Rotaliana, da sempre ricerca un “nuovo modo di illuminare” e, dando voce e veste a una luce che unisce l’innovazione tecnica di punta con un pensiero decorativo “human-friendly”, interpreta con le sue lampade l’evoluzione smart degli spazi domestici e di lavoro, valicandone i confini.
Quest’anno, durante il 60simo Salone e Fuorisalone del Mobile di Milano, a lungo attesi, le nuove lampade di Rotaliana, disegnate da Giovanni Lauda e da Paolo Rizzatto, sono state ospitate nello show room di DVO, il Learning+Innovation Center di via Maroncelli 5, in dialogo “illuminante” con le novità per un ufficio ergonomico e sostenibile di Antonio Morello.
I nuovi prodotti presentati: Totem & Tabù, Souvlaki e Venere di Giovanni Lauda, e Sol di Paolo Rizzatto, portano anche all’interno dell’ambiente domestico le tecnologie per la gestione della luce, in modo discreto, e soprattutto, wireless. Caratteristiche che sono in linea con il trend degli anni recenti in cui nelle nostre case si sono gradualmente diffuse le lampade per così dire “architetturali” e che devono a volte, ormai anche questo limite è spesso superato, essere predisposte già in fase di costruzione o realizzazione dell’ambiente. La diffusione dei LED, che apporta numerosi vantaggi, ha quasi azzerato le differenze tecniche e prestazionali esistenti tra lampade “decorative” e lampade “architetturali”. La richiesta di poter modificare e personalizzare la luce è in aumento, sia negli ambienti pubblici che nelle case, in famiglia, dove il soggiorno prolungato smart dei tempi recenti ha portato nuove necessità e anche espressione di nuovi desideri, ora anche in un’ottica green di risparmio energetico. Per Rotaliana i due territori decorativo e tecnico si uniscono esplorando i confini che definiscono le aree di utilizzo di una lampada: ufficio, hotel, ristorante, showroom o la nostra casa. Proprio in questo spazio di confine, alla ricerca di un “nuovo modo di illuminare le cose”, si posizionano le nuove lampade, portando in scena le loro identità innovative e appunto human-friendly.


Souvlaki, disegnata da Giovanni Lauda, ci riporta ai profumi e i colori delle vacanze nelle isole greche. Infatti, ecco che gli apparecchi illuminanti sono infilati nei binari, come in uno spiedino, dando la possibilità di orientare gli spot verso il basso o verso l’alto, per ottenere luce diretta o indiretta. Souvlaki, ha una ricca famiglia piena di colori paragonabili alle salse e spezie a disposizione dell’immaginazione per “insaporire” la formazione luminosa: sono accessori come vetri soffiati, dischi (riflettori) volanti e aquiloni di luce, che rendono la luce morbida e soffusa.
Dal punto di vista tecnico, Souvlaki è un sistema semplice e intuitivo da configurare e da utilizzare negli spazi pubblici e domestici. Gli spot – orientabili, non orientabili o con ottica a sospensione – si inseriscono sul binario e possono scorrere liberamente, essere facilmente rimossi o implementati e completati con gli accessori. Gli spot LED, possono montare diverse ottiche. Sono gestibili singolarmente dallo smartphone con protocollo DALI, e regolabili in qualsiasi posizione (alto/basso, sinistra/destra) siano montati.


Sempre di Giovanni Lauda, Totem & Tabù, il cui nome deriva dal libro di Sigmund Freud, “esprimono sentimenti che sembravano scomparsi, emozioni profonde: paura e stupore di fronte alle incontrollabili forze della natura, scatenate dai cambiamenti climatici e dalle pandemie, che credevamo relegate nelle menti primitive e sono invece inaspettatamente riemerse”. Sono delle appliques simili a maschere primitive, scolpite a mano, magiche ed esorcizzanti. Le lampade sono schermate da volti tatuati, incisi da righe regolari, orizzontali o verticali, scavate nel legno e nel metallo, che riflettono la luce dell’ambiente. Totem & Tabù è una famiglia di lampade wall-grazer, con LED disposti sul perimetro, la cui luce radente si diffonde nell’ambiente lungo la parete. Composta da un telaio in alluminio pressofuso, con un’ottica perimetrale in silicone e un sottile schermo, montato sulla struttura con due speciali inserti e facilmente rimovibile ha lo schermo che può essere in vari materiali: legno massello, precomposto o MDF, fresati e lavorati seguendo originali disegni tridimensionali; specchio; tessuto e altri materiali e decori su richiesta.
Infine, il prodotto più recente di Giovanni Lauda, Venere, è una lampada LED a luce diffusa da installare a parete o a soffitto, di grande efficienza luminosa, dimmerabile. La forma circolare e il movimento della lampada ricordano un occhio che rivolge lo sguardo intorno a sé oppure l’occhio di una Venere affetta da strabismo, leggendario elemento di fascinazione estetica da cui trae il nome. Sono due elementi sovrapposti e incernierati tra di loro, mentre il diffusore è in policarbonato opalino stampato a iniezione. La lampada, sottile ed elegante, è perfettamente integrata nelle superfici delle pareti ma si può aprire fino a 96° e ruotare in tutte le direzioni per orientare la luce nella direzione desiderata.


