Per molto tempo, si è creduto che l’illuminazione ambientale dovesse solo essere utile per la sicurezza, l’orientamento e lo svolgimento di attività quotidiane. Oggi, approcci olistici al benessere della persona, come quello legato al concetto di Human Centric Lighting, sono sempre più diffusi. Nascono e si diffondo anche applicazioni “altre” della luce, come supporto per la rete internet nella tecnologia Li-Fi o lo sfruttamento delle sue peculiari capacità antimicrobiche.
Linea Light Group sarà la prima azienda in Europa a utilizzare la luce antibatterica, rendendola disponibile per Woofer e Rollip della linea i-LèD Professional. La tecnologia Environment Care Lighting, sviluppata e brevettata dall’University of Strathclyde di Glasgow consente infatti di sanificare le superfici e di prevenire l’insorgere di infezioni, arrivando ad abbattere fino al 70% della carica batterica con un uso continuativo.
Accanto all’integrazione del sistema su apparecchi “tradizionali”, la maggior innovazione sta nell’adozione di una tecnologia che non utilizza sorgenti a raggi UV, costose, che non permettono la permanenza negli ambienti durante l’irraggiamento ed alterano le proprietà organolettiche degli alimenti. Environment Care Lighting utilizza l’azione combinata di due sorgenti: un LED con dominante blu e un powerLED bianco, sfruttando una lunghezza d’onda luminosa di 405 nm. Il sistema illumina gli spazi, tutelando al contempo l’uomo e la sua salute.
Il professor John G. Anderson, ricercatore in ingegneria elettronica ed elettrica presso l’Università di Strathclyde e membro del team di ricerca sulla tecnologia HINS, ha dichiarato: “Environment Care Lighting rappresenta un metodo di disinfezione unico in quanto non impiega sostanze chimiche nocive o la pericolosa luce UV, ma utilizza solo luce visibile che è innocua per l’uomo. Il sistema funziona utilizzando lunghezze d’onda della luce HINS visibili e selezionate che attivano le molecole sensibili alla luce contenute nei microbi. Questo processo a sua volta crea sostanze chimiche biocide che sono letali per i batteri. Il processo può essere azionato in ogni momento per ottenere la disinfezione dell’intera stanza, sia in presenza che in assenza di occupanti”.
I principali campi di applicazione sono – ovviamente – quello sanitario (per cui sono già disponibili i risultati delle ricerche condotte a partire dal 2015 negli Stati Uniti), ma anche ambienti condivisi come gli uffici o spazi pubblici come le aree commerciali.
Gianluca Salciccia, Sales Director di Linea Light Group, afferma: “I prodotti e i progetti di Linea Light Group pongono le persone al centro dell’attenzione. L’illuminotecnica può essere un importante strumento per migliorare il benessere e la qualità di vita. Environment Care Lighting di Linea Light Group potrebbe anche aggiungere una terza dimensione, ovvero il benessere fisico, andando a definire prodotti capaci di decontaminare gli ambienti in cui le persone vivono e lavorano, tutelando la loro salute”.
Il professor John G. Anderson è nato e ha studiato a Glasgow, nel Regno Unito. Ha conseguito la laurea e il dottorato in microbiologia applicata presso l’Università di Strathclyde, Glasgow, rispettivamente nel 1968 e nel 1971. È stato membro del Dipartimento di Bioscienze e Biotecno- logie dell’Università di Strathclyde dal 1971, diventando Professore di Microbiologia e Capo del Dipartimento. Attualmente è professore emerito presso l’Università di Strathclyde e condirettore del Robertson Trust Laboratory for Electronic Sterilization Technologies (ROLEST) e anche ricercatore presso il Dipartimento di ingegneria elettronica ed elettrica. I suoi attuali interessi di ricerca includono vari aspetti della microbiologia alimentare, biomedica e ambientale, con una particolare attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie ottiche ed elettriche per applicazioni di disinfezione e sterilizzazione. È autore di oltre 200 pubblicazioni e, insieme ad altri colleghi di ricerca ROLEST, è un co-inventore della tecnologia High Intensity Narrow Spectrum (HINS-light).