Dopo 30 anni di grande storia, la Biennale de l’Image en Mouvement lascia la sua sede di Ginevra per trasferirsi a Torino, grazie all’inedita e brillante collaborazione tra il Centre d’Art Contemporain Genève e le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, con la curatela di Andrea Lissoni, senior curator per il video della Tate Modern di Londra, e di Andrea Bellini, direttore del Centre d’Art Contemporain Genève.
In scena le opere di otto artisti internazionali – Lawrence Abu Hamdan, Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Meriem Bennani, Ian Cheng, Elysia Crampton, Tamara Henderson e Kahlil Joseph–, all’interno di un allestimento scenografico realizzato da Andreas Angelidakis, già architetto della Biennale di Berlino 2014 e di Documenta 2017. Torino era in festa lo scorso 21 giugno per l’apertura, e lo sarà il mondo dell’arte fino al 29 settembre, giorno di chiusura.
Ha spiegato il direttore generale di OGR, Massimo Lapucci: “le OGR rappresentano un luogo di sperimentazione della città ma aperto al mondo, un posto in evoluzione dove le eccellenze e i talenti si uniscono in nuove idee e progetti”.

Walled Unwalled, 2018
Nel 2000 i muri e i confini fortificati fra nazioni sovrane erano 25. Oggi sono 63. Mentre questi muri venivano costruiti, milioni di muoni, invisibili particelle cosmiche, sono scesi attraverso l’atmosfera terrestre fino a penetrare nelle profondità del suolo, delle rocce e del cemento
Un po’ di storia: era il 30 settembre 2017 quando le Officine Grandi Riparazioni in corso Castelfidardo, poco distante da Porta Susa, una grande area di 35mila metri quadri adibita fino agli anni Novanta alla manutenzione dei treni, esempio tra i più importanti della città di architettura industriale dell’800, furono restituite ai torinesi con un recupero attento e con un’ottima illuminazione dell’allora Sala montaggio veicoli (oggi la Cattedrale) di 20mila mq di superficie (metri 131×134 e 16 di altezza). Prezioso tassello di storia industriale da non dimenticare, di cui molto materiale può essere consultato sul sito del Museo della città di Torino.
“Fabbrica delle idee”, ma oggi più OGR per chi la frequenta, o centro interdisciplinare d’arte contemporanea con un pubblico nazionale e internazionale di oltre 180mila visitatori.

Party on the CAPS, 2018
Party on the CAPS si svolge in un mondo che è stato ridisegnato dal progresso biotecnologico e dall’introduzione del teletrasporto
The Sound of Screens Imploding prende il via dall’idea che l’era della proiezione su schermi stia volgendo al termine per lasciare spazio a nuove realtà, indagando lo stato odierno delle immagini e il loro display espositivo, sottolineando il potenziale sperimentale dei nuovi linguaggi e analizzando quelle che sono le peculiarità che li determinano. L’analisi sull’attualità e sulla politica è messa in scenagrazie a una serie di dialoghi tra artisti differenti per poetica e provenienza geografica, ma tutti radicati nella storia del loro tempo.
La Biennale dell’Immagine in Movimento è l’unica biennale al mondo che presenta solo opere inedite, commissionate e prodotte nel contesto della mostra. Per un periodo di 30 anni ha riunito il meglio della video arte, mostrando opere di artisti come Bill Viola, Gary Hill, Chris Marker, Vito Acconci, Bruce Nauman, Rebecca Horn, Jean-Luc Godard, Nam June Paik, Matt Mullican, ecc.
Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR, ha dichiarato: “Dopo aver portato all’interno degli spazi espositivi la performance, la musica e la danza, adesso, sempre mossi dal desiderio di reinterpretare, riadattare e allo stesso tempo di enfatizzare lo spazio architettonico, esploriamo questo nuovo mezzo espressivo, il video, in tutte le sue declinazioni”.

Womb Life, 2018
Womb Life si presenta come un set cinematografico abitato da una troupe che si è ritirata dopo mesi di riprese. Dopo aver dato vita a immagini cinematografiche, queste figure rimangono lì, forme non umane che lavorano, come se fossero ancora nel cantiere di una tipica produzione cinematografica
Soddisfazione del curatore e direttore del Centre d’Art Contemporain Genève, Andrea Bellini: “Una bellissima esperienza vedere la Biennale ginevrina trasformarsi negli spazi delle OGR. Devo dire che qui a Torino la mostra è particolarmente potente…Le OGR sono un luogo affascinante, gli spazi sono favolosi e, insieme all’allestimento pensato per l’occasione da Andreas Angelidakis, riescono a dare nuova vita alle opere…adoriamo il luogo, abbiamo amato lavorare con questo team e il risultato finale è straordinario, spero quindi si possa proseguire nel futuro su questa strada”.
Nel mese di settembre, con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema, verrà presentata anche una ricca programmazione di film selezionati dai due curatori. Il finissage, previsto per il 29 settembre, sarà l’occasione per festeggiare con una serata di musica e performance il secondo anniversario dalla riapertura delle OGR.