Inaugurato lo scorso novembre, il Dubai Water Canal rappresenta un grandioso esempio di trasformazione urbana, anche grazie al progetto di lighting design dello studio greco CPLD in collaborazione con l’italiana Neri SpA.
Partendo dalla città vecchia di Dubai, il canale si snoda fino al Golfo Persico, attraversando, nei suoi 3,2 km, la nevralgica Business Bay.
Nonostante siano state necessarie notevoli trasformazioni nel sistema infrastrutturale di una delle aree più attive della città, il progetto è stato completato in soli tre anni. Ma, anche in questo caso, il volto della città è destinato a cambiare nuovamente: il nuovo canale, oltre all’attuale passeggiata pedonale, ha infatti creato un’ampia area – complessivamente 80.000 mq – che nei prossimi anni si riempirà di spazi pubblici e strutture atte alla ricezione e allo shopping.

Le due sponde sono collegate da tre ponti pedonali localizzati in punti chiave, ognuno caratterizzato da un proprio carattere architettonico; oltre a permettere ai fruitori di passare da un lembo all’altro della città evitando le trafficate strade carrabili, i ponti diventano luogo di predilezione per godere del panorama.
Muovendosi dal cuore della città verso il mare, il primo ponte che si incontra è una passeggiata rettilinea incastonata tra due pilastri sagomati a Y che si protendono verso l’alto a sorreggere il sistema strutturale a tiranti.

Il secondo ponte, quello più scenografico e visibile da ogni punto della passeggiata, taglia quasi longitudinalmente il canale, snodandosi in un percorso sinuoso totalmente sospeso a un’imponente struttura ad arco.
Ancora diverso è il terzo e ultimo collegamento pedonale, con la sua struttura in acciaio che si sviluppa, con andamento elicoidale, attorno alla passerella.
Ma il senso di meraviglia non si limita certo a questi soli tre elementi: il punto di intersezione tra il canale e la Sheikh Zayed Road – la principale arteria carrabile ad attraversare il canale – stupisce, infatti, per l’imponente cascata artificiale che si riversa in continuazione dal ponte. Una serie di sensori ne controllano l’attivazione e ne sospendono il scenografico flusso in caso di passaggio di imbarcazioni.

Come sempre dovrebbe essere in caso di progettazione urbana, la luce svolge un ruolo di primo piano, sia in termini funzionali che scenografici. In questo caso l’illuminazione è stata affidata alla collaborazione tra Neri e lo studio greco di lighting design CPLD. Data la grandiosità del progetto, si è pensato ad un lampione altamente tecnologico che raggruppasse molteplici funzioni – telecamere di sicurezza, ripetitori wi-fi, prese per la ricarica dei vari device multimediali che ci accompagnano ogni giorno.
La luce è duplice – quella più propriamente funzionale all’illuminazione della passeggiata, efficiente e omogenea, e quella prettamente scenografica –, ma in ogni caso Led. Fasce luminose che si sviluppano verticalmente sopra il corpo illuminante e lungo il retro del lampione si riflettono nelle acque del canale, animandole con molteplici cromie in continuo movimento: rosso, verde, giallo, blu, bianco, viola e azzurro si alternano nella notte, con ritmi orizzontali e verticali in continua variazione, aumentando il fascino notturno di una città in continua evoluzione.
