Palazzo Reale di Milano è fucina di cultura, polo d’attrazione internazionale, luogo espositivo di mostre diverse, orientate al dialogo tra passato e presente. In questo scrigno, una magistrale architettura Neoclassica, commissionata da Maria Teresa D’Austria all’architetto Giuseppe Piermarini (1734-1808), allievo di Luigi Vanvitelli, autore della Reggia di Caserta, è un’opera d’arte il monumentale Scalone d’Onore, che porta al piano nobile, un fulgido esempio di gusto asburgico, che risplende di nuova luce grazie a un intervento firmato da Panzeri, tutt’altro che scontato.
Il Piermarini Lighting project, è un impianto ideato ad hoc da Panzeri sulle tavole, disegni, studi e architettura Neoclassica, formato da quattro minimali strutture in alluminio estruso con verniciatura poliacrilica in colore grigio RAL 7038, di oltre due metri, moduli seriali che sarebbero piaciuti a Dan Flavin, capaci di incastonarsi a parete tra un vuoto e un pieno dell’architettura, dentro la geometria dello Scalone d’Onore, dove risplende un aura indescrivibile sotto quest’innovativo impianto illuminotecnico che garantisce un risparmio energetico del 35% rispetto alla precedente illuminazione.
Lo Scalone d’Onore realizzato tra il 1770 e il 1778, nel nuovo millennio definisce una nuova funzione dello spazio architettonico dentro Palazzo Reale, non è più solo un luogo di passaggio, ma si fa paesaggio di nuove forme di luce, con un progetto intelligente nato da un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, ovvero la Direzione di Palazzo Reale di Milano e Panzeri – azienda leader che da 70 anni produce illuminazione – simbolo dell’eccellenza italiana, impegnata nel rispetto di una produttività ecosostenibile che ha curato progettazione, realizzazione e sponsorizzazione tecnica di essenziali moduli luminosi montati a parete, talmente sottili che neppure si notano se spenti, in cui tutela, rispetto e valorizzazione del patrimonio architettonico coesistono armoniosamente.
Salire o scendere lo Scalone d’Onore irrorato da nuova luce, non sarà più come prima: attraverseremo uno spazio aperto all’ interazione tra luce e architettura, percepiremo insieme allo spazio fisico inscritto in una geometria algida di indiscutibile bellezza, uno spazio assoluto, quasi metafisico e sacrale, dove “parlano” del secolo dei Lumi i dettagli architettonici, ornamentali, ancora tutti da esplorare con nuovo sguardo all’insegna di una dialettica formale ed estetica tra storia, memoria, tradizione e innovazione.
Un progetto di lighting design capace di contenere nel contenuto, nella forma e sostanza, la necessità di avere cura del nostro patrimonio architettonico e insieme dell’ambiente, per salvaguardare qualità, quantità del design, della luce e l’identità culturale di Milano, già europea secondo la visione di Maria Teresa D’Austria. Ha dichiarato Federico Panzeri, figlio di Enzo, artigiano e designer che ha realizzato i moduli luminosi per lo Scalone: “Abbiamo pensato alla creazione di un luogo urbano, un progetto specifico per durare nel tempo, sostenibile e di qualità estetica”, come lo storico dell’arte, archeologo tedesco Johann Joachim Winchelmann (1717-1768) avrebbe fatto all’insegna di una “Nobile semplicità e quieta grandezza”.
Attraversando lo Scalone d’Onore, per la prima volta faremo esperienza di ambientazioni di luce, rigorosamente bianca ma non fredda, sottese in composizioni “scultoree” che creano relazioni tra luce naturale, spazio fisico e immaginato, proveniente da grandi finestre in simbiosi con i moduli di luce artificiale. E qui vedrete che non ci vuole un occhio allenato per cogliere queste sfumature, tutto accade naturalmente come sotto la luce del sole.
Panzeri è membro di Assolombarda, Assoluce, FederlegnoArredo, ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione). Fondata nel 1947 da Carlo Panzeri, imprenditore metalmeccanico col sogno di “fare luce”, ha sede a Biassono, provincia di Monza e Brianza, Lombardia, e con filiali in Germania, Francia e Dubai. Deldesigner Enzo Panzeri, grande appassionato di arti visive, segnaliamo in particolare la lampada Jackie che, nel 2016, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali: a Francoforte il German Design Award, a Hannover l’IF Design Award, a Chicago il Good Design Award, in Italia il Deltas Premios ADI.