Davide Groppi: illuminare l’anima


Può essere considerato come il più “filosofo” tra i designer contemporanei di luce. “Nomen omen” è uno dei suoi motti preferiti, per lo stretto legame tra nome, funzione e riferimenti culturali che caratterizza i suoi oggetti. Spesso con l’aggiunta di un pizzico di ironia, come nel caso di Edison’s Nightmare, una vecchia lampadina letteralmente inchiodata al muro, dopo l’avvento del Led. L’ultima fatica del designer è alla Biennale di Venezia, dove ha illuminato Stabat Mater Dolorosa, opera dell’artista Giovanni Manfredini, con la sua lampada Nulla.