, dal forte potere decorativo, tocca vari livelli da quello ludico delle biglie di vetro con inserti colorati a quello aulico della pregiata arte vetraria antica e contemporanea, con oggetti al confine con la scultura.
Il prodotto ha due finiture diverse, in vetro trasparente (che permette alla luce di attraversare la materia) e in vetro opalino (la luce si diffonde e si visualizza sulla materia stessa) e si presenta in modo diverso da acceso e da spento. Quando la lampada è spenta, infatti, si può vedere la sfera trasparente (che si mimetizza) e la sera si percepisce il pistillo interno, mentre quando è accesa “cambia forma”, come se si vedesse il suo negativo. È quindi caratterizzata da un segno grafico delicato e una duplice anima estetica che, quasi magicamente, si rivela allo spettatore nel quotidiano ciclo notte-giorno.
L’indagine relativa al rapporto “luce-materia-spazio” ha conferito all’oggetto un valore estetico “trasversale” che si sposa con vari stili architettonici (moderno, rustico e antico), rendendo la collezione molto versatile e con molteplici applicazioni, sia illuminare siepi e fiori bassi o in fioriere mimetizzandosi tra gli elementi naturali (lampade su stelo ad arco) sia diventando un elemento architettonico dentro un progetto verde.
Insomma nuovi oggetti che uniscono funzionalità e bellezza e che confermano l’originale approccio emozionale alla luce tipico di Platek, tra cui architetti e lighting designer potranno scegliere gli apparecchi più adatti per i loro progetti.