LAMPADE NON PIÙ LAMPADE


Tokujin Yoshioka
Wall of the Sun, installazione di Tokujin Yoshioka per LG

Una riflessione che portiamo con noi da Euroluce, quest’anno, è la presenza di oggetti che fanno luce e che qualche volta non illuminano ma ci fanno invece sognare, come la Blush Lamp dello Studio Formafantasma, in mostra allo Spazio Krizia, per tanti anni la roccaforte di Ingo Maurer. Studio Formafantasma è formato da Simone Farresin e Andrea Trimarchi, italiani in Olanda che studiano progetti dove, appunto, la forma diventa concettuale. È, in altre parole, fantasma, e la narrazione assume per loro più importanza rispetto all’oggetto.

Studio Formafantasma
Blush Lamp, design di Studio Formafantasma per Flos

Studio Formafantasma
WireRing, design di Studio Formafantasma per Flos

Per Flos hanno creato due lampade presentate nella loro mostra Foundation, compendio della loro ricerca sulla luce. Le due lampade sono Blush Lamp e WireRing. La prima, una semplice asta dotata internamente di una striscia led, viene proposta in tre finiture – alluminio, bianco e nero – e con diversi colori dei dicroici. Proietta riflessi colorati sulla parete retrostante attraverso l’uso di vetri dicroici stratificati tra loro. Questo tipo di vetro ha la proprietà di dividere la luce ed è stato scelto dai due progettisti per poter ricreare i bagliori colorati estivi nella stagione invernale. WireRing, proposta nei colori rosa, grigio e bianco con finiture alluminio e ottone, trasforma il cavo di alimentazione in struttura ad anello e, quindi, in forma stessa della lampada.
Entrambe le lampade possono essere gestite da Smart Control, tecnica sviluppata dalla divisione Flos Architectural per controllare e gestire proiettori e luci spot.

Questa luce non illuminante è forse la luce contemporanea per noi abituati allo smartphone e agli schermi.

Tokujin Yoshioka
S.F_Senses of the Future, installazione di Tokujin Yoshioka per LG

È in questa direzione, che entra nel mondo della installazione artistica, che si muove Tokujin Yoshioka, artista e designer giapponese di fama mondiale formatosi con il designer Shiro Kuramata e lo stilista Issey Miyake. Quest’anno Tokujin Yoshioka ha curato la mostra che, nello spazio Superstudio Più in via Tortona, ha rappresentato la filosofia del brand sudcoreano LG in occasione della celebrazione del suo 70simo anniversario. Il titolo dato all’evento, “S.F _ Senses of the Future”, si riferisce alle possibilità future di esperienze emotive e sensoriali sotto forma di un’installazione artistica di luci. Tokujin Yoshioka, le cui opere sono esposte in diversi musei tra cui il MoMA di New York e il Centre National d’Art et de Culture Georges Pompidou, ha realizzato appositamente diciassette sedie e una parete, Wall of the Sun, con tecnologia Oled, in grado di dare luce da un’intera superficie e non più da un solo punto. Le sedie luminose erano formate da pannelli Oled di 15 mm in grado di dare diversi effetti di luce e colore. L’intento dell’artista era di far vivere al pubblico, invitato a sedersi sulle sue creazioni, momenti di sogno. Per la parete Wall of the Sun ha fatto realizzare, sempre tramite la tecnologia Oled di LG, una specie di tappezzeria viva e luminosa che contava circa trentamila moduli Oled.