Presentata nei giorni scorsi a Milano in Assolombarda la ricerca commissionata da ASSIL, in collaborazione con ASSOLUCE, a Energy & Strategy del Politecnico di Milano, con risultati che mostrano un impatto positivo della filiera dell’illuminazione per economia, benessere e ambiente. Per il presidente di ASSIL Aldo Bigatti: “Uno scenario che sprona a un ruolo di primo piano nella partita dell’innovazione, della sostenibilità e dell’efficientamento energetico.” Ricavi per 24 miliardi euro è l’impatto economico, sociale e ambientale delle soluzioni tecnologiche evolute di illuminazione che il settore luce può scaricare a terra grazie al PNRR 2021-2025.
La relazione sullo Studio è stata a cura di Matteo Bagnacavalli, Politecnico di Milano; sono intervenuti con il presidente di ASSIL Bigatti, il vice presidente Piccola Industria Assolombarda e Gruppo Design e Arredo Assolombarda, Pierfabio Garavaglia, e il presidente ANIE Filippo Girardi.
Sono seguite due tavola rotonde tecnico-progettuale ed economica -politica, la prima con gli ospiti Roberto Barbieri, consigliere ASSIL, Laura Bellia, docente universitaria alla Federico II di Napoli, Alfonso Femia, tra i brillanti giovani maestri dell’architettura italiana e internazionale, Cinzia Ferrara, Lighting designer e Gian Paolo Roscio presidente AIDI.
Alla seconda, Carlo Comandini, vicepresidente ASSIL, Gian Franco Librandi, imprenditore e deputato, il presidente di ASSOLUCE Carlo Urbinati e in videoconferenza Manuela Rontini, presidente della Commissione Politico-Economica e Consigliere Regione Emilia-Romagna.
Incontri moderati con grande professionalità ed eleganza da Andrea Cabrini, direttore dal 2001 di Class CNBC (Sky 507) e Class Life, i canali di Class Editori dedicati alla finanza, alle informazioni e al lifestyle. E anche condirettore di MF Milano Finanza, il quotidiano economico finanziario della casa editrice.
Molte dal dibattito le considerazioni, le riflessioni, o le certezze e le aspettative sull’importante atteso appuntamento del PNRR; sulla nostre capacità – come più volte c’è stato spiegato dalla stampa e non solo, in Italia e dall’estero –, di rispettare i tempi e gli impegni che non lasciano scadenze approssimative. Sui ruoli e compiti professionali che concorrono al sistema luce italiano: dai produttori ai grossisti, da fornitori di hardware e soluzioni digitali a installatori, e, non ultimi, lo desideriamo sottolineare, architetti e lighting designer come hanno spiegato nei loro interventi alcuni ospiti. E le differenze su cosa s’intende per progettazione in Italia, o in Francia o a Londra. Valutazioni interessanti e altre di minor conto, alcune lievemente autoreferenziali, la maggior parte ottimistiche sugli obiettivi dello studio, sulla volontà da mettere in campo per raggiungere i risultati da tutti attesi e da tutti auspicati, sugli scenari notevoli che la ricerca ha evidenziato, spiegata dettagliatamente da Matteo Bagnacavalli, al numeroso pubblico presente in sala o collegato.
SmartLighting e Smart Street Services, la Ricerca indica le soluzioni che possono generare non solo per l’economia italiana, ma anche per l’occupazione e il benessere di chi abita o lavora negli edifici privati e pubblici, e non ultimo ma in cima alla lista, sull’ambiente con l’abbattimento stimato in circa un milione di tonnellate di CO2. Dati estremamente confortanti e in precisi settori: edilizia residenziale, alberghi, uffici, ospedali, scuole, musei, stazioni, industria, illuminazione pubblica, ambiti dove la Ricerca del Poli ha applicato tre diversi parametri per delineare altrettanti tipi di scenario.

Scenario Prudenziale a partire dagli investimenti attesi nel mercato e con un tasso di ristrutturazione dello 0,8% per l’edilizia privata e una ridotta propensione alla spesa da parte della PA;
Scenario Accelerato, con una propensione agli interventi in illuminazione da interni attorno al 16% annuo, in linea con gli ultimi sei anni; quindi fuori dagli obiettivi PNIEC, ma con un incremento dei tassi di ristrutturazione nel terziario che passa dallo 0,8% al 2,4% e, nel pubblico, con una crescita annuale degli investimenti attesi di circa il 9,8%.
Scenario Ultrafast in cui i target normativi sono raggiunti con un tasso di ristrutturazione pari al 4% per gli edifici del terziario e una parte significativa delle risorse PNRR produce un aumento del 15% rispetto allo scenario accelerato. Per l’illuminazione esterna, infine, questo terzo scenario prevede investimenti pari a un punto percentuale in più dello scenario base.
Per quanto di interesse e importanza sulle ricadute economiche, occupazionali e ambientali, la Ricerca stima che i ricavi complessivi per la filiera dell’illuminazione, sia di interni che dell’esterna pubblica, per il quinquennio 2021–2025 possano essere compresi tra i 22,7 e i 25,4 mld di euro. Nello scenario ritenuto più probabile, quello accelerato, i ricavi cumulati del quinquennio ammontano a circa 24 mld. A partire dal 2021, sulla scorta dell’incremento dei volumi attesi, è previsto un aumento dei dipendenti impiegati nella filiera e ci si aspetta nel quinquennio di riferimento la creazione di circa 5/6.000 nuovi posti di lavoro.
Sul piano della fiscalità complessiva ne beneficerà, con un gettito IVA e IRES compreso tra i 5,3 e i 5,9 mld. Nello scenario ritenuto più probabile il gettito complessivo per lo Stato di circa 5,6 mld, con un incremento del 30%. Mentre gli investimenti previsti da ciascuno dei tre scenari consentiranno una riduzione delle emissioni tra le 930.000 e 1.020.000 ton/annue di CO2, circa l’1,5% del taglio di emissioni che l’Italia si è posto come target con il pacchetto «Fit for 55».
Uno studio da leggere, interessante, preciso, non semplice da riassumere in un articolo, ma che trovate in allegato in più file, al fine di permettervi con attenzione e curiosità l’analisi e l’approfondimenti dei dati economici, finanziari, ambientali, tecnici attraverso anche numerosi grafici esplicativi.
Il presidente di ASSIL parlando della ricerca affidata a Energy & Strategy ha precisato che se pur chiusa prima dell’attacco russo all’Ucraina (24 febbraio) offre un quadro ancora oggi incoraggiante, e che “potrebbe addirittura riservare delle sorprese nello stesso quinquennio considerato, con tassi di crescita del 20 per cento per l’illuminazione interna e di oltre il 70% per quella esterna pubblica. Uno scenario che sprona ASSIL a un ruolo di primo piano nella partita dell’innovazione, della sostenibilità e dell’efficientamento energetico. E cioè nell’attuare il PNRR”. E l’Auditorium di Assolombarda è stato la cornice ideale per la presentazione di questa ricerca del Politecnico di Milano, e per guardare negli occhi la tigre in uno dei periodi più cruciali e delicati per il Sistema Italia e il suo futuro.