AL PARCO DELLE SCULTURE DI BRUFA
È stata inaugurata domenica 21 novembre 2021 l’opera permanente di Ugo La Pietra per il Parco delle Sculture di Brufa in provincia di Perugia nato nel 1987. Da allora, ogni anno, un artista di fama nazionale ed internazionale viene invitato. Il risultato è un percorso di sculture contemporanee realizzate in un armonioso connubio tra natura, paesaggio urbano, paesaggio rurale, che si snoda lungo il crinale della collina di Brufa, nel comune di Torgiano.
La Pietra è architetto, artista, cineasta, musicista, protagonista del design radicale negli anni ‘70, teorico nella ricerca per la definizione di equilibrati rapporti tra uomo e ambiente, fondatore e protagonista di storici gruppi d’avanguardia. Nel dicembre 2014 presso Triennale Design Museum di Milano si è tenuta una mostra retrospettiva memorabile delle sue opere dal 1960, dal titolo “Progetto disequilibrante”. LUCE ha pubblicato sul numero di marzo 2015 (311) un’ampia intervista a cura della storica e critica dell’arte, l’amica Jacqueline Ceresoli, dal titolo “Il poliedrico mondo di Ugo La Pietra, l’umanista eretico”.
L’opera che ha realizzato dal titolo “SEGNALE/PORTALE – Architettura/Natura” segna ed è la porta d’ingresso dal lato sud-est del Parco che ospita anche sculture di altri grandi artisti, tra i quali Umberto Mastroianni (1996), Gino Marotta (2002), Eliseo Mattiacci (2003), Mauro Staccioli (2004), Pietro Cascella (2006), Federica Marangoni (2012). E a Federica Marangoni, pioniera della videoarte tra gli anni’60 e ‘70, che ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Arti Visive a Venezia, sarà dedicato un approfondimento sul suo lavoro sul numero di dicembre di LUCE.
“L’opera.portale di Ugo La Pietra consiste in due colonne di pietra distanziate tra loro in modo da consentire il passaggio sottostante (di circa 200 cm.), sormontate da una doppia struttura di metallo (ferro battuto sagomato) che allude a un intreccio vegetale “tralcio” (che ricorda i tralci delle viti di cui la zona è ricca).
Il portale vuole quindi anche essere la rappresentazione simbolica del rapporto tra l’Architettura (colonne) e la Natura (tralci) espressione caratteristica del territorio di Brufa e tema che ha caratterizzato la ricerca pluridecennale di Ugo La Pietra” spiega Lorenzo Fiorucci, curatore del progetto. Forse con inserito alla base di ciascun “tralcio” una minuta luce, il portale-scultura, non distante da lampioni un po’ anonimi, avrebbe donato nella notte con la propria luce un ulteriore segno di comunicazione e di meta visiva e spirituale, in un immaginario dialogo con gli abitanti del borgo tra i più belli d’Italia (6.240 abitanti, 1500 nel borgo), i passanti e visitatori.
Le colonne in travertino sono state realizzate da Rolando Baiocco Marmi. E i “Tralci” in ferro battuto interpretati da Alessandro Rametta Maestro d’Arte de La Fucina di Efesto.
Il progetto segnaliamo è stato selezionato e finanziato tramite l’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e realizzato in partenariato con la Pro Loco di Brufa.