Mostra sull’origine del pianeta attraverso la Luce
di Carla Balocco
Molto interessante la mostra fotografica inaugurata ieri al Museo della Grafica di Pisa (fino al 17 aprile 2016) incentrata sulla tematica della Cosmovisione Shuar, cioè il legame tra uomo della foresta amazzonica e l’origine del pianeta attraverso la Luce e la crescita dei Semi e delle Piante.
Il titolo della mostra, “Bonsai Perfect Storm”, si connette alla ricerca dell’artista Gianluca Balocco che dall’inizio degli anni ’80 studia tecnica della fotografia. L’immagine fotografica degli anni ’80 non viene stampata col tradizionale processo di sviluppo, ma è realizzata con la tecnica del calco: una semplice traccia materica composta di alcuni materiali tra cui gesso, lana e carta. Negli anni ‘90 la ricerca fotografica e i video aprono un capitolo importante sull’indagine della mente umana: fotografare il contenitore della memoria collettiva in cui i nostri pensieri derivanti da immagini scaturite e combinate con la luce che si traducono in stati emotivi e mnemonici comuni a tutti. Negli scatti fotografici della mostra a Pisa, Balocco presenta la progettazione di una diversa visione del seme (la vita), i “Semi Pulsanti”, ovvero semi vivi, viventi che possono attraverso la luce, crescere svilupparsi trasformarsi in piante e quindi contenere e raccontare tutta la storia dell’uomo, del pianeta, ma anche difenderla.
La mostra ci parla dei suggestivi scatti fotografici di Balocco che agguantano, attraverso la visione della luce filtrata e trasmessa dalle piante, tre elementi fortemente connessi in un territorio senza apparenti riferimenti: l’intelligenza collettiva della foresta a partire dai semi, il legame shuar-pianta e la memoria storica di un missionario biologo del primo ‘900, Carlos Crespi. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con piccoli clan o famiglie Shuar senza alcuna forzatura, in un contesto vero e assolutamente spontaneo. Ci troviamo difatti davanti a un “Seme Pulsante”: raccolto, contenuto in un tubo di policarbonato – oserei dire una teca-metafora che lo illumina – che, grazie al LED rosso/blu con spettro ottimizzato per l’aumento dell’efficienza foto sintetica inserito alla base del tubo, può favorire lo sviluppo e la crescita di quella che possiamo solo immaginare, ovvero la pianta.
La metafora del “Seme Pulsante” sta proprio nella Luce che lo protegge e lo fa crescere, ma protegge e tutela anche la nostra vita e il bene più prezioso che abbiamo, l’ambiente.
La tematica, in modo trasversale, dal punto di vista dell’arte, si collega agli attuali e complessi programmi di ricerca scientifica (NASA, ESA, Agenzie spaziali) orientati alla realizzazione di sistemi serra biorigenerativi che impieghino le piante come fonte di alimentazione (es. le missioni dell’uomo nel sistema solare per periodi lunghi, richiede un sistema integrato ed adeguato per fornire e rigenerare alimenti, riciclare/recuperare l’aria, l’acqua e gli scarti) e come sistema di eliminazione della CO2 con produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi. Oggi, negli ambienti idroponici a microclima controllato ed elevate concentrazioni di CO2 per accelerare la crescita, vengono totalmente impiegati i LED.
Tutti i sistemi di illuminazione allo stato solido (semiconduttori luminescenti) non emettono infrarossi e non scaldano, garantiscono le condizioni microclimatiche riducendo i consumi di energia legati agli impianti di climatizzazione-regolazione e controllo della temperatura e umidità relativa dell’aria interna.
Il Museo della Grafica, ospitato negli ambienti di Palazzo Lanfranchi, nasce per volontà del Comune di Pisa e dell’Università di Pisa. Si configura come una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in grado di presentare un panorama artistico di livello eccelso che getta luce, attraverso la grande lezione intellettuale di figure come Sebastiano Timpanaro, Carlo Ludovico Ragghianti e Giulio Carlo Argan, sulle vicende artistiche che hanno percorso il XIX e il XX secolo.
Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi
Lungarno Galilei, 9 – Pisa