Dopo un anno di progettazione, lo scorso 4 dicembre è stata inaugurata la nuova illuminazione della Torre del Trivio, nella città di Velletri.
Il progetto illuminotecnico è stato curato dal lighting designer Giorgio Della Longa, che ha curato i rapporti con la Soprintendenza, e il CEO di ILM Lighting Federico Ognibene, che ha progettato i sistemi di illuminazione della torre e coordinato tutte le fasi della realizzazione.
Il nuovo impianto d’illuminazione della torre – eretta nel 1353 come campanile della chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, sopravvissuta per ben due volte ai fulmini e ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale – è stato concepito per dare risalto in maniera morbida alle facciate e per evidenziare le geometrie esterne delle bifore e monofore, dando così tridimensionalità alla struttura.
Le facciate sono state illuminate impiegando luce bianca con temperatura di colore calda (3000K), dove sono stati realizzati dei proiettori circolari che emettono un fascio di luce strettissimo con geometria ottica ellittica, che illuminano la slanciata struttura verticale della torre orientando il fascio degli apparecchi in maniera longitudinale direttamente sulle facciate.
Per evitare un appiattimento generale della luce della torre, l’illuminazione delle bifore – a luce bianca con temperatura di colore di 2700K, come le monofore – avviene tramite apparecchi lineari posti sul piano in declivio all’esterno delle finestre, che grazie a delle speciali ottiche asimmetriche (che spostano l’emissione perpendicolare della luce fino a farla diventare laterale), illuminano in radenza i muri delle bifore e riempiono la colonna centrale delle stesse.
La coppia di campane del terzo piano è illuminata invece dall’interno della torre per mezzo di apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica lenticolare (medio/stretta) posti sotto le finestre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “naturale” (4000K), che fanno risaltare il bronzo delle campane.
L’ultimo piano è illuminato internamente con apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica flood (larga) posti anch’essi sotto le finestre e direzionate verso il tetto in legno della torre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “caldissima” (2700K).
Alla base della torre vi è l’edicola della Madonna Addolorata, la più antica del centro storico, anch’essa oggetto d’intervento e illuminata frontalmente da un microproiettore circolare con ottica molto stretta (3000K) che evidenzia in maniera discreta il pregio dell’icona Mariana.
Tutti gli apparecchi d’illuminazione sono prodotti nello stabilimento di ILM Lighting a Velletri, nel cuore delle campagne dei Castelli Romani, dove l’azienda sviluppa da decenni sistemi d’illuminazione che sono impiegati in tutte le parti del mondo, dal Palazzo del Quirinale alla Camera dei deputati, da patrimoni Unesco come la Basilica di San Francesco d’Assisi ad eventi internazionali – come il Festival di Sanremo – e mondiali come le Olimpiadi di Atlanta, Pechino, Rio de Janeiro e Pyeongchang.

Federico Ognibene, in conclusione descrive così la riuscita dell’intervento:
“Siamo tutti soddisfatti di questa nuova illuminazione; considerando il contesto in cui abbiamo lavorato, cioè l’architettura della torre e le sue criticità strutturali. Mi hanno fatto molto piacere i commenti positivi da parte dei cittadini che hanno apprezzato il nostro lavoro e mi ha stupito l’amore della comunità nei confronti della Torre. Sono molto felice di aver collaborato con l’Amministrazione per concludere questo progetto e spero che la buona riuscita dell’iniziativa possa aprire la strada ad altre professionalità e ad altri progetti utili per valorizzare i nostri monumenti e le nostre eccellenze”.