Ha la forza dirompente di un segno grafico su una tela bianca ORIGINE, la nuova lampada che Davide Groppi ha disegnato con Giorgio Rava. Concepita come inizio, nascita e fonte stessa della luce, evoca un germoglio che esce dalla terra e si slancia verso il cielo, con uno stelo sempre più sottile, ma è anche la celebrazione della rinascita dopo il difficile periodo del lockdown.
Raggiunto al telefono,Davide Groppi racconta: “Origine è nata come prodotto speciale per l’illuminazione della facciata di un edificio storico a St. Moritz in occasione di “Nomad”, un evento culturale a cavallo tra arte e design che si è svolto lo scorso febbraio. Volevo evitare di creare delle proiezioni troppo invasive sui fronti o utilizzare i classici incassi a terra, desideravo trovare una soluzione semplice ma potente. Il risultato è stato apprezzatissimo, Origine ha avuto immediatamente riscontri positivi da parte del pubblico, dei progettisti e dei clienti. Ha avuto così tanto successo che da soluzione site-specific l’ho trasformata in un prodotto a catalogo, declinandola anche in versione per gli interni”.
La lampada è una presenza discreta e asciutta, pensata per illuminare le facciate degli edifici privati (versione outdoor) ma anche ampie pareti interne (versione indoor). La struttura con base in metallo e stelo in fibra di vetro, disponibile nelle tre maxi altezze di 290, 390 e 490 cm, è nera opaca e funge da supporto per il circuito LED disponibile con temperature colore di 3.000K e 2.700K.
Conclude Davide Groppi: “Considero tutte le lampade del nostro catalogo le lettere di un immaginario alfabeto con cui comporre parole e racconti, ovvero i progetti. Origine è una lettera che ci mancava e che oggi ci permette di utilizzare con facilità la luce indiretta negli esterni”.
Una parola antica dal latino origo -gĭnis, der.di oriri “nascere”, “cominciare”, per un nome, un titolo: Origine, che in letteratura o in un romanzo da oggi, mostrandosi, potremmo scrivere che dà inizio al suo racconto.