Ri-pensa Ri-cicla Ri-lighting


Ri-pensa Ri-cicla Ri-lighting

Iniziativa benefica di APIL

APIL ha realizzato a titolo gratuito, a Meina, il primo progetto di illuminazione a scopo benefico, con la formula che dà il titolo al progetto stesso: Ri-pensa Ri-cicla Ri-lighting.
L’iniziativa di lighting è stata realizzata grazie alla partecipazione dei lighting designer di APIL – in particolare Bianca Tresoldi, Marta Anelli, Susanna Antico, Silvia Perego, il brillante Romano Baratta, e Simona Cosentino, Giulia Gobino, Else Caggiano – e col prezioso contributo di aziende di illuminazione che hanno donato il materiale – Modular, Luce Plan, Arcluce, Soraa, Osram, Bticino.
Assieme, con grande volontà, sono riusciti a redigere e a realizzare il progetto in soli sei mesi. Partito, infatti, a inizio 2016 coi primi sopralluoghi e i primi incontri in cantiere e i primi test luci, a fine settembre, nella bellissima Meina sul lago Maggiore, è stato inaugurato con successo e con grande partecipazione di pubblico il Ristoro Primavera, ex circolo del paese restaurato, donato all’Associazione Genitori Bambini Down di Arona e che sarà gestito da 12 ragazzi con sindrome di Down che hanno frequentato i laboratori della scuola alberghiera.

Un’iniziativa ideata da APIL con fini socialmente utili, volta a realtà emarginate, dove la committenza difficilmente potrebbe pagare la consulenza di un lighting designer, in cui però, come tutti noi ben sappiamo, la straordinaria atmosfera che la luce può creare, apporterebbe a questi luoghi un enorme beneficio umano e di socialità.
Ri-pensa Ri-cicla Ri-lighting è stato pensato dall’associazione dei professioni italiani col fine di donare il progetto d’illuminazione a Enti e/o Associazioni no profit, che sul territorio del nostro Paese hanno spazi e realtà emarginate (ricoveri per anziani, comunità di accoglienza e recupero, ecc.). Lo scopo della bella iniziativa è dare valore aggiunto allo spazio e alle persone che lo frequentano; la luce in questi ambienti può diventare un segno importante, contribuire a una migliore qualità della vita, a lavorare meglio, a risparmiare, e non ultimo, se progettata con talento, donare all’ambiente anche “bellezza”.

In questo percorso di solidarietà APIL ha pensato di coinvolgere anche aziende di illuminazione volonterose, che possono donare agli enti no-profit la merce che giace magari abbandonata nei magazzini o tecnologie perfettamente funzionanti ed efficienti che il mercato non vuole più. Un connubio di energie, di esperienze e di volontà che possono donare valore aggiunto, come in questo progetto.
Dopo l’iniziativa di Meina, APIL sta già guardando al prossimo progetto per Ri-pensa Ri-cicla Ri-lighting.