Pronti, partenza, via! Oggi 18 aprile 2023 riparte il Salone del Mobile.Milano che dopo 4 anni riprende la tradizione di aprile, sempre presso Fiera Milano Rho. La Manifestazione, giunta alla sua 61ma edizione, si riconferma un laboratorio di sperimentazione e contaminazione, un luogo di creazione di cultura, generazione di pensiero e incontro e confronto, oltre che uno strumento per riflettere sull’evoluzione del sistema fieristico grazie a una proposta espositiva di altissima qualità e a un layout più immediato.
Quest’anno l’evento presenta tre novità, che mettono al centro visitatori ed espositori, a partire da un unico livello espositivo per creare una coerenza di percorsi estetici, narrativi e di target di riferimento, allo scopo di rendere l’esperienza di visita più efficiente ed efficace.
Il tutto nasce dalla domanda “come saranno le fiere di domani?” a cui, come spiega Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: “il Salone del Mobile.Milano oggi ha già provato a dare una risposta. Presentiamo una 61ª edizione rinnovata, fruibile e fresca, vitale e vivace, che guarda al futuro dell’esperienza fieristica con la fiducia e l’impegno di chi ne conosce il valore e lo vuole preservare. Sarà un Salone ricco di novità, aperto a contaminazioni. Design e arredamento si nutrono di scienza, ricerca tecnologica, arte, fotografia, comunicazione digitale, editoria e tanto altro. Il nuovo format della Manifestazione mostrerà questa relazione proponendo una nuova profondità di orizzonte. Questo suo essere catalizzatore positivo e innovativo di pensieri, progetti, relazioni è ciò che lo rende polo d’attrazione internazionale: il 34% dei nostri espositori, dato in costante crescita anno dopo anno, è straniero; attendiamo migliaia di visitatori da Europa. Stati Uniti e Cina, ma anche da Arabia Saudita, India e paesi dell’estremo Oriente. Crediamo in un Salone che rispecchi la qualità e l’eccellenza di un intero sistema produttivo, un evento in grado di essere ponte culturale, motore economico e acceleratore di processi virtuosi nel rispetto dell’ambiente – non a caso, in questi giorni, verificheremo sul campo il percorso fatto per il conseguimento della certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento – e in una Manifestazione dove tradizione, rigore e serietà si mescolano a passione e capacità di anticipare e produrre innovazione. Per questo il design, e tutta la sua comunità, continueranno a trovare nel Salone una casa ideale da abitare e visitare”.
I numeri parlano da soli: le manifestazioni (Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, SaloneSatellite) contano complessivamente, 2.000 espositori provenienti da 37 diversi Paesi, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 da 31 Nazioni (a cui è dedicato il SaloneSatellite) e 28 scuole di design da 18 Stati, tutti liberi di esprimere al meglio la propria identità con piena libertà creativa grazie a stand pensati sia come elementi architettonici che comunicativi per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva ed emozionale.
EUROLUCE
Le principali innovazioni riguardano Euroluce che, con 29.431 mq di spazio espositivo articolati in quattro padiglioni (9-11 e 13-15) e i suoi 314 espositori (di cui circa il 45% provenienti dall’estero) oltre all’area dedicata alle mostre e agli spazi pubblici di 2.662 mq, si riconferma la fiera internazionale di riferimento del mondo della luce.
La 31ma edizione della biennale della luce è stata trasformata in un vero e proprio continuo spazio-temporale fatto di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce, sia artificiale che naturale, che segna una tappa importantissima nello sviluppo e nell’evoluzione del format e della visita. La prima novità riguarda il nuovo layout ripensato dallo studio di architettura Lombardini22 per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni in cui si articola la manifestazione. Il progetto, pensato per riportare le persone al centro dell’architettura fieristica e creare uno spazio empatico in grado di generare emozioni, prevede un percorso ad anello irregolare dalla forma fluida e libera per facilitare l’orientamento accompagnando i movimenti naturali in modo intuitivo e per dare maggiore visibilità agli espositori permettendo al pubblico di ammirare tutti gli stand.
La seconda innovazione prevede una componente culturale articolata in contenuti pluridisciplinari che spaziano dalla fotografia all’arte, con installazioni site-specific, mostre e un ricco programma di Talk e Tavole rotonde.