Paolo Rizzatto ha disegnato Sol, che si ispira alla figura del cerchio, con le sue infinite variazioni compositive, che nelle parole del designer ci ha accompagnato lungo tutto il percorso evolutivo della nostra Civiltà. Infatti, scolpita a bassorilievo dagli egizi e ad altorilievo dagli aztechi, la ritroviamo nello scudo dei vichinghi, traforata sulle facciate delle cattedrali romaniche e gotiche, è alla base della geometria applicata, quindi uno strumento utile per comprendere, sviluppare e risolvere problemi pratici. Sol,disponibile da terra, da tavolo, a sospensione, a parete, è un disco di 28 cm di diametro con spessore 3/6 cm, dalle superfici e bordi leggermente arrotondati, che alloggia due apparati luminosi che sfruttano l’emissione di 96 LED indirizzati verso il basso e 128 LED verso l’alto. L’intensità della luce può essere regolata in modo indipendente sia verso il soffitto che verso il pavimento. Le ottiche raster che eliminano gli abbagliamenti decorano a motivo di riquadri concentrici le superfici orizzontali, e le incisioni a cerchi concentrici smaltiscono il calore.
Giovanni Lauda, nasce a Napoli, dove si laurea in Architettura e dopo aver conseguito il Master in Design alla Domus Academy di Milano, ha fatto parte dal 1988 al 1991 dello studio Morozzi & Partners. Dal 1992 al 2018 ha diretto con Dante Donegani lo studio di progettazione D&L. Ha realizzato prodotti nel settore domestico e dell’ufficio, allestimenti di mostre e allestimenti commerciali. Ha svolto attività didattica in Italia e all’estero e collaborato con numerose riviste italiane e straniere. Vive e lavora a Milano.
Paolo Rizzatto, nasce a Milano, dove si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1978 con Riccardo Sarfatti fonda Luceplan. Ha disegnato per diverse società italiane e straniere, tra queste: Alias, Arteluce, Artemide, Danese, Driade, Flos, Knoll, Kartell, Luceplan, Nemo, Poltrona Frau, Serralunga. I suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti di numerosi musei e fondazioni: Triennale di Milano, Museum of Modern Art a New York, Victoria and Albert Museum a Londra, Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano, Musée des Arts Decoratifs a Parigi. Ha ricevuto numerosi premi, fra cui 5 Premi “Compasso d’Oro” 1981, 1989, 1995, 2008 e 2011.
Rotaliana, nata nell’omonimo territorio, scrive la sua storia nella luce da 30 anni intrecciandosi con quella del Trentino. La filosofia dell’azienda è di cercare di captare le nuove esigenze per anticipare il futuro, fornendo soluzioni utili e funzionali all’abitare che emozionano con la ragione. Piccole o grandi intuizioni di qualità “illuminanti” capaci di rivelare nuove soluzioni per la vita quotidiana, con soluzioni luminose che nascono dal confronto continuo con progettisti di provenienze molto diverse, sia culturali (architetti, designer, artisti) che geografiche (Italia, Giappone, Corea, Svezia). Realismo e sperimentazione sono le chiavi, mutuate dalle politiche di sviluppo del suo Trentino, che hanno permesso all’azienda di crescere nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale e nel rigore culturale che alimenta la ricerca e la formazione.
Rotaliana fa parte di We.Do Holding Spa, che gestisce un gruppo di sei aziende specializzate nel mondo casa, uffici e comunità. La Holding sostiene e incentiva in chiave strategica e manageriale tutti i progetti di sviluppo e di crescita delle aziende sul mercato italiano e internazionale.