SAUL STEINBERG ALLA TRIENNALE DI MILANO


IN MOSTRA LA GRAFICA DELL’ESTETICA CHE UNISCE MILANO A NEW YORK

Nel Palazzo delle Arti, Triennale di Milano, fino al 13 marzo 2022, la mostra dedicata a Saul Steinberg (1914-1999), artista ed illustratore eclettico, anche nei vari materiali che usava per esprimersi. Dai disegni usando la matita, la penna, o i pastelli, fino a opere realizzate con timbri e acquerelli, maschere di carta, oggetti/sculture, stoffe, collages, tutti in mostra a documentare l’opera artistica di Steinberg. 

La Triennale si è proposta di mettere in luce attraverso una serie di esposizioni monografiche i protagonisti della cultura del Novecento, che lavorando in città da Milano hanno dato vita ad un’estetica e una visione del progetto che si sono riflesse in tutto il mondo. 

Saul Steinberg ha dato un importante contributo “in punta di penna” nella sua permanenza a Milano (1933-1941) durante i suoi studi di architettura, con la sua grafica incisiva e nello stesso tempo leggera, “anzi leggerissima”. 

Un omaggio che Milano doveva al grande artista, la città in cui ha soggiornato negli anni di formazione e in cui studiava architettura. Sarebbe piaciuta l’idea di questa mostra al grande illustratore che si era espresso sulla figura del creativo dicendo che “L’artista è un educatore di artisti del futuro che saranno in grado di capire e nel processo di comprensione, di eseguire evoluzioni inaspettate – le migliori”.

Al primo piano nella famosa Curva della Triennale, i visitatori potranno ammirare oltre ai disegni, i dipinti, le stampe, i collage e le sculture, anche una selezione di riviste e libri originali, che hanno accolto alcuni dei contributi più significativi di Steinberg, come naturalmente il New Yorker, con cui ha collaborato per sessant’anni e di cui ha curato ben 85 copertine. Nella sua carriera ha collaborato con i principali periodici statunitensi, tra cui LifeTime Harper’s Bazaar.

Molti gli intellettuali che hanno scritto su e per i disegni di Steinberg tra cui lo storico dell’arte Ernst Gombrich, Italo Calvino e Roland Barthes; ha sempre goduto di un vastissimo successo di pubblico.

  • Cover of The New Yorker
  • Cover of The New Yorker
  • Saul Steinberg, Manifesto

I pezzi più importanti in mostra sono i 4 leporelli creati dall’artista per il Labirinto dei ragazzi, realizzato dallo studio di Architettura BBPR nel Parco Sempione nel 1954 in occasione della 10ª Triennale. Queste strisce di disegni, parte della donazione alla Biblioteca Braidense, contengono molti dei temi e dei segni artistici che Steinberg svilupperà lungo tutto l’arco della sua carriera.

Saul Steinberg
IL LABIRINTO DEI RAGAZZI Saul Steinberg, Senza titolo, 1949-54 inchiostro e matita su carta The Saul Steinberg Foundation, New York © The Saul Steinberg Foundation/Artists Rights Society (ARS) New York

La mostra è corredata da un libro-catalogo, un volume a cura di Marco Belpoliti, edito da Electa, dal titolo Steinberg A-Z organizzato come una “enciclopedia” contemporanea in circa 100 lemmi firmati da studiosi, storici dell’arte, critici, giornalisti e include i molteplici aspetti dell’artista, dall’architettura al disegno, dal rapporto con Milano a quello con New York, alle mappe, all’epistolario con Aldo Buzzi, agli artisti che gli furono amici come Costantino Nivola, Alexander Calder, Alberto Giacometti e Le Corbusier, con i contributi di Stefano Boeri, Marco Sammicheli, Claudio Bartocci, Stefano Bartezzaghi, Francesco Cataluccio, Gabriele Gimmelli, Nunzio La Fauci, Francesca Pellicciari, Mario Tedeschini Lalli, Stefano Salis e tanti altri.

  • Galleria di Milano
  • Via Ampere, 1970
  • Woman seated
  • Saul Steinberg, Now!,

Electa pubblica anche una guida “sentimentale” al rapporto speciale tra Milano e l’artista, di Roberto Dulio e Francesca Pellicciari con una introduzione di Marco Sammicheli, si tratta di un volume illustrato che accompagnerà il lettore lungo un itinerario fatto di luoghi in cui era vissuto ma anche di persone che aveva frequentato.

Il progetto è di Triennale Milano e Electa, i curatori Italo Lupi e Marco Belpoliti con Francesca Pellicciari. L’allestimento in dialogo sensibile con l’architettura è stato disegnato da Italo Lupi, Ico Migliore, Mara Servetto.

In totale sono 350 prestiti circa, provenienti da importanti istituzioni, quali la Saul Steinberg Foundation, il Jewish Museum e la Hedda Sterne Foundation di New York, il Museum of Fine Arts di Boston, e da collezionisti e amici di Steinberg, in Italia e all’estero.

Saul Steinberg , Senza titolo,
INTERIORS Saul Steinberg , Senza titolo, 1954 inchiostro su matita su carta The Saul Steinberg Foundation, New York © The Saul Steinberg Foundation/Artists Rights Society (ARS) New York

In questa occasione, verrà inoltre mostrata in anteprima parte dell’importante donazione di opere dell’artista che la Biblioteca Nazionale Braidense ha recentemente ricevuto dalla Saul Steinberg Foundation.

Info
Tutti i venerdì alle ore 19.00 è possibile partecipare alla visita guidata della mostra scrivendo una mail a [email protected]