Concept e “fil rouge” tematico della biennale e del progetto culturale comprendente il palinsesto di eventi, mostre e installazioni (progetto scientifico e direzione artistica di Beppe Finessi), è “The City of Lights”. La “Città della Luce” suggerisce la quantità e la qualità dei prodotti in esposizione, la potenza di immaginazione e la concretezza di visione che ne caratterizzano il contenuto culturale interdisciplinare, e crede nella forza di visioni differenti e nel dialogo tra voci anche lontane tra loro proprio per il valore aggiunto che il confronto genera. L’ispirazione da cui è partito lo studio Lombardini22 è la spazialità dei centri urbani italiani: Euroluce 2023 è infatti la nuova città della luce, dalla cui nuova mappa espositiva è stato sviluppato il concept originale di attività culturali che prevede la presenza di aree e ambienti pubblici (ognuno progettato da un architetto differente), veri e propri spazi dedicati all’incontro, allo scambio, alla cultura, alle arti.
Il nuovo layout è stato inoltre concepito per essere una sorta di scatola buia in cui la luce, tra poesia ed emozione, mette in mostra se stessa negli stand delle aziende espositrici. Tutto questo è partito dalla semplice domanda “come illuminare Euroluce?” e dall’altrettanto semplice, ma allo stesso tempo geniale, risposta che si è data lo studio Lombardini22: “spegnendo tutto”. “Il layout di Euroluce è per noi una grande lavoro di squadra, una prima sperimentazione – spiega Juri Franzosi, direttore generale di Lombardini22 – ci piacerebbe continuare a esplorare questo modello, che parte dalle esigenze delle persone, si basa su un metodo scientifico e può adattarsi potenzialmente a diverse tipologie di fiera”.
Cuore di Euroluce è Aurore, la grande piazza e arena del pad. 13 progettata da Formafantasma, studio di design fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin, e organizzata come un luogo di sosta e spazio in cui si svolgeranno i Talk in programma, come se fosse una vera piazza di una città, per permette esperienze immersive grazie a soluzioni progettuali che combinano forme, colori, materiali, luci e suoni. È inoltre una vera e propria installazione video e audio, il cui intento è innescare nuove esperienze di luce e riflettere sulla luce stessa sia come prodotto che come fenomeno naturale. Diventa un’area salotto cromaticamente coerente sovrastata da sette schermi LED di grande formato montati sopra le sedute, come se fluttuassero, e che mostrano un filmato con composizioni video apparentemente astratte, ma che a momenti rivelano con più chiarezza i soggetti ripresi, rendendo l’arena anche uno spazio meditativo per valutare gli effetti della luce sulle persone. Grazie a differenti frequenze di luce e colori, l’installazione gioca con tutti i sensi, riferendosi alla scala cosmologica e al tempo necessario alla luce per raggiungere la terra dalle stelle, e tocca fenomeni naturali come la bioluminescenza e l’uso della luce in attività umane come nelle coltivazioni intensive e nel campo biomedicale. “La nostra ambizione è quella di offrire uno spazio funzionale per i talk e, nel contempo, presentare una visione della luce sufficientemente complessa da indurre riflessioni sulle possibilità e le responsabilità associate al design” spiegano Andrea Trimarchi e Simone Farresin.
In scena a Euroluce 2023 vanno digitalizzazione, miniaturizzazione, elettrificazione, sostenibilità, nuovi materiali, riflessioni olistiche e abolizione del confine tra illuminazione decorativa e tecnica, che sono alla base degli apparecchi di nuova generazione esposti nella manifestazione, in cui si coniugano estetica e funzionalità. La riflessione si concentra sul lavoro del lighting designer che oggi deve far propria non solo l’evoluzione tecnologica ma anche la riflessione filosofica intorno alla luce, per proporre nuovi concept che cambieranno il modo di progettare gli apparecchi di illuminazione.
Temi principali dell’edizione sono quindi:
SOSTENIBILITÀ, ovvero il risparmio energetico che rappresenta una delle maggiori questioni affrontate dall’industria dell’illuminazione nell’ultimo decennio sia a livello di progettazione che di produzione con lo sviluppo di sorgenti LED a bassi consumi e alta efficienza e di nuovi sistemi di controllo in rete, oltre che di economie circolari nella fabbricazione e distribuzione degli apparecchi. Importanti sono anche la ricerca di materiali innovativi, l’utilizzo di materie prime riciclate o riciclabili a basso impatto, e una produzione intelligente di apparecchiature adatte a molteplici applicazioni.
