
Le proiezioni di luci e le animazioni in 3D ‘dipingono’, come in una grande tela virtuale, le pareti e il soffitto del più grande Salone al mondo, quello del Palazzo della Regione a Padova (82m di lunghezza, 27m di larghezza e un’altezza di 40), trasformandolo in una macchina del tempo. Pittura, architettura e confronto tra scienza e religione si fondono in ‘Sidera Aurea’, videomapping immersivo che con un percorso storico ed emotivo attraversa i secoli di vita dell’edificio e della sala picta, dalla fondazione nel 1218 fino all’incendio del 1420, che distrusse il ciclo di affreschi realizzati da Giotto nel XIV sec.
Luci, effetti visivi, musiche e colori, attraverso la proiezione trasformano le cornici e gli affreschi divisi in 333 riquadri realizzati dal maestro padovano Nicolò Miretto con la collaborazione di Stefano da Ferrara, in altrettante finestre portando a una nuova visione e presentando l’Umanesimo digitale come sfida della tecnologia che racconta l’arte italiana. Il progetto è ideato e realizzato da Odd Agency, attiva nel settore culturale in collaborazione con il Comune di Padova e in partnership con CoopCulture con l’obiettivo di valorizzazione uno dei luoghi-simbolo della città e dal 2021 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO con ‘I Cicli affrescati del XIV secolo di Padova’.



“Proprio pochi giorni fa il Palazzo della Ragione ha ospitato un interessante evento nel quale si è ragionato sulle potenzialità delle nuove tecnologie per la fruizione dei beni culturali. La realtà aumentata, l’immersività, ma anche i metaversi sono tecnologie che ci permettono di esplorare nuove modalità di conoscenza del nostro patrimonio artistico”, dichiara Sergio Giordani, Sindaco di Padova. “Padova città di grande storia e cultura è anche da sempre un laboratorio di ricerca in ogni campo dell’arte, della scienza e della tecnologia, e questo spettacolo, a suo modo, si inserisce bene in questa tradizione”.
L’installazione offre ai visitatori la sensazione di immergersi in un sistema fisico e astronomico, come all’interno di una gigantesca macchina del tempo, in un viaggio fra il presente e un magnifico passato in quanto gli affreschi giotteschi seguivano un ben preciso piano iconografico che traeva spunto dall’‘astrologia giudiziaria’ di Pietro d’Abano. Filosofo, medico e astrologo, professore alla Sorbona di Parigi e all’Università di Padova dal 1306, riteneva gli astri, citati anche nel titolo stesso dello spettacolo crossmediale, capaci di influenzare gli esseri umani.


D’altra parte, come spiegato dai creativi di Odd Agency “Per secoli il Salone è stato un luogo in cui l’arte, il pensiero, il diritto si sono misurati con alcune delle domande centrali dell’esistenza umana”. Rispettando il valore del patrimonio storico e artistico di questo luogo l’installazione cercherà di restituire l’immenso patrimonio di storie e d’interrogativi che il Salone di Palazzo della Ragione non smette mai di suscitare in ogni nuovo visitatore.
Il videomapping, della durata di 20 minuti, si ispira proprio alla narrazione astrologica delle pitture alla loro iconografia, portando l’immagine e l’architettura a dialogare un una proiezione su due livelli (soffitto e pareti), rendendole le vere protagoniste del racconto. Le immagini rappresentano l’Uomo, la sua creazione, l’Arte e la volontà umana che combatte l’azione disgregatrice degli agenti esterni, primo fra tutti, il Tempo, narrato dal susseguirsi delle stagioni. Nella Primavera la Natura, benigna, annuncia la forza generatrice e creatrice ancora incosciente degli ostacoli futuri, mentre l’Estate evidenzia l’incedere superbo dell’uomo fino alla Vanità e alla melanconia dell’Autunno. Qui, alle porte dell’Inverno si fa strada la coscienza matura che oscura e annienta la visione della Bellezza e della Conoscenza, unica possibilità dell’uomo per eternarsi. In tutto questo il pubblico è chiamato a prendere parte e a immedesimarsi nella danza dell’avvicendarsi dei mesi, delle stagioni e delle stelle, e nella grandiosa lotta contro il destino che avvolge e sovrasta.


L’elaborazione digitale è stata preceduta da un attento rilevo architettonico e da una precisa mappatura delle 333 figure rappresentate negli affreschi per ottenere dei video a 15K. Il sistema di illuminazione è a Led, mentre le proiezioni del videomapping si avvalgono di specifici proiettori che, nel rispetto del patrimonio artistico della sala, rivelano ed esaltano la grandezza e la bellezza dell’architettura interna attraverso luci, colori e suoni.
Fino al 18 dicembre 2022