Una mostra organizzata come un progetto espositivo diffuso lungo l’intero percorso dei quattro padiglioni di Euroluce, all’interno di sette “intermezzi”, ovvero spazi espositivi “aperti” e permeabili alla vista, caratterizzati da forme espressive differenti ma resi unitari da un linguaggio architettonico unico e riconoscibile, che ospiteranno opere e contenuti dedicati al tema della “luce”, accompagnati da commenti scritti da autori scelti tra le voci più autorevoli della critica contemporanea.

Photo: Alberto Sereni
Tutto questo è ‘Costellazioni’, mostra interdisciplinare soprattutto di arte contemporanea, a cura di Beppe Finessi, e su allestimento di Formafantasma.
Beppe Finessi è architetto, PhD, Professore associato alla Scuola del Design del Politecnico di Milano, redattore della rivista Abitare durante la direzione di Italo Lupi e curatore di mostre e pubblicazioni su alcuni maestri, fondatore e direttore del progetto editoriale Inventario, oltre che curatore della settima edizione del Triennale Design Museum (2014), dell’esposizione inaugurale e permanente dell’ADI Design Museum (2021) e di vari progetti per il Salone del Mobile, e membro del Comitato di Selezione del SaloneSatellite dalla sua prima edizione (1998).
Formafantasma è uno studio di design e ricerca fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin, che si occupa delle forze sociali, politiche, storiche ed ecologiche che hanno plasmato l’attuale disciplina del design, la cui natura analitica si traduce in risultati visivi, prodotti e strategie particolarmente accurati.
“Costellazioni – spiega Beppe Finessi – rappresenta in modo emblematico il concetto generale su cui è impostato il progetto di ‘Euroluce 2023. The city of lights’: policentrico, pluridisciplinare e plurale. Costellazioni è una mostra diffusa, con opere di autori del mondo dell’arte contemporanea, dell’architettura, del design e della fotografia, ed è sostenuta scientificamente da contributi critici originali, scritti da autori differenti, esperti che hanno rivolto il loro sguardo sensibile e attento al lavoro di questi originali artisti e progettisti”.

Martinelli Luce, 1968
Qui vengono esposte opere di maestri come Aldo Mondino, François Morellet e Keith Sonnier, oltre che di grandi protagonisti della scena internazionale del calibro di Monica Bonvicini, Andrea Bowers, Mark Handforth e Sislej Xhafa, ma anche le ricerche di Corrado Levi e Nanda Vigo, autori liberi e trasversali, e di Mathieu Mercier, Duccio Maria Gambi e Valentin Ruhry, sperimentatori di non facile classificazione. In mostra anche opere di Guido Guidi, uno dei più originali e apprezzati autori della fotografia contemporanea a livello internazionale, qui rappresentato da una sequenza di immagini, e di Gae Aulenti e Umberto Riva, autori di riferimento dell’architettura italiana che hanno dedicato parte della loro riflessione progettuale alla tipologia della “lampada”, raccontati attraverso disegni originali e da alcuni dei loro oggetti entrati nella storia del design.
Per quanto riguarda l’allestimento, Formafantasma ha sviluppato un sistema espositivo modulare in legno con le strutture che derivano dalla ripetizione di un modulo-telaio, nonostante siano diverse tra loro per configurazione, con l’obiettivo di creare un sistema leggero, riutilizzabile e riciclabile con materiali che possano essere facilmente disassemblati.
“Il nostro obiettivo, quando progettiamo spazi espositivi, è quello di fornire soluzioni semplici ed efficaci che rispettino sia i contenuti che l’osservatore, aggiungendo il meno possibile a quanto eloquentemente espresso dalle opere stesse. Concepito come un’oasi di legno e carta, ci auguriamo che ‘Costellazioni’ possa fungere da luogo di riflessione”, spiegano Andrea Trimarchi e Simone Farresin.
Il design di ‘Costellazioni’ è stato infatti pensato in risposta all’esigenza di creare spazi per opere d’arte, con lo scopo di offrire spazi adeguati per gli oggetti esposti ma allo stesso tempo per i visitatori, per permettere loro di fermarsi e riposarsi sulle sedute integrate nelle strutture stesse.