Presentate nei giorni scorsi a Milano, Palazzo Reale, le sei aree che parteciperanno al bando internazionale “Reinventing cities” promosso da C40, network che comprende 96 metropoli di tutto il mondo impegnate nel contrasto all’emergenza climatica e ambientale.
L’iniziativa è stata illustrata da rappresentanti dell’Amministrazione comunale e da Caterina Sarfatti, direttrice Azione inclusiva per il clima di C40, Federico Aldini, presidente dell’Ordine degli architetti di Milano, Domenico Ippolito,Direttore generale di ALER Milano e Stefano Cetti, Direttore generale di MM.
Sono 12 le città, insieme a Milano, che partecipano all’iniziativa in tutto il mondo: Bologna, Bristol, Houston, Izmir, Lione, Phoenix, Montreal, Napoli, Roma, San Francisco e San Paolo.
Le città, ha detto spiegato Caterina Sarfatti, “identificano siti inutilizzati da riqualificare nell’ottica di un nuovo uso e sviluppo Insieme a C40 si procede con l’invito di consorzi creativi – tra cui architetti, imprenditori, esperti ambientali, associazioni di comunità e altro ancora – per presentare proposte che possano essere da modello per la città del futuro”.
Questa terza edizione di Reinventing cities, intitolata “Reinventing home”, ha tra i suoi obiettivi quello di realizzare a Milano 500 nuove abitazioni a prezzo calmierato, case che saranno immesse sul mercato degli affitti a una cifra non superiore ai 500 euro mensili. Tema, quella delle abitazioni e dei relativi interventi urbanisti da sviluppare, sempre più importante e anche di sofferenza per un numero molto alto di milanesi che si sono impoveriti in questi anni a partire dal livello dei salari, uno dei più bassi d’Europa. In una città che si eleva “sempre più verso il cielo”, non quello sopra Berlino di Wender, che invece richiede da tempo quote maggiori di edilizia convenzionata. “Lavoriamo, ha detto Pierfrancesco Maran, assessore a Casa e Piano Quartieri, perché si possa offrire una casa con una somma equa, e non una stanza. Un affitto a un costo possibile a una giovane coppia o a studenti”. Anche perché, come ha scritto recentemente Luca Beltrami Gadola su Arcipelago, “ l’edilizia sociale ha un ruolo fondamentale nella crescita di un Paese perché libera risorse economiche destinate ai consumi: meno spendo per la casa più mi resta per gli altri consumi”.
Dal 2006 al 2011 sono stati pianificati 1.300 alloggi di social housing, altri 3.000 nel quinquennio successivo e altri 8.000 al 2016 al 2021. Ma da aprile 2022, dunque dati recenti, il prezzo medio al mq per la compravendita di un immobile è di 5000 €/mq e di 19,6 €/mq per l’affitto. Le compravendite sono aumentate del 5% e gli affitti dell’8 % rispetto ad aprile 2021. Per almeno 1/3 dei milanesi il rapporto stipendio / affitto non è sostenibile superando il 30% del proprio salario. La spesa media di locazione dovrebbe essere di 80 €/mq, è invece 170 €/mq (più del doppio). Dati che impongono attenzione e che possono incidere negativamente sullo stesso sviluppo economico, imprenditoriale e sociale della città. Ma va sottolineato che il comune di Milano, grazie al PGT approvato nel 2019, stabilisce che nei nuovi interventi urbanistici di più di 10mila mq almeno il 40% della superficie sia riservata all’edilizia convenzionata. L’importante che i tempi su questi particolari interventi urbanistici, tra l’annuncio di progetti, analisi, approfondimenti, approvazioni e burocrazia, realmente siano da modello e stimolo per la città del prossimo futuro, soprattutto per quella attuale; e considerata l’edilizia sociale “infrastruttura abilitante“ al pari delle autostrade, delle scuole, degli edifici pubblici.
Queste le sei aree selezionate per questa edizione: via Pitagora (Municipio 2), area di 4.800 m2 in comproprietà tra Comune di Milano e MM SpA, in cui è prevista la realizzazione di Edilizia residenziale sociale (ERS) in locazione a prezzi accessibili, affiancata da quote di Edilizia residenziale pubblica (ERP); piazza Martesana (Municipio 2), superficie di 11.700 m2 dove è prevista la riqualificazione dello spazio attraverso l’inserimento di mix funzionali e sociali con ERS in locazione a prezzi accessibili; Zama-Salomone (Municipio 4), progetto in collaborazione con ALER Milano che ha messo a disposizione del bando il diritto di superficie di un’area di 16.000 m2 in cui saranno realizzati alloggi ERS in locazione e vendita a prezzi calmierati e su cui il Comune di Milano prevede premialità per l’utilizzo di tecnologie off-site;Abbiategrasso (Municipio 5), superficie di 7.940 m2 per una riqualificazione dello spazio con ERS a prezzi accessibili, funzioni complementari e piani terra attivi; Bovisasca (Municipio 8), area di 1.880 m2 che sarà connessa alla trasformazione attigua del progetto MoLeCoLa e prevedrà anche in questo caso la realizzazione di ERS in affitto; Certosa 186 (Municipio 8), area di 4.200 m2 dove oltre all’inserimento di mix funzionali e sociali con quote ERS è prevista anche la de-pavimentazione al fine di potenziare l’accessibilità agli assi viari circostanti.
Che questa terza edizione intitolata “Reinventing home” rappresenti allora un rinnovato slancio, con uno reale sguardo verso quella parte di città non elevata verso il cielo sopra Milano.
Per maggiori informazioni sul bando, i criteri di selezione e le presentazioni delle aree, visitare il sito del progetto ReinventingCities.