DIGITALIZZAZIONE: un futuro connesso, che consentirà agli apparecchi di comunicare con i sistemi di intelligenza artificiale per gestire le fonti luminose in modo efficiente, grazie all’integrazione di sistemi di controllo IoT che permette di sviluppare corpi illuminanti che non facciano solo luce, ma diventino fonti di informazione e strumenti di segnale.
HUMAN CENTRIC LIGHTING: l’applicazione delle neuroscienze rappresenta un importate fattore di innovazione, in quanto ha permesso di chiarire la relazione tra gli aspetti fisiologici e neurofisiologici degli esseri umani e l’architettura dello spazio che abitano, non limitandosi più solo a illuminare l’ambiente ma arrivando a progettare per migliorare le prestazioni e amplificare il benessere e il comfort che la luce può suscitare. La Human Centric Lighting si pone quindi l’obiettivo il “far sentire bene” le persone attraverso una luce di qualità, dinamica, il più possibile simile a quella naturale e personalizzabile.
LUCE OUTDOOR che elimina il confine tra i due spazi “indoor” e “outdoor” nella nostra quotidianità, mettendosi al servizio di funzionalità e benessere.
DESIGN CHE DÀ FORMA ALLA LUCE: superando i limiti di uno stile univoco che possa imporsi come “tendenza”, il design della luce accoglie suggestioni e stimoli per creare nuovi e molteplici concetti di estetica e decór. Gli oggetti luminosi possono quindi essere minimalisti o di forte personalità, presentare uno stile più figurativo e spiccatamente decorativo, essere fatti con materiali naturali e tecniche di ispirazione artigianale o componenti supertecnologici, avere proporzioni petite o la grandeur di oggetti dal sicuro effetto scenico e teatrale, in una ricerca di novità che contrastino l’ovvio e il banale.
I TALK E LE TAVOLE ROTONDE
I Talk del Salone del Mobile.Milano si svolgeranno, come già detto, nell’arena Aurore, integrando di conseguenza business e cultura nella quotidianità della fiera per rendere l’ambiente fonte di sorpresa, ispirazione e dialogo.
Il ricco palinsesto di Talk sulla luce e sulla sostenibilità, a cura di Annalisa Rosso, prevede 4 incontri tenuti da alcuni dei più importanti protagonisti della scena internazionale. Dal 19 al 22 aprile Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta e Andrea D’Antrassi di MAD verranno intervistati da altrettanti giornalisti internazionali su temi che riguardano la sostenibilità e la centralità degli esseri umani nella progettazione contemporanea, l’importanza della luce (sia naturale che artificiale) e come quest’ultima potrà migliorare le nostre vite, grazie anche alle più moderne innovazioni tecnologiche, offrendo un punto di vista privilegiato sull’approccio progettuale e creativo dei Paesi di provenienza dei partecipanti.
Inoltre nel padiglione 15, Interno Notte, Area Workshop di Euroluce, si potrà assistere alle due Tavole Rotonde “Valorizzazione dell’architettura storica in relazione ai nuovi interventi urbani” e “La città e i luoghi del vivere: interventi architettonici a uso terziario con alto impatto sul contesto urbano e sociale” sui processi evolutivi dell’architettura. Alla prima tavola rotonda prenderà parte anche Gian Paolo Roscio, Presidente di AIDI-Associazione Italiana di Illuminazione.
Al palinsesto aderisce anche il SaloneSatellite, nella cui Arena al padiglione 13 avranno luogo un Talk tenuto dal Maestro Gaetano Pesce e un incontro con i rappresentanti di 5 fra le 28 Scuole e Università di Design partecipanti alla Manifestazione.
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LE MOSTRE
Formafantasma ha curato anche il progetto di sette Costellazioni, intermezzi architettonici che ospitano esposizioni nell’esposizione (a cura di Beppe Finessi) lungo l’intero percorso della fiera costituendo veri e propri momenti di riposo e di poesia, a cui si affiancano quattro mostre, un lemmario diffuso e un’installazione site-specific. Nei giorni della manifestazione sarà possibile ammirare “HÉLÈNE BINET. Natura, tempo e architettura” (a cura di Massimo Curzi), una selezione originale di fotografie di una delle autrici più significative della fotografia contemporanea; “FIAT BULB. La sindrome di Edison” (a cura di Martina Sanzarello), che rende omaggio alla lampadina a incandescenza; “Albe. Luci di domani” (a cura di Matteo Pirola), che mette in scena “stelle artificiali”, oggetti che si ispirano ad accadimenti luminosi, allestiti dallo studio From outer Space; “Interno Notte. Artifici Luminosi”, a cura di Michele Calzavara, presenta invece una rassegna d’immagini di architettura degli interni dove protagonista è la luce artificiale, con allestimento realizzato da Berfu Bengisu Goren, che prevede lo spazio espositivo vero e proprio e un’area dedicata a workshop delle aziende espositrici e tavole rotonde professionali. Infine Marta Elisa Cecchi cura “Scintille. Lemmario di parole brillanti”, una galassia di espressioni “luminose” costituita da vocaboli, sillabazioni e fonemi che attivano lo sguardo, svelando il significato dei lemmi che si riferiscono all’ambito della luce.
Significativa è l’installazione site-specific “You Can Image the Opposite” di Maurizio Nannucci, grande interprete della luce artificiale nell’arte contemporanea, una lunga scritta al neon che esorta idealmente a “immaginare il contrario”, e a un agire creativo, curioso e virtuoso.
Un vero e proprio “presidio culturale”, è la libreria interna specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono anche libri di letteratura che in varie declinazioni esplorano il tema della luce. L’ambiente, a cura di Corraini Editori e su progetto sempre dello studio Formafantasma, è immaginato come luogo intimo, caldo, avvolgente.
IL SALONE SATELLITE
All’interno dei padiglioni di Euroluce trova anche collocazione il 24° SaloneSatellite (Pad. 13-15) con i suoi 550 espositori, il cui tema di questa edizione è “Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice”, e a cui partecipano 28 Scuole e Università del Design.
Il legame con Euroluce è sottolineato anche dall’ispirazione per l’allestimento curato dall’architetto Ricardo Bello Dias: il leit motiv dello spazio under 35 sarà la luce naturale e tutto ciò che essa rappresenta, ovvero una metafora della vita e dei processi di apprendimento.
Euroluce verrà omaggiata anche con la mostra speciale “SATE… LIGHT. 1998-2022 SaloneSatellite Young Designers” che presenta settanta lampade progettate da settanta designer e cinquantacinque aziende che negli anni hanno partecipato alle varie edizioni del SaloneSatellite stesso. La scelta ha privilegiato i designer che più si sono dedicati allo studio della luce e i progetti che si sono affermati sul mercato come best-seller o che hanno dato vita a collezioni. Molte delle lampade in mostra fanno parte anche nella Collezione Permanente del SaloneSatellite, visitabile tutto l’anno su appuntamento.
Le aree del SaloneSatellite Award saranno contraddistinte dal sole e dalla luna e nelle due piazze dei padiglioni verrà allestita un’istallazione speciale con telescopi per ammirare un cielo immaginario che rifletterà il presente e futuro del design, mentre la scenografia e la grafica dell’allestimento prenderanno forma a partire da giochi di luce e ombra e dalle variazioni di colore della luce stessa dall’alba al tramonto. Mercoledì 19 alle 15.00 nell’Arena del pad. 13 il SaloneSatellite Award premierà tre progetti tra i prototipi candidati, tutti esposti in una mostra dedicata.
IL FUORISALONE
Ma la Manifestazione non si ferma tra i padiglioni della Fiera di Rho: la Milano Design Week comprende anche quasi mille eventi tra mostre, allestimenti, installazioni, incontri e progetti che animeranno i distretti del design, le vie e i palazzi e le strutture di Milano, tra cui la Triennale di Milano e la mostra “Lightmorphing 3.0 i-Mesh tapestries and environmental lighting projects” allestita presso lo studio di progettazione Migliore+Servetto che per l’occasione aprirà eccezionalmente al pubblico la propria sede in viale Col di Lana 8 a Milano (20 e 21 aprile).
Per sottolineare il legame con la città e la propria apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività e ribadire quanto sia forte il legame con la città, il Salone ha festeggiato la sua nuova edizione con un appuntamento al Teatro alla Scala costituito da un programma sinfonico e da un balletto che hanno avuto come suggestione e leitmotiv la luce.
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